Filippo Crispolti
Filippo Crispolti (Rieti, 25 aprile 1857 – Roma, 2 marzo 1942) è stato un giornalista, scrittore e politico italiano.
Filippo Crispolti | |
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Senatore del Regno | |
Durata mandato | 24 novembre 1922 – 2 marzo 1942 |
Legislatura | dalla XXVI (nomina 16 ottobre 1922) alla XXX |
Tipo nomina | Categoria: 21 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 1º dicembre 1919 – 7 aprile 1921 |
Legislatura | XXV |
Gruppo parlamentare | Gruppo popolare |
Collegio | Torino |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Marchese |
Partito politico | Partito Popolare Italiano (1919–1923) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Roma |
Professione |
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Biografia
modificaNacque a Rieti nel 1857: il padre, il marchese Tommaso Crispolti (1830-1911), era una personalità di spicco della vita politica reatina (fu Gonfaloniere al tempo dello Stato Pontificio), la madre era la contessa bolognese Giovanna Bentivoglio. Studiò tra Spoleto (ginnasio) e Perugia (liceo). S'iscrisse all'Università di Modena per poi laurearsi in giurisprudenza a Roma (ove ebbe tra gli altri come professore Ruggiero Bonghi) nel 1878[1].
Iniziò la carriera forense; nel 1883, dietro l'incoraggiamento dello zio Cesare, direttore dell'«Osservatore Romano», lasciò l'avvocatura per dedicarsi al giornalismo. Fece un buon praticantato a Torino, dove lavorò per quattro anni all'«Emporio popolare»[2], di cui divenne redattore capo[1]. Nel 1887 lo zio lo richiamò a Roma per inserirlo nell'«Osservatore Romano». Anche nel quotidiano della Santa Sede Crispolti raggiunse la qualifica di redattore capo, che mantenne dal 1890 al 1895. Nell'Urbe si fece conoscere per la sua affiliazione con l'ala moderata del laicato cattolico: collaborò al mensile «La Rassegna italiana» e pubblicò il volume Il laicato cattolico italiano (1890). Nel 1893 venne eletto consigliere comunale a Roma, rimanendo nel consiglio fino al 1899.
Tra i vari giornale diresse «L'Avvenire» di Bologna (dalla fondazione nel 1896 al 1901)[3], «Il Momento» di Torino (1912-1919) e «Il Cittadino» di Genova[4]. Sostenendo l'inconciliabilità tra i dettami della fede cristiana e le partite d'onore, nel 1902 fondò la Lega antiduellistica[5]. Nel 1906 venne eletto consigliere comunale a Torino.
Alle prime elezioni post-belliche, nel 1919, si candidò nei collegi di Torino e Cuneo per il Partito Popolare Italiano (PPI), venendo eletto. Nel 1922 fu nominato senatore. Nel 1923 uscì dal PPI ed entrò nel Centro Nazionale Italiano, formazione creata da ex-popolari che raccolse i cattolici favorevoli alla collaborazione con il fascismo[4]. Rimase attivo in Parlamento fino agli ultimi anni di vita.
Fu molto amico di Antonio Fogazzaro.
Opere
modifica- Il laicato cattolico italiano (1890)
- Poesie (1900)
- Il Duello (1900)
- I cattolici nelle elezioni politiche (1900)
- Giosuè Carducci (1907)
- Quistioni vitali. Discorsi (1908)
- Don Bosco (1911)
- Antonio Fogazzaro. Discorso (1911)
- Il rinnovamento dell'educazione (1919)
- Minuzie manzoniane (1919)
- Rimpianti (1922)
- S. Luigi Gonzaga (1924)
- Grandi anime. Discorsi commemorativi (1925)
- Le più belle pagine di Antonio Fogazzaro (1928)
- Pio IX, Leone XIII, Pio X, Benedetto XV. Ricordi personali (1932)
- Corone e porpore. Ricordi personali (1936)
- Politici, guerrieri, poeti. Ricordi personali (1938)
- Indagini sopra il Manzoni (1940)
- Alla scuola di Dante (1947, postumo).
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ a b Alessandro Albertazzi, Dizionario Biografico degli Italiani
- ^ La testata cambiò nome in «Corriere nazionale».
- ^ Direzione più nominale che effettiva poiché Crispolti non si mosse da Roma.
- ^ a b Carlo Santulli, Filofascisti e Partito Popolare (1923-1926). Questione morale e ruolo dei cattolici nell'attività politica di Filippo Crispolti (tesi di laurea, A.A. 2000/2001).
- ^ Il movimento abolizionista, su mostre.sba.unifi.it. URL consultato il 3 agosto 2020.
Bibliografia
modifica- Benedetto Croce, La letteratura della nuova Italia. Volume VI, Bari, Laterza.
- Alessandro Albertazzi, Filippo Crispolti, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 30, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1984.
- Paolo Brezzi, CRISPOLTI, Filippo, marchese, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Filippo Crispolti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Filippo Crispolti
Collegamenti esterni
modifica- Crispòlti, Filippo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Filippo Crispolti, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Filippo Crispolti, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- CRISPOLTI Filippo, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14415902 · ISNI (EN) 0000 0000 6122 8333 · SBN LO1V026255 · BAV 495/111229 · LCCN (EN) no2001018974 · GND (DE) 101831277 · BNF (FR) cb111413320 (data) · CONOR.SI (SL) 192592227 |
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