Diocesi di Icosio
La diocesi di Icosio (in latino Dioecesis Icositana) è una sede soppressa e sede titolare soppressa della Chiesa cattolica.
Icosio Sede vescovile titolare soppressa Dioecesis Icositana Chiesa latina | |
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Istituita | XVIII secolo |
Soppressa | 10 agosto 1838 |
Stato | Algeria |
Diocesi soppressa di Icosio | |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Storia
modificaIcosium, nome romano dell'odierna città di Algeri in Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.
Sono tre i vescovi noti di questa antica diocesi. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, partecipò il vescovo donatista Crescente, senza competitore cattolico.
Al concilio convocato a Cartagine dall'arcivescovo Aurelio nel 419, partecipò il vescovo Lorenzo Icositanus, come legato della Mauritania Cesariense. È probabilmente a lui che si riferisce sant'Agostino nella lettera 209, scritta attorno al 423 a papa Celestino I.[1]
Infine terzo vescovo conosciuto è Vittore, che fu tra i prelati cattolici convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484.
Nel Settecento, il titolo di Icosio venne assegnato come sede titolare in partibus. Venne soppresso il 10 agosto 1838 quando contestualmente fu eretta la diocesi di Algeri (oggi arcidiocesi).
Cronotassi
modificaVescovi residenti
modificaVescovi titolari
modificaNote
modificaBibliografia
modifica- (LA) Stefano Antonio Morcelli, Africa christiana, Volume I, Brescia, 1816, pp. 188–189
- (FR) Joseph Mesnage L'Afrique chrétienne, Paris, 1912, p. 442
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Scheda della diocesi nel sito di www.catholic-hierarchy.org