Edoardo Enrico Morabito
Edoardo Enrico Morabito (Messina, 31 luglio 1908 – Dibbuk, 3 marzo 1936) è stato un militare e giornalista italiano, insignito della medaglia d'argento al valor militare alla memoria nel corso della Guerra d'Etiopia.
Edoardo Enrico | |
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Nascita | Messina, 31 luglio 1908 |
Morte | Dibbuk, sul fiume Ghevà (Etiopia), 3 marzo 1936 |
Cause della morte | morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Milizia universitaria |
Reparto | II Battaglione eritreo "Hidalgo" |
Anni di servizio | 1935 - 1936 |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Guerra d'Etiopia |
Battaglie | Seconda battaglia del Tembien |
dati tratti da Annuario della stampa italiana, 1937-1938, Volumi 15-16[1] | |
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Biografia
modificaNato a Messina da Giuseppe e Francesca Panarello[2], fu animato da un ardente spirito patriottico e sostenitore del fascismo, affiancò giovanissimo gli squadristi messinesi dopo la Marcia su Roma. Fu messo alla guida dell'Associazione Studenti Medi quando, all'età di quindici anni, fondò e diresse il periodico Il Fuoco. In seguito, approdò al giornalismo quotidiano come redattore della "Gazzetta di Messina e delle Calabrie" (inizio da praticante nel 1927[3]). Rimase alla "Gazzetta" fino al 1932, quando il PNF lo inviò alla redazione de "La Provincia di Bolzano". In Alto Adige si dedicò attivamente alla propaganda. Nel 1933 rientrò a Messina nella redazione della "Gazzetta", mentre contemporaneamente gli assegnarono il ruolo di guidare l'FGC della città.
Nell'aprile del 1935 decise di partire volontario per l'Africa Orientale, facendosi notare come ufficiale dell'autoctono battaglione «Hidalgo» in diverse azioni ardue sul fronte nord[4] . Durante le pause, cedendo all'irresistibile impulso di scrivere, fece pubblicare le sue lettere per il giornale, che furono, dopo la sua morte, raccolte in un volume ("A. O.: Corrispondenze di guerra dal fronte nord", prefazione di Ivanoe Fossani, Messina, 1936).
Scrive il 6 ottobre da Adua:
«La bandiera italiana è stata issata poco prima di mezzogiorno su Adua. La meravigliosa conca cinta da alti picchi azzurri è tutta un fremito nel sole sfolgorante. Le messi ondeggiano nella fresca brezza che carezza i volti e bacia gli occhi umidi. Le soldatesche di ras Sejum sono in fuga. Fanti ed ascari del II Corpo d'Armata cantano nell'esultanza della strepitosa vittoria. La bandiera d'Italia garrisce alta, magnifica, splendida. L'intensa commozione di questo istante memorabile rimane serrata nei cuori, come in uno scrigno inviolabile. Esistono nella storia dei popoli fiumi che segnano l'inizio di un'epoca. Tevere, Danubio, Vistola. Oggi è il Mareb che assurge alla dignità storica. Un fiume, un confine. Un'avanzata, una civiltà che procede e pianta di amba in amba i segni della potenza, del diritto, della liberazione. Rotti gli indugi, spezzati gli insidiosi intrighi diplomatici, disperse le indefinibili interferenze continentali, l'Italia getta nella bilancia dell'equivoco societario la spada della giustizia.»
Morì in combattimento mentre era al comando di una compagnia locale. Fu il primo giornalista italiano a perdere la vita nella guerra per la conquista dell'Impero d'Etiopia. Giornalista-scrittore di robusta penna e di condensata interiorità, i suoi scritti restano tra i migliori esempi di prosa giornalistica di guerra[5].
Giornalisti combattenti
modificaMorabito rinunciò all'incarico di Ufficio Stampa di Guerra a favore dell'azione. Nel ruolino dei giornalisti combattenti e periti in Africa Orientale va ricordato, fra gli altri, accanto a Antonio Locatelli e a Lodovico Menicucci[2].
Onorificenze
modifica— Dibbuck, nel Tembien, 3 marzo 1936
Note
modifica- ^ Corrispondenze di guerra dal fronte nord 1936 (recensione), p.3, 60.
- ^ a b Ruolino dei giornalisti combattenti in Africa Orientale, da Annuario della stampa italiana, 1937-1938, Volumi 15-16, p.3
- ^ Annuario della stampa italiana ed europea, 1927-1928, Sindacato Nazionale Fascista dei Giornalisti, Roma, volumi 5-6, p.330.
- ^ Edoardo Enrico Morabito, p.3.
- ^ Dizionario dei siciliani illustri, p.330.
Bibliografia
modifica- Antonio Saitta, La stampa periodica a Messina, Messina, La Sicilia, 1968, p. 124.
- Dizionario dei siciliani illustri, Palermo, F. Ciuni Editore, 1939, p. 332.
- Sindacato Nazionale Fascista dei Giornalisti, Annuario della stampa italiana, 1937-1938, Volumi 15-16, Bologna-Milano, Nicola Zanichelli Editore, 1938, p. 60.
- I caduti della Milizia Universitaria, in Il Giornale della Scuola Media, Tip. Arte Stampa, 1939, p. 4.