Diocesi di Tubursico-Bure
La diocesi di Tubursico-Bure (in latino: Dioecesis Thubursicensis-Bure) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Tubursico-Bure Sede vescovile titolare Dioecesis Thubursicensis-Bure Chiesa latina | |
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Vescovo titolare | Mychajlo Bubnij, C.SS.R. |
Istituita | 1933 |
Stato | Tunisia |
Diocesi soppressa di Tubursico-Bure | |
Suffraganea di | Cartagine |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Storia
modificaTubursico-Bure, identificabile con Teboursouc nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.
Sono quattro i vescovi documentati di Tubursico-Bure. Servus Dei è menzionato da sant'Agostino di Ippona nel suo Contra Cresconio attorno al 404[1] ed aveva come competitore donatista il vescovo Cipriano; questi, secondo la testimonianza dello stesso Agostino, fu deposto da Primiano, vescovo donatista di Cartagine, perché cum turpissima femina in lupanari deprehensus.[2] Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte lo stesso Servus Dei e il donatista Donato, che aveva sostituito Cipriano. Reparato infine intervenne al concilio cartaginese del 525.
Dal 1933 Tubursico-Bure è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 13 febbraio 2014 il vescovo titolare è Mychajlo Bubnij, C.SS.R., esarca arcivescovile di Odessa e amministratore arcivescovile di Crimea.
Cronotassi
modificaVescovi
modificaVescovi titolari
modificaNote
modifica- ^ Contro Cresconio, III, 43.47.
- ^ Contro le lettere di Petiliano, III, 34.40: " Cipriano, sorpreso in un postribolo con una donna molto disonesta, fu deferito a Primiano di Cartagine e condannato".
Bibliografia
modifica- (FR) Joseph Mesnage, L'Afrique chrétienne, Paris, 1912, pp. 155–156
Collegamenti esterni
modifica- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org