Discussione:Daisy de Lawayss
Riporto di seguito quanto iniziato nelle rispettive talk (MM (msg)):
La vicenda pare piuttosto fantasiosa e se l'unica fonte è quella riportata in bibliografia, o la biografia pubblicata dalla presunta sorella, bisognerebbe riportare la vicenda in tono un tantino più dubitativo, più che come una realtà di fatto. MM (msg) 11:05, 30 set 2007 (CEST)
La vicenda è ampiamente documentata e potrei citare tutte le fonti del libro di Arrigo Petacco ma non mi sembra il caso. Chi vuole documentarsi meglio può comprare il libro o prenderlo in biblioteca, no? A questo serve la bibliografia.
Inoltre non mi sembra molto giusto usare subito il termine "fantasioso". Sono molto attenta a ciò che scrivo e non sono proprio il tipo di utente che inventa. Proprio per questo ad un certo punto ho deciso di seguire il consiglio di un utente (che non smetterò mai di ringraziare)e ho iniziato a mettere la bibliografia a tutti i miei scritti.
E' stato accolto con sospetto anche chi,giustamente, ha aggiunto alla voce di Giovanna di Castiglia la tesi che in realtà non era pazza?--Coralba11 11:15, 30 set 2007 (CEST)
- Arrigo Petacco è un bravissimo divulgatore di storia, come era anche Indro Montanelli, ma essendo un giornalista e non uno storico, tende alla narrazione, con una certa dose di interpretazione personale, più che alla ricostruzione scientifica. Questo vuol dire che prende gli asettici documenti e aggiunge ai dati che da questi si ricavano la sua interpretazione sui pensieri e sentimenti dei personaggi, ricucendo insieme ciò che manca con le doti narrative. L'operazione è pienamente legittima e anche molto utile: c'è un consistente fondo di verità e il tono narrativo avvicina ai fatti storici senza appesantirli. In generale nel testo di Petacco è inoltre possibile, mi pare, distinguere dato da interpretazione (in alternativa a leggere la storia come fosse un romanzo). Quello che a mio avviso non va bene è pretendere di utilizzare il racconto divulgativo come fonte, anziché i documenti che gli sono alla base, nel momento che si sta invece scrivendo un articolo di enciclopedia. Non ci sarebbe neppure niente di male nel riportare l'interpretazione data da Petacco, in attesa che vengano riportate anche quelle degli studi storici in ambito scientifico, purché non sia scambiata come l'unica interpretazione possibile o la più attendibile. MM (msg) 11:25, 30 set 2007 (CEST)
Che delusione...! Io che evito con cura romanzi e biografie romanzate (sapessi quante ce ne sono in circolazione!) perchè cerco la storia pura e nuda, mi sono ciecamente affidata alla collana Mondadori Storia. E' un comportamento scorretto dunque quello della Mondadori far passare dei semplici romanzi per dei libri di storia? La storia non è fantasia, è qualcosa che è realmente e oggettivamente accaduto. A pag.184 Petacco scrive "..Cominciò una lagrimevole vicenda che, se non fosse ampiamente documentata, potrebbe essere scambiata per uno di quei tormentosi feuilletton alla Carolina Invernizio che tanto appassionavano i lettori del secolo scorso..". Petacco dunque scrive il falso?
Il libro, da quanto leggo, è del 1992. A quel tempo ero quasi una ragazzina, non posso quindi ricordare se ci fu una sollevazione popolare degli storici sulle scemenze scritte da Petacco, come è ad esempio successo mesi fa con l'opera di uno storico (di cui non ricordo il nome)sul martirio di un bambino nel '500 ad opera di un gruppo di ebrei ortodossi (non so se hai seguito sul giornale tutta la vicenda che ha suscitato critiche da tutto il mondo). Ciò dimostra quanto siano sensibili gli storici e che in caso di false affermazioni non esitano a farsi sentire, anche con toni molto duri.--Coralba11 13:05, 30 set 2007 (CEST)
- Tu sei proprio certa di aver letto e compreso quello che ho scritto? Semplifichiamo la questione e facciamo un esempio. Nella voce tu hai scritto, come dato di fatto che Franceschiello "per una malformazione e il carattere introverso e bigotto, non poteva avere rapporti fisici con la moglie". Posso sapere quali sarebbero le prove documentate riportate da Petacco che così fosse (attenzione, non le prove che sia sorta da qualche parte tale diceria, ma che, come sembreresti affermare tu nella voce, questa fosse la "verità" oggettiva). MM (msg) 21:15, 30 set 2007 (CEST)
Modifica pagina
modificaHo modificato il testo originario della voce. Ho tolto l'avviso. Nel caso che qualcuno lo ritenga ancora necessario, può inserirlo di nuovo.