Evangeliario di Godescalco
L'Evangeliario di Godescalco fu commissionato da Carlo Magno e sua moglie Ildegarda a Godescalco ultimus famulus di Carlo. Grazie ai riferimenti a una visita a Roma e al battesimo di Pipino, figlio di Carlo, possiamo datare l'opera, ora conservata alla Biblioteca nazionale di Francia (Parigi, codice del manoscritto Ms. Lat. 1203), all'anno 781.
Evangeliario di Godescalco manoscritto | |
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Gesù Cristo, f.3r | |
Opera | evangelario |
Amanuense | Godescalco |
Epoca | 781-783 |
Lingua | latino |
Dimensioni | 31 × 21 cm |
Pagine | 268 |
Ubicazione | Biblioteca nazionale di Francia |
Versione digitale | [1] |
Scheda bibliografica | |
L'Evangelistario, preceduto da lunga dedica in poesia in cui Carlo viene definito providus et sapiens, studiosus in arte librorum, è scritto in inchiostro color oro e argento su pergamena tinta di porpora e presenta iniziali decorate e sei grandiose raffigurazioni a tutta pagina, poste all'inizio del libro: i quattro evangelisti, il Cristo in trono e la fontana della vita, quest'ultima motivo forse in riferimento al battesimo di Pipino.
La fontana, organizzata come un tempietto a pianta centrale e ottastilo, si articola su due livelli separati dal listello della cornice inferiore. Le colonne anteriori sono caratterizzate con basi dorate e capitelli corinzi, mentre quelle posteriori, un tempo argentate, sono semplicemente scanalate. Il tetto a cono con acroterio a palmette è coronato da una grande croce greca.
All'interno è la piscina rossa realizzata con blocchetti posti come opus reticulatum. Tutt'intorno senza alcun riferimento prospettico, una grande varietà di animali, tra cui un cervo e due pavoni. Il testo che sovrasta l'illustrazione: In vigilia natalis, rimanda alla pericope della vigilia di Natale, che inizia con Matteo 1, 18, In illo tempore, nella pagina di fronte.
L'Evangelistario è uno dei migliori esempi dei primi sviluppi dell'arte della miniatura in epoca carolingia. Vi coesistono infatti grandi miniature a piena pagina, di ispirazione bizantina e ravennate, e grandi iniziali tipiche dell'innovativo stile dell'abbazia di Corbie. In queste periodo l'uso di elementi antichi fu piuttosto superficiale e legata a motivi decorativi o calligrafici.
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Godescalc Gospels, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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