La Edilmac S.p.A. Costruzioni Macchinario per Cantieri è stata un'azienda italiana specializzata nella produzione delle Gru a torre per l'edilizia.

Edilmac Gru
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StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariasocietà per azioni
Fondazione1954 a Milano
Chiusura1989 (liquidazione)
Sede principaleBagnolo Cremasco
Persone chiaveAmbrogio Fioruzzi presidente
ProdottiGru a torre

Le origini dell'azienda risalgono agli inizi degli anni '50 quando si occupava della costruzione di betoniere e piccole attrezzature da sollevamento, con sede a Milano in viale Maino.

A partire dal 1955 viene avviata con la francese Pingon, di Pierre Joseph Pingon, la Joint venture che darà alla luce 6 diversi modelli di gru a torre, che permetteranno alla neonata società di affermarsi nel mercato italiano. Questi primissimi modelli vengono interamente costruiti presso le Officine Gay di Lodi.

Nel 1960 si afferma come il principale produttore esportatore di gru in Italia. Nel 1969 apre quella che sarà la sua sede principale a Bagnolo Cremasco, in via Lodi, con uno stabilimento di 9000 m². Questa sede era specializzata nella costruzione dei bracci. La maggior parte delle altre componenti verranno invece costruite in sede minori o affidate ad aziende di carpenteria metallica. Nel 1972 lancia la gru E.1801, con un momento massimo di 180 ton/m viene presentata come la più grande gru prodotta in Italia. Dotata di un braccio di 50 m e una capacità massima di carico di 10 ton era particolarmente indicata per i cantieri che adottavano la Prefabbricazione pesante.

Tra il 1972 e il 1973 tutta la gamma viene dotata del terrazzino esterno di montaggio, per effettuare con maggiore sicurezza le operazioni di telescopaggio della torre.

Nel 1974 aggiorna la livrea di tutta la gamma; la cabina di manovra diventa completamente rossa e dotata della caratteristica "E" tridimensionale; le tabelle di portata e loghi letterali diventano bianchi a sfondo rosso.

A partire dal 1976 le cabine esterne di manovra sono costruite da fornitori esterni come l'azienda CD cabine. Le cabine di seconda generazione sono distinguibili essenzialmente per la larghezza inferiore e i comandi a leve posti sui laterali al posto nel manipolatore frontale.

Negli anni '70 conosce il suo periodo di massimo splendore, le sue gru sono presenti anche in altri mercati oltre a quello nazionale come ad esempio: Venezuela, Hong Kong, Cina, Ungheria, Danimarca e Germania. Con il 1978 raggiunge le 16000 unità prodotte. Nel corso degli anni '80, con l'affermazione di Simma Gru, Edilmac non sarà più il maggiore produttore italiano, pur continuando a mantenere una fetta rilevante.

Nel 1989 viene cessata l'attività produttiva, complice anche il processo per la discarica abusiva all'interno dello stesso stabilimento. Nel 1990 alcuni ex dipendenti Edilmac provarono a ricreare l'azienda con la società Nuova Edilmac, ma ebbe vita breve.

Produzione

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1955-1959

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Grazie alla Joint venture con la Pingon la Edilmac riuscì ad entrare in possesso di alcune delle tecnologie più avanzate in termini di gru dell'epoca. Il ruolo di Edilmac in questa partnership, e delle Officine Gay che si occupavano della costruzione delle carpenterie, fu particolarmente importante soprattutto per l'evoluzione dei bracci delle gru. All'epoca, infatti, la totalità dei bracci prodotti dai costruttori di gru a torre erano a sezione rettangolare, ne derivava dunque una massa maggiore. Grazie agli studi di Edilmac si arrivò ad ottenere una nuova soluzione di braccio a sezione triangolare costituita sempre da profilati d'acciaio a sezione aperta.

modello altezza sbraccio portata max. portata in punta periodo di produzione
P8 24 m 17 m 1400 kg 600 kg 1955-1959
P10 30 m 17 m 1400 kg 600 kg 1955-1959
P13 33 m 20 m 2000 kg 700 kg 1955-1959
P25 36 m 25 m 2500 kg 1000 kg 1957-1959
P40 49 m 30 m 3000 kg 1250 kg 1956-1959

1960-1962

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modello altezza sbraccio portata max. portata in punta periodo di produzione
E7 16 m 12 m 1000 kg 600 kg 1961-1965
P10/615 25 m 15 m 1000 kg 600 kg 1959-1962
P11/617 25 m 17,5 m 1000 kg 600 kg 1959-1962
P12/619 30 m 19 m 1800 kg 600 kg 1960-1962
P18/725 33 m 25 m 1800 kg 750 kg 1960-1962
P23/730 36 m 30 m 1800 kg 750 kg 1960-1962
P35 36 m 30 m 2500 kg 1000 kg 1960-1962

1963-1966

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Edilmac si è oramai liberata dei precedenti accordi commerciali stipulati con la Pingon, anche se la sua influenza è ancora evidente, d'ora in avanti la sigla numerica del modello non sarà più preceduta dalla lettera P (Pingon) ma E (Edilmac). Con la chiusura del Piano INA-Casa, inoltre, viene sdoganato l'utilizzo dei macchinari per la meccanizzazione dei cantieri edili; iniziano così lentamente a diffondersi i primi tentativi italiani di prefabbricazione. L'Edilmac trova così il terreno fertile per presentare una gamma di gru completamente rinnovata. La maggior parte dei nuovi modelli saranno caratterizzati da un montaggio per mezzo di vite senza fine, un passo avanti rispetto il precedente sistema a funi e carrucole con numerosi rinvii.

modello altezza sbraccio portata max. portata in punta periodo di produzione
E7 16 m 12 m 1000 kg 600 kg 1961-1965
E10 25 m 15 m 1000 kg 600 kg 1963-1966
E11 25 m 17,5 m 1000 kg 600 kg 1963-1966
E12 30 m 19 m 1800 kg 600 kg 1963-1966
E20 33 m 25 m 1800 kg 750 kg 1963-1966
E24 36 m 30 m 1800 kg 750 kg 1963-1966
E35 36 m 30 m 2500 kg 1000 kg 1963-1966
E50 40,5 m 35 m 5000 kg 1500 kg 1963-1966
E65 44,5 m 40 m 5000 kg 1250 kg 1963-1966
E80 44,5 m 40 m 5000 kg 1700 kg 1963-1966
E150 50 m 50 m 10000 kg 2000 kg 1963-1966

1967-1968

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Introduzione del sistema di montaggio idraulico con pistone

 
Edilmac E.1801/B nel deposito di un noleggiatore di gru in Sicilia.

1970-1976

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La gamma protagonista del successo internazionale di Edilmac

modello altezza sbraccio portata max. portata in punta periodo di produzione
E7 16 m 12 m 1000 kg 600 kg 1961-1965
E217 37 m 31 m 1800 kg 650 kg 1969-1973
E249 34 m 31 m 1800 kg 600 kg 1969-1966
E303 34 m 31 m 1800 kg 600 kg 1970-1974
E304 34 m 31 m 1800/3000 kg 1200 kg 1974-1989
E304/B 34 m 36 m 1800/3000 kg 800 kg 1974-1989
E385 34 m 36 m 1800/3000 kg 1000 kg 1969-1977
E401 34 m 36 m 3000 kg 1000 kg 1969-1984
E485 34 m 40 m 1800 kg 800 kg 1970-1974
E487 34 m 40 m 1800 kg 1000 kg 1970-1989
E491 34 m 40 m 3000 kg 800 kg 1969-1972
E493 34 m 40 m 3000 kg 1000 kg 1970-1984
E701 43,5 m 45 m 4000/7000 kg 1000 kg 1970-1978
E951 47 m 45 m 10000 kg 1500 kg 1970-1978
E1201 52 m 50 m 10000 kg 1800 kg 1974-1978
E1801 52 m 50 m 10000 kg 2000 kg 1972-1975
E1801/B 52/60m 55 m 10000 kg 1700 kg 1975-1985

1976-1989

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modello altezza sbraccio portata max. portata in punta periodo di produzione
E304 34 m 31 m 1800/3000 kg 1200 kg 1974-1989
E304/B 34 m 36 m 1800/3000 kg 800 kg 1974-1989
E401 34 m 36 m 3000 kg 1000 kg 1969-1984
E487 34 m 40 m 1800 kg 1000 kg 1970-1989
E493 34 m 40 m 3000 kg 1000 kg 1970-1984
E505 37 m 42 m 3000 kg 1250 kg 1976-1982
E551/B 37 m 42,5 m 6000 kg 1250 kg 1982-1985
E701 43,5 m 45 m 4000/7000 kg 1000 kg 1970-1978
E751 37 m 45 m 6000 kg 1300 kg 1982-1989
E951 47 m 45 m 10000 kg 1500 kg 1970-1978
E955 47 m 50 m 8000 kg 1250 kg 1978-1984
E50.13 36 m 50 m 6000 kg 1300 kg 1985-1989
E1201 52 m 50 m 10000 kg 1800 kg 1974-1978
E1201/B 44 m 50 m 8000 kg 2000 kg 1978-1985
E1801/B 52/60m 55 m 10000 kg 1700 kg 1975-1985
E56.20 44 m 56 m 10000 kg 2000 kg 1985-1989
E2501 52 m 60 m 12000 kg 1850 kg 1978-1984
E60.26 60 m 60 m 12000 kg 2600 kg 1984-1989

Utilizzo di gru Edilmac

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Le gru Edilmac furono impiegate per la costruzione di diverse opere in Italia e nel mondo, ecco un elenco delle più rilevanti:

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