Discussione:90/53 Mod. 1939

	Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dai progetti tematici sottoindicati. Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Guerra bar di progetto monitoraggio voci Aviazione bar di progetto monitoraggio voci

	La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo. Ha ottenuto una valutazione di livello sufficiente (marzo 2022).
B Lievi problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Informazioni esaustive nella gran parte dei casi, ma alcuni aspetti non sono del tutto approfonditi o altri non sono direttamente attinenti. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?) C Seri problemi di scrittura. Linguaggio comprensibile, ma con stile poco scorrevole. Strutturazione in paragrafi carente. (che significa?) C Seri problemi relativi alla verificabilità della voce. Carenza di fonti attendibili. Alcuni aspetti del tema sono completamente privi di fonti a supporto. Presenza o necessità del template {{cn}}. La delicatezza del tema richiede una speciale attenzione alle fonti. (che significa?) C Seri problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file importanti per la comprensione del tema. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel marzo 2022

does the barrel (anima) of the 90/53 have several parts ?

imo, that should be mentioned in the article. thanks, --Neun-x (msg) 14:27, 18 mag 2013 (CEST)

For comparison: the german

http://de.wikipedia.org/wiki/8,8-cm-FlaK_18/36/37

8,8-cm-FlaK 18/36/37 ("Acht-Achter", over 20.000 pieces built)

   The first Version was the FlaK 18. Its barrel was in one part. 
   The improved "FlaK 36" had a barrel made of three parts. The first one abraded faster than the other to (like in most cannones). 

The barrel of the 8,8-cm-FlaK 41 had up to five parts.

NO, it was a monoblock barrel.

Nell'articolo esiste un errore, che purtroppo continua ad essere propagandato: i 90 mm italiani NON avevano le granate HEAT, come attestato anche da un articolo apparso, su Storia Militare, qualche anno fa, da Nicola Pignato. Non so se ne svilupparono appieno uno, ma di sicuro non venne mai messo in produzione o servizio. La qual cosa è affermata chiaramente da Nicola Pignato sia su Storia militare n.100 (novembre 1997) che in un articolo più recente, del marzo 2010, dove sono menzionati soltanto proiettili perforanti, antisbarco, antiaerei, ma nessun EP/EPS o simili.

Ho tolto la parte della perforazione con granate HEAT perché non referenziata: lo speciale Esercito Italiano (F.Cappellano Storia Militare n.6) dice chiaramente che le EP e EPS erano in collaudo a metà 1943 ma non esistono prove che siano passate alla produzione in grande serie, lo stesso Nicola Pignato diceva chiaramente che non erano state introdotte in servizio in diverse sue opere relative ai cannoni da 90.

Quanto allo stato delle prove, secondo lo speciale di cui sopra, esse a metà 1943 erano così:

                Metà '43                                                     

           Campioni        prove tiro                     

47 mm X EP X EP-43

65 mm X EPS-42

75 mm X EPS X EPS-43

90 mm X EP-43 X EPS

100 mm X EP

105 mm X EPS

149 mm X EPS

Inoltre la penetrazione con i proiettili da 90 HEAT sarebbe stata ridicola: l'EPS è analogo all'HL tedesco da 88 mm, che perforava circa 90 mm a 30°, non c'é modo che un proiettile da 90 HEAT possa perforare così tanto (oltre 2 calibri) con la tecnologia della II guerra mondiale. Lo stesso varrebbe anche per il 47 mm EPS con la sua fantasmagorica cifra riportata di ben 115 mm.