Eolo (troiano)
Eolo è un personaggio dell'Eneide.
Eolo | |
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Saga | Eneide |
Nome orig. | Eolo |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Troiano |
Sesso | Maschio |
Il mito
modificaEsule troiano fuggito con Enea dalla città in fiamme,[1] Eolo trova la morte in Italia per mano di Turno, lontano dalla città di Lirnesso che gli diede i natali:
«te quoque Laurentes uiderunt, Aeole, campi
oppetere et late terram consternere tergo:
occidis, Argiuae quem non potuere phalanges
sternere пес Priami regnorum euersor Achilles;
hic tibi mortis erant metae, domus alta sub Ida,
Lyrnesi domus alta , solo Laurente sepulcrum»
«E tu che contra a tante argive schiere
E contra al domator di Troia Achille,
Eölo, non cadesti, in questi campi
Fosti, qual gran colosso, a terra steso.
Ma che? Quest’era il fin de’ giorni tuoi:
Qui cader t’era dato. Appo Lirnesso
Altamente nascesti: appo Laurento
Umil sepolcro avesti.»
Probabilmente è il padre di Miseno, trombettiere troiano e grande amico di Ettore, la cui morte è menzionata nel sesto libro dell'Eneide.[2]
Note
modifica- ^ Pier Angelo Perotti, Ironia o beffe del destino "nell'Eneide" (Seconda parte), in Latomus, vol. 66, n. 2, 2007, pp. 350–369.
- ^ (FR) Jean Hubaux, Misène, in L'Antiquité Classique, vol. 2, n. 1, 1933, pp. 135-164.