Emesene
L'Emesene è il territorio dell'antica Emesa. Secondo Plinio il Vecchio, questo territorio confinava con la Palmirene.[1] David Schlumberger trovò nel 1936 nel Qasr al-Hayr al-Gharbi un cippo con un'iscrizione che “segna i confini tra i Palmireni « Adriani » e gli Emeseni e – non potendo risalire ad epoca anteriore al viaggio di Adriano a Palmira – potrebbe piuttosto discendere all'età di Antonino Pio”[2]:
- Fin[es]
- inteṛ
Hadriano[s] - Palmyrenos
et - [He]ṃesenos[3]
“A differenza delle regioni costiere della Siria, l'Emesene presenta una scarsa ellenizzazione, nonostante l'uso piuttosto esteso, nelle iscrizioni, della lingua greca e un'ancora più debole romanizzazione.”[4] Secondo Edgardo Badaracco, "Nell'Emesene si potevano riscontrare anche alcuni nomi personali iranici, frutto dei contatti culturali e degli scambi commerciali con l'area mesopotamica"[5]
Note
modifica- ^ Henri Seyrig, Caractères de l'histoire d'Émèse, in Syria, 1959, pp. 189-190.
- ^ Bullettino della Commissione archeologica comunale di Roma, 1942, p. 157.
- ^ Daniel Schlumberger, Bornes frontières de la Palmyrène, in Syria, 1939, p. 64.
- ^ Civiltà classica e cristiana, 1989, p. 302.
- ^ Edgardo Badaracco, Il culto del Deus Elagabalus dal I al II secolo, 2017, p. 19.
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