Fontane di Milano
Fontane antiche
modifica- “Fontana del Piermarini”: si trova in Piazza Fontana a Milano e fu realizzata nel 1782 da Giuseppe Piermarini. La fontana già in origine recuperava l’acqua dal vicino fiume Seveso ma Piermarini incontrò non pochi problemi a causa delle pendenze insufficienti.
Fontane moderne
modifica- Fontana di San Francesco: dedicata a San Francesco, venne edificata nel 1927 in pietra e bronzo, realizzata dallo scultore Giannino Castiglioni si trova nel sagrato della Chiesa di San Angelo.
- Fontana delle quattro stagioni (1927): fu inaugurata il 12 aprile 1927 in occasione dell'apertura dell'ottava Fiera Campionaria di Milano. Architetto Remo Gerla, sculture di Eros Pellini (1953);
- Fontana di Piazza Castello: si trova davanti alla Torre del Filarete, porta centrale d’accesso al Castello Sforzesco, realizzata alla fine del 1930.
- I bagni misteriosi: Si trova nel Parco Sempione nei giardini del Museo della Triennale di Milano, è stata realizzata dallo scultore Giorgio De Chirico nel 1973 in occasione della XV Triennale di Milano. Attualmente all'interno del Museo del Novecento all'Arengario, sono esposte le sculture originali dei bagnanti e del pesce, mentre nella sede originale è stata lasciata una copia.[1]
- Fontana dei Laghi, fiumi e Monti di Lombardia: Si trova in piazza San Babila e fu realizzata dall'architetto Luigi Caccia Dominioni nel 1997.
- Fontana dell’Ago, filo e nodo: si trova in Piazzale Luigi Cadorna, è stata realizzata nel 2000 dall'architetto Gae Aulenti che coinvolse i coniugi svedesi Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen per rappresentare il connubio tra moda e design a Milano.
Vedovelle (o Draghi verdi)
modificaVengono chiamate popolarmente in questo modo le fontanelle comunali di Milano, che in strada forniscono acqua potabile a persone e animali, senza rubinetti e senza interruzione.
Normalmente situate nei giardini pubblici, queste fontanelle, popolarmente chiamate vedovelle e realizzate seguendo il disegno originale di fine Ottocento dell'architetto Luca Beltrami[2], sono strutture di ghisa, dipinte di verde (da qui il nomignolo di "draghi verdi) e con il bocchettone in ottone a forma di testa di drago ad imitazione dei doccioni del Duomo (). Un semplice sistema idraulico permette di produrre uno zampillo che, indirizzato verso l'alto, rende possibile bere a garganella senza fare entrare in contatto le labbra con l'ugello di uscita dell'acqua. Alla base della fontanella una piccola vasca funge da abbeveratoio per animali. A oggi (2022) sono circa 580, in città, e il loro continuo sgorgare svolge anche funzioni tecnicamente utili: raffresca l'acqua corrente mantenendola in movimento costante, contribuisce allo sfiato della rete acquedottistica, e alla fine del percorso, attraverso i depuratori, va ad alimentare la rete di irrigazione agricola.
La più centrale e nota di queste fontanelle si trova in piazza della Scala e, diversamente dalle altre, fu realizzata interamente in bronzo su disegno dello stesso Beltrami e posta in loco nel 1914 in sostituzione della precedente che lì si trovava almeno dall'anno 1875.
Note
modifica- ^ Articolo sul restauro, su milano.repubblica.it. URL consultato il 30 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2010).
- ^ I “Draghi Verdi”, mitiche fontanelle simbolo di Milano MilanoPocket.it
Bibliografia
modifica- Nino Salvaneschi, Le fontane di Giannino Castiglioni, Milano 1945
- L'Arte del Fare Giannino Castiglioni scultore, Milano, Ed. Skira, 2016, ISBN non esistente.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Fontane di Milano, portale dedicato alle sculture d’acqua di Milano: immagini, stato di conservazione, schede descrittive, curiosità e la mappa con la posizione di tutte le fontane e i giochi d’acqua della città
- L'acqua di Milano. Vedovelle a cura di MM