Driade è un'azienda italiana fondata nel 1968 che opera principalmente nel settore dell'arredamento e del complemento d'arredo. È nota principalmente per l'uso innovativo di tecniche di lavorazione della plastica come ad esempio lo stampaggio rotazionale che le è valso un Premio Compasso d'oro[1] nel 2008.

Driade Srl
StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1968
Sede principaleCorsico
GruppoNEMO Group
Persone chiave
SettoreArredamento
Slogan«Laboratorio estetico»
NoteCompasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 1979
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2001
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2008
Sito webwww.driade.com/

1968: La nascita di Driade, un laboratorio estetico in continua evoluzione

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Driade nasce nel 1968 grazie alla visione di un gruppo fondatore composto da Enrico Astori, regista delle scelte di prodotto e comunicazione, Antonia Astori, designer e artefice del volto architettonico dell’azienda, e Adelaide Acerbi, responsabile dell’immagine e della comunicazione.

Fin dai suoi esordi, Driade si distingue per l’originalità delle sue proposte e per una politica industriale innovativa, capace di integrare tre aspetti fondamentali del design: ideazione, realizzazione e comunicazione. Produrre arredi di design come oggetti d’autore, con un approccio ispirato al collezionismo, è l’idea che dà vita a Driade come autentica fabbrica d’autore.

1968 - 1973: L’esordio di Driade e le prime icone del design

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Driade debutta nel 1968 con Driade1, un progetto concepito come un esercizio di calcolata libertà, che ridefinisce il concetto di “contenitore” trasformandolo in uno strumento attivo per progettare gli spazi. Grazie a questa rivoluzione discreta, Antonia Astori riconnette il design all’architettura: l’armadio si trasforma in parete, evolvendo nel 1972 in Oikos, un sistema di arredamento globale che funge sia da muro divisorio che da struttura per creare mobili finiti o articolate architetture d’interni, diventando così un’interfaccia tra passato e futuro.

Nei primi anni, la storia di Driade si intreccia profondamente con quella del design italiano, accogliendo il rigore progettuale di Giotto Stoppino e Rodolfo Bonetto, la rivoluzione morale di Enzo Mari, l’innovazione artistico-comportamentale di Nanda Vigo, la perfezione classica di Massimo e Lella Vignelli, e l’energia dirompente di De Pas, D'Urbino, Lomazzi.[2]

Negli anni '70, Driade ha raggiunto notorietà grazie a pezzi iconici come la sedia Delfina di Enzo Mari, che vinse il Compasso d'Oro nel 1979[3].


Alcune produzioni:

  • 1969: La poltrona Due Cavalli Con struttura in tubolare di ferro cromato e imbottitura trapuntata, la poltrona richiama nelle forme e nei dettagli il sedile della celebre auto Citroën 2CV. Disegnata da De Pas, D'Urbino, Lomazzi.[2], è un omaggio al linguaggio pop, frutto della loro capacità di reinventare materiali e forme con ironia e innovazione.
  • 1970: Blocco, l’avanguardia di Nanda Vigo “Per il benessere servono pochi elementi essenziali, non mobili che sovraccaricano lo spazio,” affermava Nanda Vigo. Con questa filosofia nasce Blocco, una seduta minimalista progettata nel 1970, che coniuga necessità e leggerezza visiva. Ancora oggi in collezione, Blocco viene proposto in rivestimenti vivaci, mantenendo il suo spirito giocoso e intramontabile.
  • 1972: Sof Sof, l’eleganza di Enzo Mari Sof Sof incarna l’essenzialità raffinata di Enzo Mari, combinando funzionalità e bellezza. Realizzata nel 1972 e rieditata nel 2015, questa seduta è un’icona senza tempo. La struttura, composta da nove anelli in tondino d’acciaio, crea una sintesi armoniosa tra seduta e schienale, trasformandola quasi in una scultura.
  • 1973: I tavoli di Enzo Mari Con la consueta chiarezza progettuale, Enzo Mari disegna nel 1973 una collezione di tavoli – Frate, Fratello e Cugino – caratterizzati da piani in cristallo trasparente e supporti in profilati metallici. Questa scelta esalta l’essenzialità delle forme, rendendo questi tavoli autentici capolavori del design, rimasti in produzione senza interruzioni fino a oggi.

1979[3]: Il primo Compasso d’Oro per Driade - Delfina di Enzo Mari

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Progettata da Enzo Mari nel 1974, la sedia Delfina viene premiata con il Compasso d’Oro nel 1979. Con la sua struttura in tondino d’acciaio e il rivestimento sfoderabile in tessuto, Delfina incarna un’eleganza minimalista che affascina per semplicità e funzionalità. Questo importante riconoscimento segna il primo di tre Compasso d’Oro vinti da Driade nel corso della sua storia.

1982: Il primo manuale d’arredamento distribuito in edicola

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Driade attribuisce alla comunicazione un ruolo centrale, operando su due fronti: la divulgazione e la promozione. Questa strategia genera un “metalinguaggio” capace di tradurre le espressioni creative dei singoli artisti in un flusso coerente di comunicazioni, tra cui iniziative editoriali, grafica, eventi e slogan.

Nel 1982, Driade pubblica il primo manuale d’arredamento distribuito nelle edicole, un’opera che supera la semplice documentazione di prodotto per raccontare atmosfere e spazi di cui gli oggetti sono protagonisti e testimoni. La grafica curata da Adelaide Acerbi evolve con l’azienda, passando dal minimalismo rigoroso degli anni Settanta all’eclettismo degli anni successivi.

Parallelamente, la collaborazione con grandi fotografi italiani come Ugo Mulas, Aldo Ballo e Gabriele Basilico definisce un’immagine distintiva dei prodotti, cristallina e senza tempo, che diventa un segno iconico dell’identità di Driade. Alcune produzioni

  • 1982: L’inizio della collaborazione con Alessandro Mendini Nel 1982 prende vita la collaborazione tra Driade e Alessandro Mendini, uno dei più grandi interpreti del design contemporaneo. Da questa unione nasce la poltrona Sabrina, caratterizzata da un segno distintivo e audace che esprime appieno il linguaggio visionario del maestro.
  • 1982: Achille Castiglioni e la poltrona Sancarlo Lo stesso anno segna l’inizio della collaborazione con un’altra leggenda del design italiano, Achille Castiglioni.[4][5] Con la poltrona Sancarlo, Castiglioni crea un’icona che coniuga ergonomia e raffinatezza progettuale, aggiungendo un capitolo importante alla storia di Driade e al panorama del design internazionale.

1984: Nasce un’icona - Costes di Philippe Starck

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Alcuni oggetti diventano simboli universali, e la poltroncina Costes è senza dubbio uno di questi. Disegnata da Philippe Starck nel 1984, rappresenta l’inizio della collaborazione tra il designer francese e Driade, nonché la consacrazione di Starck sulla scena italiana. Creata per l’omonimo caffè parigino, oggi scomparso, Costes deve il suo successo senza tempo alla purezza della forma: una scocca avvolgente in legno scuro sostenuta da tre gambe inclinate, che incarnano un equilibrio perfetto tra eleganza e funzionalità.

1984 - 1988: Starck e la svolta internazionale di Driade

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Gli anni ’80 segnano una nuova fase per Driade, caratterizzata da un’apertura internazionale e dalla moltiplicazione dei linguaggi creativi. Grazie alla visione di Enrico Astori, orientata a scoprire nuovi talenti del design, prende forma una collaborazione rivoluzionaria con il giovane Philippe Starck, aprendo la strada a una serie di partnership prestigiose.

Designer come Tusquets, Clotet, Littmann, Ron Arad, Borek Sipek, Toyo Ito, David Chipperfield, Kazuyo Sejima, John Pawson, Mario Bellini, insieme ai già affermati Enzo Mari e Antonia Astori, contribuiscono a definire l’identità di Driade. Un autentico caleidoscopio di linguaggi, che riflette la complessità e la ricchezza delle tendenze del design contemporaneo.

1988: Borek Sipek e la collezione Les Follies - L’Arte degli Oggetti

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Negli anni ’80, Driade si distingue come la prima azienda di arredamento a proporre un catalogo di oggettistica capace di completare e arricchire gli spazi abitativi. Questo catalogo unico si caratterizza per l’eclettismo e la trasversalità delle sue collezioni, diventando un riferimento nel settore.

La sua storia si intreccia inizialmente con quella di Borek Sipek, artista boemo che sviluppa un linguaggio neobarocco straordinario, fatto di vetri soffiati, argenti e legni pregiati. Con Driade, Sipek esplora e raffina questa poetica negli anni, dando vita a creazioni inedite. A lui si affiancano presto altri talenti, come Enzo Mari, Oscar Tusquets, Ross Lovegrove, Antonia Astori, e Laudani & Romanelli, che arricchiscono il progetto Driadekosmo, trasformando Driade in un’azienda multiforme, emblema di pluralità creativa.

1989: Toyo Ito e la collezione Suki & Uki

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Architetto di fama mondiale, Toyo Ito si cimenta nel design con opere straordinarie come la poltrona Suki e la chaise longue Uki, progettate nel 1987. Realizzate interamente in rete metallica, queste creazioni pionieristiche utilizzano un doppio strato di rete d’acciaio separato da molle, dando vita a oggetti misteriosi e innovativi. Una collezione che inaugura un nuovo approccio ai materiali e conferma Driade come laboratorio sperimentale del design contemporaneo.

1991 - 1995: Nasce L’Arte della Tavola

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La collezione L’Arte della Tavola di Driade celebra il design come esperienza sensoriale e visiva. Dal candore della ceramica alla trasparenza del vetro, dalla brillantezza dell’argento e dell’acciaio fino all’intensità dell’oro e dei colori vivaci come blu e rosso, ogni elemento si distingue per l’uso innovativo dei materiali, i decori raffinati e le sfumature evocative.

Tra i protagonisti della collezione spiccano:

  • Il servizio da tavola The White Snow di Antonia Astori, concepito come una tela bianca su cui il design traccia segni originali attraverso forme e decori unici.
  • Le posate Victoria di Oscar Tusquets e Miamiam di Philippe Starck, esempi di funzionalità e poesia estetica.
  • I bicchieri da collezione firmati da Borek Sipek, che reinterpretano il vetro con un tocco artistico.

1995: Nuove idee e linguaggi

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  • Nasce Driadestore Nel 1995, Driade inaugura Driadestore, una collezione dedicata a mobili e oggetti quotidiani pensati per un pubblico giovane. Questa linea unisce design innovativo e sistemi produttivi ottimizzati, raggiungendo l’utopia di coniugare qualità, funzionalità e accessibilità. Una dimostrazione che la sperimentazione di nuove forme e soluzioni abitative rimane il cuore pulsante dell’azienda.
  • Driade diventa un libro: DRIADEBOOK Lo stesso anno, Skira pubblica DRIADEBOOK - Un quarto di secolo in progetto, un volume curato da Fulvio Irace con la grafica di Adelaide Acerbi. Il libro, distribuito nei bookshop di musei e gallerie d’arte in tutto il mondo, racconta i primi 25 anni di storia di Driade attraverso cronache, progetti e testimonianze. Un viaggio tra industria, autori e dibattiti che hanno trasformato il design italiano, ridefinendo l’immagine del prodotto industriale, dell’arte domestica e dell’architettura degli interni.

1996 - L'ingegnoso design della sedia Box di Enzo Mari

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La sedia Box, progettata da Enzo Mari, si distingue per il suo design pratico e innovativo: facile da assemblare e acquistabile in una pratica shopper. La seduta è realizzata in polipropilene perforato stampato a iniezione, mentre la struttura smontabile è in metallo tubolare. La semplicità e l'assenza di decorazioni, unite alla varietà di colori vivaci disponibili (giallo limone, arancione brillante, blu cobalto), rendono Box un grande successo, rispondendo alla crescente domanda di mobili smontabili e facili da trasportare.

2001 - Un nuovo Compasso d'Oro per Driade

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Nel 2001, Enzo Mari firma un tavolo quadrato per Driade, caratterizzato da un piano in legno finitura ebano e gambe in acciaio con supporti in alluminio. Il progetto vince il secondo Compasso d'Oro per Driade.

2002 - La sperimentazione di Tokujin Yoshioka nell'arredo outdoor

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Nel 2002, Tokujin Yoshioka si affaccia sulla scena internazionale con la collezione Tokyo-Pop, che comprende divano, poltrona, chaise longue e sgabello. I pezzi superano l'ordinario design in plastica rotazionale, trasformandosi in vere e proprie sculture con forme uniche e memorabili.

2003 - Clouds: la celebrazione dei 35 anni del brand

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Per festeggiare il trentacinquesimo anniversario, Driade organizza la mostra-evento "Clouds" al Salone del Mobile di Milano, esponendo 65 pezzi iconici che hanno definito l'identità del marchio negli ultimi trent'anni.

2007 - Nuova collaborazione con Naoto Fukasawa

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Nel 2007, Driade inizia una collaborazione con Naoto Fukasawa, che disegna un pouf ispirato alla forma di un sasso giapponese. La struttura naturale, addomesticata con colori brillanti, esprime la filosofia zen dei giardini giapponesi.

  • 2007 - Starckland: Evento con Philippe Starck

Driade celebra la lunga collaborazione con Philippe Starck organizzando un evento speciale, "Starckland", per onorare l'artista e la sua continua innovazione.

2008: Il terzo Compasso d'Oro per Driade con la poltrona MT3 di Ron Arad

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Nel 2008, Driade conquista il suo terzo Compasso d’Oro con la poltrona a dondolo MT3, disegnata da Ron Arad. Un attento studio della tecnologia industriale ha portato alla realizzazione di un’innovativa seduta bicolore, ottenuta tramite stampaggio rotazionale. Questo processo ha permesso di ottenere due superfici distintive: una esterna, goffrata, e una interna, liscia, grazie all’introduzione in due fasi di polietilene colorato in massa. Il taglio finale dei fianchi, effettuato con macchina a controllo numerico a cinque assi, ha ulteriormente definito la forma unica di questa poltrona. MT3 ha rappresentato una pietra miliare per l'evoluzione della tecnica di stampaggio rotazionale nell’arredo outdoor.

  • 2008: Il successo della collezione L'Arte degli Oggetti e nuove collaborazioni: Il 2008 è un anno particolarmente fertile per la collezione L'Arte degli Oggetti, che arricchisce la sua proposta con numerose e straordinarie collaborazioni. Tra i nuovi designer figurano Fabio Novembre, che con la sua creatività segnerà un cammino di successi negli anni a venire, Mann Singh, Linde Burkhardt, Vittorio Locatelli e Xie Dong. Le creazioni di questi talenti contribuiscono a rendere ancora più preziosa la collezione, tra cui spiccano: Le Piazze, i centrotavola di Fabio Novembre; Kachnar, un intricato intreccio di fiori e foglie in ottone argentato di Mann Singh; 6 Amici, i vasi in ceramica madreperlacea di Linde Burkhardt; le ceramiche accartocciate Adelaide di Xie Dong, e la raffinata collezione di caraffe e bicchieri di Vittorio Locatelli. Questi oggetti, ancora oggi parte della proposta commerciale, incarnano il perfetto connubio tra arte e design.

2010: Nasce Nemo di Fabio Novembre

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Fabio Novembre ha sempre utilizzato il design d’arredo come un linguaggio per raccontare storie. Storie che affondano le radici nell'intensità e nell'emozione, dove la figura umana diventa spesso il fulcro narrativo. Una figura che si fa astratta e universale, capace di esprimere una bellezza senza tempo, simile a quella delle opere dell'arte greca. È da questa riflessione che nasce Nemo, una poltrona che prende forma come una testa, un vero e proprio simbolo. Dalle sembianze classiche, Nemo si fa maschera che, pur celando, rivela l’identità di chi la occupa, invitando a una relazione unica tra l'oggetto e il suo abitante. Un pezzo che fonde tradizione e contemporaneità, creando un dialogo potente tra il passato e il presente.

2011 - 2017: Nasce la Famiglia Lou di Philippe Starck

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La storia della famiglia Lou inizia nel 2011 con la creazione di Lou Read, una poltrona dalla forma organica, quasi antropomorfa, completamente rivestita in pelle e cucita a mano. La sorpresa di questo design risiede nell'inaspettato confort, risultato della perfetta ergonomia del pezzo, che si adatta alle linee del corpo offrendo un supporto ideale. Nel 2016, si aggiunge Lou Eat, la più semplice e versatile della collezione, pensata per la sala da pranzo, ma altrettanto adatta a diventare protagonista di ogni ambiente. La poltroncina, sempre rivestita in pelle, è una sintesi di funzionalità ed eleganza, capace di inserirsi facilmente in contesti differenti. Infine, nel 2017, nasce Lou Speak, una poltrona girevole che unisce comfort e avvolgenza. Come afferma Philippe Starck: “Quando siedi su una Lou Speak, sei costretto ad elevare il livello della conversazione. Se non lo fai, la tua poltrona risulterà più elegante di te.” Un'affermazione che evidenzia il carattere distintivo e l’intelligenza di un design che stimola la riflessione e il dialogo.

2013: ItalianCreationGroup acquisisce Driade

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Nel 2013, Driade entra a far parte di ItalianCreationGroup, una holding italiana operante nei settori dell'Home Design e del Luxury Lifestyle. Fondata da Giovanni Perissinotto, che ne assume il ruolo di Presidente, la holding si arricchisce così di un ulteriore brand di prestigio. Oggi, ItalianCreationGroup gestisce un portafoglio che include quattro marchi di eccellenza: Driade, Fontana Arte[6], Valcucine e Toscoquattro.

2014: David Chipperfield - Art Director

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Dopo l'acquisizione di Driade da parte di ItalianCreationGroup, avvenuta nel 2013, viene nominato David Chipperfield nel ruolo di Art Director. Nel biennio di collaborazione, il prestigioso architetto contribuisce a rafforzare la brand awareness a livello internazionale, garantendo una prima ridefinizione di quei valori che hanno reso Driade un unicum nella storia del design.

Alcune produzioni

  • 2015 Zigzag: il restyling della libreria disegnata da Konstantin Grcic nel 1996: Lanciata nel 1996, la versatile libreria ZigZag disegnata da Konstantin Grcic torna nella collezione Driade dopo un restyling che ha coinvolto finiture e materiali. Ancora attuale a distanza di 20 anni, la struttura dello scaffale rimane invariata, anche se riproposta nelle parti metalliche in una gamma di nuovi colori che comprendono nero, bianco, bronzo e acciaio lucido. Per le due tipologie di ripiani in legno è previsto legno di quercia e noce americano. Ideale per una collocazione freestanding, è disponibile in due diverse altezze.
  • 2015 L'outdoor di Driade con Elisa di Enzo Mari: Progettato negli anni '70 da Enzo Mari, il divano Elisa entra in produzione per la collezione outdoor di Driade. Estremamente confortevole grazie alle forme ampie e generose dei cuscini in schiuma poliuretanica, è caratterizzato dal design essenziale della base, un'esile struttura in acciaio con sostegni a slitta che rende l'insieme elegante e leggero.
  • 2016 Konstantin Grcic disegna la famiglia Mingx che vince il Wallpaper Design Awards 2017*: Il design della collezione Mingx trova origine nello stesso profilo tubolare che ha ispirato anche la libreria ZigZag e si declina in una ricca famiglia di elementi: sedute, sgabelli e tavoli che dialogano armoniosamente tra loro e con la libreria stessa. Il nome Mingx è un esplicito riferimento alla dinastia Ming che ha maggiormente influenzato lo sviluppo della cultura cinese, così da rendere la Cina il fulcro del commercio in Oriente. Ad arricchire la serie di sedute si aggiungono gli sgabelli proposti in due varianti, con e senza schienale. I tavoli con piano in noce canaletto e struttura tubolare in acciaio sono proposti nella versione a sbalzo e a filo, come lo scrittoio e il tavolo basso. La collezione Mingx viene proposta anche nella versione outdoor con piani dei tavoli in quarzite e lamiera e strutture con trattamento protettivo di cataforesi.

2018: Il 50° Anniversario di Driade

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Driade nasce nel 1968, da un’intuizione familiare dei fratelli Astori, Enrico e Antonia, e da Adelaide Acerbi Astori. La ricerca del bello e del carattere esclusivo, mai banale, ha contribuito alla repentina affermazione di una fucina di design che è stata la prima a capace di una immagine glamour e globale. Dopo cinquant’anni di creatività e lifestyle, il brand sfida sé stesso con una missione lunare: Driade Moon Mission / 50’ Anniversary, un progetto di Gianluigi Ricuperati, nato da un visionario concept di Piergiorgio Robino di Studio Nucleo.

2018: Faye Toogood entra nel parterre dei designer Driade con Roly Poly

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Le caratteristiche linee massicce e rassicuranti della collezione Roly Poly di Faye Toogood diventano ancora più accattivanti grazie alla sua nuova collaborazione con Driade. L’ultima linea della design house italiana assume le forme arrotondate e accoglienti della collezione in edizione limitata, Assemblage No 4.

La seduta bassa è stata alzata con cuscini imbottiti che si accomodano perfettamente nella sua forma curva a ciotola; la collezione presenta anche un nuovo divano che esplora ulteriormente l’estetica di Roly Poly, mettendo in evidenza l’interazione tra il grazioso arco della seduta a cucchiaio e le quattro gambe che la sostengono.

2018: Nasce Ziqqurat. Un progetto di DriadeLab, vincitore del Wallpaper Design Award 2019

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Quale potrebbe essere, oggi, il progetto di un contenitore? Questo il quesito che DriadeLab ha posto come punto di partenza per la sua ricerca. L’esito di questo processo è Ziqqurat, un cabinet che si compone di box differenti, i quali, sovrapposti, delineano una forma sempre nuova e in continua evoluzione.

Questo sistema, a tutti gli effetti costruttivo, consente di creare composizioni di tre diverse dimensioni, adattandosi perfettamente agli spazi dell’abitare. Non è dunque casuale l’ispirazione all’antica piramide egizia, un leitmotiv così forte da portare alla scelta di citarne anche il nome. Le forme e i volumi offrono un carattere unico a questo speciale oggetto d’arredo.

Con Ziqqurat, l'azienda presenta il primo progetto realizzato da DriadeLab, il centro di ricerca e cuore creativo dell’azienda. DriadeLab, fucina di menti e talenti eterogenei, unisce in un'alchimia di linguaggi e sensazioni le proprie ispirazioni estetiche, lavorando a stretto contatto con la produzione per dar vita a creazioni innovative.

2019: Fabio Novembre, nuovo Art Director

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Driade, il brand più fashion di ItalianCreationGroup, sceglie Fabio Novembre nel ruolo di Art Director. Novembre, la prestigiosa firma del design italiano, da anni fautore di prodotti iconici della collezione Driade, diventa la guida creativa e l’interprete ideale. Eclettismo e sperimentazione, estro e carisma, hanno fatto conoscere Fabio Novembre e Driade come spiriti ribelli nel panorama del design globale. Due ambasciatori naturali di lifestyle italiano, unici nel loro genere e di profonda affinità elettiva. I 50 anni di Driade anticipano il futuro con il contributo di Fabio Novembre: l’allievo di Sottsass e Mendini, lo studente di cinema a New York e il regista degli spazi, il globetrotter e trend setter, l’amante della bellezza.

  • 2019: La nuova Driade riparte dagli architetti: In occasione del Salone del Mobile, Driade ha scelto di collaborare con tre degli architetti internazionali più importanti. Oltre infatti a Fabio Novembre, direttore artistico, ad ampliare il parterre dei progettisti a tutto tondo del brand sono arrivati Bjarke Ingels, fondatore di BIG, e Michel Rojkind di Rojkind Arquitectos. Per l’occasione, Michel Rojkind ha realizzato una chaise longue in pelle e metallo, interpretando al meglio le proprie origini messicane. Bjarke Ingels, invece, ha sviluppato una libreria totemica che ricorda il suo approccio progettuale agli edifici. Infine, Fabio Novembre con la sua nuova poltrona Italic ha provato a interpretare con un solo oggetto quella che sarà la direzione di Driade per il futuro: veloce, affascinante e sempre in movimento.
  • 2020: Totem Shelf, di BIG, vince il Wallpaper Design Award 2020*: Il progetto TOTEM SHELF, disegnato da BIG per Driade, ha vinto il premio Wallpaper Design Award 2020* per la categoria Best Block Party. Questo premio, riconosciuto da una rivista di riferimento e di divulgazione globale e trasversale come Wallpaper*, e assegnato da una giuria composta dai più importanti nomi del mondo dell’arte, del design e del fashion, rappresenta per il brand un perfetto inizio di nuovo anno.
  • 2020: LOVE di Fabio Novembre: la nuova madia che parla d'amore: Con la sua forma caratterizzante e tutta da scoprire, la madia Love costituisce un manifesto espressivo, un poster bidimensionale che parla d’amore. Dal connubio tra estetica e funzione, le linee diventano tridimensionali, il foglio si estrude diventando contenitore e le lettere escono dal foglio generando delle maniglie, elementi versatili e disponibili in vari colori ed essenze. “Amore è scegliersi a scatola chiusa, avvolti da un alone di mistero. Amore è un fedele custode di sogni condivisi, un contenitore di possibilità.” Fabio Novembre.

2020: È online il nuovo sito con Flagship Store virtuale

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Una tappa fondamentale per Driade: il nuovo sito è finalmente online. Un strumento innovativo, pensato per un pubblico sempre più attento e consapevole, che segue con passione le novità del mondo del design e ne apprezza la storia. Un racconto che si sviluppa attraverso prodotti iconici, le biografie dei designer che li hanno creati, eventi e la storia di un brand eclettico, sorprendente e sempre all'avanguardia. Il sito si arricchisce anche della possibilità di un Shop On Line, offrendo un'esperienza di acquisto unica e coinvolgente.

2021: BLACK IS THE NEW GREEN, la prima capsule collection 100% riciclata di Driade

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Driade lancia Black is the New Green, una capsule collection composta da sedie e poltrone iconiche, come Nemo di Fabio Novembre, Roly Poly di Faye Toogood, Pip-e di Philippe Starck e Sissi di Ludovica+Roberto Palomba, tutte realizzate con materiale plastico riciclato. Il materiale utilizzato proviene da riciclo industriale, derivante da scarti di produzione interna, controllati, e da riciclo post-consumo. Le sedute sono caratterizzate da colorazioni neutre, come il nero, che conferiscono loro un aspetto omogeneo ed elegante.

Driade, il brand che ha fatto dell’eclettismo la propria cifra stilistica, si impegna a sviluppare soluzioni sostenibili, investendo in sistemi produttivi sempre più innovativi per ridurre al minimo l’impatto ambientale, senza mai compromettere l’eccellenza del design e garantendo il benessere e il comfort delle persone.

Black is the New Green rappresenta un importante passo per Driade verso un approccio eco-sostenibile. La collezione segna l'inizio di un percorso orientato a ridurre l'impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materiali e soluzioni responsabili, dimostrando che sostenibilità e sviluppo sostenibile non sono concetti in contrapposizione, ma devono essere complementari per il futuro del nostro pianeta. In questo contesto, la sostenibilità diventa un imperativo categorico globale.

2022: Driade on Stage

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Il 9 giugno presso la Triennale di Milano, si è svolto l’evento Driade on Stage, un incontro che ha visto la partecipazione di Stefano Boeri, Fabio Novembre, Marcelo Burlon, Omar Hassan e Pow3r. Il dialogo tra questi amici di lunga data ha esplorato temi di trasversalità, inclusione e condivisione, trattando il design come punto di incontro tra diverse discipline. Le conversazioni, spontanee e coinvolgenti, hanno mescolato riflessioni personali e momenti leggeri, rendendo l’evento un’esperienza unica e accessibile. alcune produzioni

  • Marcelo Burlon è l’autore di Edaird, uno specchio dal sapore tribale fra terra e cielo argentini.
  • Sfera Ebbasta personalizza Cocky, una chaise longue sopra le righe che può solo volare alto.
  • Omar Hassan disegna l’arazzo PiùDiUno, la sintesi perfetta fra ricerca e azione come omaggio all’arte contemporanea.
  • Pow3r disegna per Driade è un nuovo pouf Arcad3, la celebrazione del gaming, la sua evoluzione dalle sale giochi all’ambiente domestico.

2023: Caleidoscopio di colori, forme e idee al Salone del Mobile

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Driade è protagonista al Salone del Mobile 2023, il punto di riferimento annuale per il mondo del design e dell’architettura. L’azienda conferma la sua creatività irriverente con uno stand progettato dal direttore artistico Fabio Novembre: una sequenza di archi colorati, che raccontano i progetti Driade in una palette di colori vivaci. Lo spazio rappresenta le diverse anime del brand, avvolgendo i visitatori in un mondo di gioia, leggerezza e lucentezza. Ogni dettaglio invita a godere della bellezza degli oggetti e dell’ambiente circostante, mentre la joie de vivre resta il filo conduttore che distingue Driade e ne celebra l’unicità.

alcune produzioni

  • l’iconica poltroncina Pratfall, che Philippe Starck ha disegnato assieme all’altrettanto iconica Costes nel 1983 e che oggi Driade ha voluto rieditare .
  • Direttamente dagli anni ’70 e da un progetto di D’Urbino, De Pas, Lomazzi, la poltrona modulare Ipercubo, completa la proposta di nuove sedute Driade 2023.
  • La Collezione Arte degli Oggetti si arricchisce quest’anno di due nuovi progetti che Driade è particolarmente fiera di presentare come omaggio al mondo femminile: Peaches, creata dalla designer Lara Bohinc è una capsule composta da due vasi e da una scatolina portagioie in ceramica dalle curve morbide e superfici voluttuose, quasi procaci
  • Melt Me disegnata da Nika Zupanc è una collezione di oggetti in ceramica che si ispira alla storia della cultura pop, sia in senso visivo che simbolico, composta da portagioie, piccolo specchio, zuccheriera e piattino.

Acquisizione da parte di Nemo Group

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Nel 2013, Nemo Group, azienda di proprietà di Federico Palazzari, attiva nel settore dell'illuminazione di alta gamma decorativa e architetturale, ha acquisito Fontana Arte[6] e Driade, consolidando così il suo portfolio nel mondo del design. L'integrazione di Driade, storico marchio del design italiano, riconosciuto per la sua capacità di esplorare nuove forme e idee nell'arredamento, si inserisce perfettamente nella filosofia di Nemo Group. La sinergia tra illuminazione e arredo ha creato un dialogo unico, che fonde innovazione tecnologica, eleganza e creatività, valori distintivi del design italiano.

  1. ^ Poltrona a dondolo “MT3”, su ADI Design Museum. URL consultato il 2 luglio 2024.
  2. ^ a b (EN) Driade, the ever-evolving aesthetic lab of mass-produced living, su DesignWanted, 19 maggio 2021. URL consultato il 2 luglio 2024.
  3. ^ a b Sedia “Delfina”, su ADI Design Museum. URL consultato il 2 luglio 2024.
  4. ^ (EN) Driade, the ever-evolving aesthetic lab of mass-produced living, su DesignWanted, 19 maggio 2021. URL consultato il 2 luglio 2024.
  5. ^ Redazione, La storia di Driade: fra filosofia d'avanguardia e amore per l'arte, su Idea | Arredamento Biella, 11 gennaio 2018. URL consultato il 2 luglio 2024.
  6. ^ a b Giovanna Mancini, Nemo Group acquisisce Driade e FontanaArte, su Il Sole 24 ORE, 30 ottobre 2024. URL consultato il 17 dicembre 2024.