Egea inermis Joubin, 1933 è una specie di molluschi cefalopodi appartenente alla famiglia Cranchiidae, unica appartenente al genere Egea[1].

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Egea inermis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumMollusca
ClasseCephalopoda
SottoclasseColeoidea
SuperordineDecabrachia
OrdineTeuthida
SottordineOegopsina
FamigliaCranchiidae
SottofamigliaTaoniinae
GenereEgea
Joubin, 1933
SpecieE. inermis
Nomenclatura binomiale
Egea inermis
Joubin, 1933

Descrizione

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Egea inermis ha mantello allungato e fusiforme che termina posteriormente a punta; la consistenza dell'animale è coriacea e la parete del mantello sottile. Le pinne sono lanceolate e sono lunghe almeno un terzo della lunghezza totale del mantello. La testa dove si connette al mantello presenta una evidente strozzatura. Gli occhi sono grandi, sporgenti, di forma sferica e diretti in avanti. Sul bulbo oculare sono presenti due fotofori lunghi, sottili e a forma di mezzaluna; altri fotofori sono presenti all'apice del terzo braccio delle femmine subadulte, è ignoto se li posseggano anche le femmine mature. I maschi sono privi di ectocotile. Gli apici delle braccia sono dotate di 4 serie trasversali di piccole ventose. I tentacoli sono mediamente lunghi, la clava tentacolare è poco espansa, nella parte mediana o mano della clava le ventose sono di medie dimensioni, portate su lunghi peduncoli, due serie di ventose alternate a cuscinetti sono presenti sui tre quarti distali dello stelo del tentacolo[2].

La taglia massima nota è di 42 cm di lunghezza del mantello[2].

Distribuzione e habitat

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E. inermis è presente nelle fasce tropicali e subtropicali di tutti gli oceani eccetto l'oceano Pacifico orientale; si trova anche nel golfo del Messico e nella parte occidentale della corrente del Golfo[2].

Come nella generalità dei Cranchiidae le paralarve si trovano in acque poco profonde della zona epipelagica fino a circa 200 metri. Gli individui più grandi discendono a maggiori profondità nella zona mesopelagica e gli adulti si trovano nella zona batipelagica a circa 2000 metri. Giovanili e subadulti sono stati catturati di notte a basse profondità lasciando pensare che effettuino migrazioni nictemerali[2].

  1. ^ (EN) MolluscaBase eds. (2024), Egea inermis, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 10/12/2024.
  2. ^ a b c d Jereb e Roper, 2010, pp. 162-163

Bibliografia

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Altri progetti

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