Dimostrazione per contrapposizione
Nella logica, la contrapposta di una proposizione condizionale si forma negando entrambi i termini e invertendo il verso dell'implicazione logica. La contrapposta dell'affermazione "Se A è, allora è B" è la proposizione "Se non-B è, allora è non-A". La relativa operazione logica di inferenza immediata si chiama contrapposizione. Un'affermazione e la sua contrapposta sono logicamente equivalenti poiché la verità dell'una implica la verità dell'altra: o sono entrambe vere o sono entrambe false.[1]
Nella matematica, la dimostrazione per contrapposizione o prova per contrapposizione è una regola di inferenza usata nelle dimostrazioni, in cui si deduce un'affermazione condizionale dalla sua contrapposta.[2] In altre parole, la conclusione "se A , allora B " viene dedotta costruendo una prova dell'affermazione "se non è B , allora non è A". Tale approccio è in genere preferito se la prova della contrapposta risulta più semplice della prova dell'affermazione condizionale di partenza.
La seguente tavola di verità dimostra la validità della dimostrazione per contrapposizione:
p | q | p | q | p → q | q → p |
---|---|---|---|---|---|
V | V | F | F | V | V |
V | F | F | V | F | F |
F | V | V | F | V | V |
F | F | V | V | V | V |
Differenze con la dimostrazione per contraddizione
modifica- Dimostrazione per contraddizione (reductio ad impossibile): si assume come ipotesi che sia vera. Si dimostra che è falsa, deducendo quindi che è falsa e per doppia negazione che è vera. Si noti che nella dimostrazione per assurdo si procede in un modo ancora diverso, assumendo che la tesi sia vera per dimostrare che .
- Dimostrazione per contrapposizione: per dimostrare che , si dimostra la proposizione contrapposta che è .
Esempi
modificaSia un numero intero per dimostrare che se è pari, allora anche è pari.
Sebbene possa essere data una dimostrazione diretta, qui si sceglie di dimostrarlo per contrapposizione. La contrapposta della proposizione precedente è:
- Se non è pari, allora non è pari
e, poiché gli unici numeri interi non pari sono quelli dispari, tale proposizione equivale a:
- Se è dispari, allora è dispari
L'ultima proposizione può essere provata come segue: se è dispari, esso è del tipo per qualche e, sfruttando la formula del quadrato del binomio e un raccoglimento parziale, troviamo:
da cui segue che è dispari, come volevamo.
Avendo usato la contrapposta, possiamo inferire che la proposizione originale è vera.[3]
Note
modifica- ^ Frederick Sheldon, Conditional Statement Forms, su csm.ornl.gov.
- ^ Larry Cusick, Proofs by Contrapositive, su zimmer.csufresno.edu.
- ^ J. Franklin e A. Daoud, Proof in Mathematics: An Introduction, Sydney, Kew Books, 2011, ISBN 978-0-646-54509-7. (p. 50).