L’opera proviene dal mercato antiquario e fu acquistata con l’attribuzione a Luca Giordano. Effettivamente, come nota Andrea Spiriti nella scheda dedicata al dipinto, va ricollegata alla tela di analogo soggetto conservata presso il North Carolina Museum of Art di Raleigh [1].
Alcune debolezze stilistiche, in parte accentuate da uno stato di conservazione non ottimale, con estese ridipinture, porterebbero a sposare la tesi che si possa trattare di una copia. Tuttavia, come sottolinea Spiriti, si evidenziano dei caratteri qualitativamente alti nella stesura pittorica, soprattutto nella resa cromatica e nella definizione dei volti. Tale dato porta ad ipotizzare che l’opera di Fondazione Cariplo non sia il semplice lavoro di un anonimo copista, ma piuttosto provenga dall’entourage di Luca Giordano. Come attestano gli studi più recenti condotti da Oreste Ferrari e Giuseppe Scavizzi, alcuni dei collaboratori del pittore napoletano erano soliti replicare le opere del maestro: in particolare si segnalano i nomi di Nicola Malinconico e Giuseppe Simonelli.
Quest’ultimo lavorò a stretto contatto con Luca Giordano, al punto che fu incaricato di portare a termine i cantieri lasciati incompiuti per la partenza di Luca per la Spagna: questa capacità di replicare la maniera del maestro era riconosciuta dai contemporanei, tant’è vero che, stando alle testimonianze, in alcuni casi risultava difficile distinguere l’originale dalla copia. Fu anche il limite dell’artista, sempre legato al linguaggio stilistico di Luca Giordano, soprattutto nel periodo della “maniera scura”.
È possibile paragonare il dipinto di Fondazione Cariplo con il ciclo della Parabola del Figliol Prodigo conservato a Uppark, collezione H. Meade Fetherstonhaugh, inserita nel patrimonio del National Trust inglese: i temi della pittura giordanesca vengono declinati in una maniera più bloccata, meno spontanea; sono questi gli elementi che accomunano in modo significativo la produzione del Simonelli.
In merito alla possibile datazione, facendo sempre riferimento al prototipo americano, dipinto intorno al 1675 - 1680, si potrebbe ipotizzare la realizzazione in un periodo non eccessivamente distante.
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