Filipp Andreevič Maljavin
Filipp Andreevič Maljavin (Kazanka, 22 ottobre 1869 – Nizza, 23 dicembre 1940) è stato un pittore russo.
Biografia
modificaMaljavin nacque a Kazanka, un villaggio situato nel governatorato di Samara, da una famiglia di contadini.[1][2][3][4]
Nel 1885 studiò pittura a icone presso il monastero di San Panteleimon sul Monte Athos.[1][2][4]
Lo scultore V. A. Beklemišev lo aiutò ad entrare all'Accademia russa di belle arti di San Pietroburgo, dove seguì le lezioni di P. P. Čistjakov.[1][2][3]
Dal 1894 al 1899 Maljavin ha studiato presso la Scuola d'arte superiore di pittura, scultura e architettura dell'Accademia russa di belle arti sotto la guida di Il'ja Efimovič Repin.[1][5][2][3][4] Nel 1900 Maljavin vinse la medaglia d'oro per il dipinto Risata alla mostra internazionale di Parigi.[1][2][4]
L'anno seguente la Galleria internazionale d'arte moderna di Venezia acquistò questo dipinto nella sua collezione e così Maljavin diventò famoso in Europa.[1][2]
Successivamente Maljavin creò una serie di dipinti con contadine russe, e durante la sua carriera Maljavin si dedicò anche alla ritrattistica,[1]di cui possiamo menzionare, tra gli altri, il ritratto del Re Gustavo V e della Principessa Ingrid di Svezia.[3][4]
Maljavin espose le sue opere alle mostre del gruppo Mir iskusstva (Il Mondo dell'arte), negli anni 1899-1903, 1906, 1911, 1921, 1922.[1][3][4]
Dal 1903 Maljavin è stato membro e partecipante attivo delle mostre dell'Unione degli artisti russi.[2][3][4] In quegli anni viaggiò frequentemente a Parigi e nel 1906 espose le sue opere al Salon d'autunno,[1] e fu nominato accademico a San Pietroburgo.[5]
Maljavin soggiornò dal 1900 al 1917 nel villaggio Aksinino vicino a Rjazan', prima di trasferirsi nel biennio 1918-1920 a Rjazan'.[1]
Dopo la rivoluzione d'ottobre, Maljavin collaborò con il commissariato di Rjazan' per l'istruzione pubblica.[1][3]
Nel 1922 Maljavin si trasferì definitivamente in Francia,[5] soggiornando a Parigi e a Nizza,[2] proseguendo a dipingere opere ispirate dalle donne contadine russe, tra le quali: Matrimonio (1923), Contadine russe (1925), Donna in fazzoletto giallo (1926), Civetta di campagna (1927), Danza (1930),[1] dopo che i lavori di molti artisti, definiti da Stalin come "arte borghese", vennero sequestrati e a questi artisti impedito di creare ed esibire.[4]
Le sue opere degli anni venti e anni trenta, così come quelle di esordio, si caratterizzarono per i colori vividi e decorativi,[1] ma mentre all'inizio della sua carriera (Ritratto contadina con la calza, 1895; Ritratto della madre, 1898) aderì allo stile degli Ambulanti nel descrivere il mondo contadino, nel suo secondo periodo artistico diede una interpretazione più personale, originale e fantasiosa dell'argomento, cercando di approfondire e trasmettere l'elemento autoctono del popolo russo, connesso alla sua natura, al suo carattere, alla sua costituzione,[5] oltre che di esprimere gli elementi attraenti e affascinanti della Russia primitiva, avvicinandosi ad una idealizzazione decorativa (Turbine, 1906).[5]
Durante la seconda guerra mondiale Maljavin si trovò a Bruxelles, quando il Belgio fu invaso dai nazisti tedeschi.[2]
Maljavin fu arrestato con l'accusa di spionaggio, tuttavia venne rilasciato poco dopo. Maljavin raggiunse Nizza a piedi.[3][4] Questa lunga e impegnativa camminata lo debilitò e morì il 23 dicembre 1940.[2]
Le mostre personali di Maljavin si svolsero nel 1919 a Rjazan', nel 1924 nella galleria Charpentier a Parigi,[2] nel 1933 a Praga[3] e Belgrado, nel 1934 a Nizza e Stoccolma, nel 1935 a Londra.[1]
Le opere di Maljavin sono conservate ed esposte in molti musei russi e in collezioni private, tra cui la Galleria Tret'jakov, il Museo Puškin delle belle arti di Mosca, il Museo russo e il Museo di ricerca dell'Accademia russa delle arti a San Pietroburgo.[1][5]
Opere principali
modifica- Ritratto contadina con la calza, 1895;
- Ragazza contadina, 1895;
- Ritratto della madre, 1898;
- Risata, 1900, Galleria internazionale d'arte moderna, Venezia;
- Ragazza contadina, 1900, Museo Nazionale d'Arte della Repubblica di Bielorussia;
- Donne contadine, 1905, Museo russo;
- Turbine, 1906, Galleria Tret'jakov;
- Donna contadina, 1916;
- Matrimonio, 1923;
- Contadine russe, 1925;
- Donna in fazzoletto giallo, 1926;
- Ritratto dell'ambasciatore Smirnoff, 1926, Museo nazionale delle belle arti, Rio de Janeiro;
- Civetta di campagna, 1927;
- Danza, 1930.
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Malyavin Filipp Andreevich, su artinvestment.ru. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ a b c d e f g h i j k (EN) Filipp Malyavin, su russia-ic.com. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Filipp Andreevich Malyavin, su prabook.com. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Malyavin, Filipp, su musings-on-art.org. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
- ^ a b c d e f le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 190.
Bibliografia
modifica- (RU) H. Александрова, Ф. А. Малявин, 1966.
- Alan Bird, Storia della pittura russa, Allemandi, 1990.
- (RU) Alla Korobtsova, Philip Maliavin, San Pietroburgo, Aurora Art Publishers, 1988.
- Vladimir Sarabianov, Engelina, Smirnova e Gennadij Vdovin, La pittura russa, Mondadori Electa, 2001.
- Claudio Poppi, Elena Kislovskaja e Grigorij Goldovskij, Pittura russa e sovietica 1850-1945, Editoriale Giorgio Mondadori, 1994.
- (RU) Maya Semina, Filipp Maliavin, Mosca, BuksMArt, 2014.
- (DE) Igor Woinow, Meister der russischen Malerei: J. Lewithan, P. Maljawin, K. Korowin, B. Kustodijew, K. Juon, Berlino, Diakow, 1924.
- (RU) O. A. Zhivova, Filipp Andreevich Maliavin. 1869-1940. Zhizn' i tvorchestvo, Mosca, Iskusstvo, 1967.
- (RU) O. A. Живова, Ф. А. Малявин, 1967.
- (RU) Олимпиада А. Живова, Филипп Андреевич Малявин. 1869-1940, Mosca, Искусство, 1967.
- (RU) H. A. Борисовская e E. C. Гордон, Русские художники от А до Я, Mosca, Слово, 2000.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filipp Malyavin
Collegamenti esterni
modifica- Maljavin, Filipp Andreevič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Maljavin, Filipp Andreevič, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Filipp Andreevič Maljavin, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37145304382878571150 · ISNI (EN) 0000 0001 0774 3358 · Europeana agent/base/2525 · ULAN (EN) 500004078 · LCCN (EN) n89615695 · GND (DE) 118916009 · BNF (FR) cb14911877h (data) · J9U (EN, HE) 987007278834105171 |
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