Gaetano Zirardini

politico italiano

Gaetano Zirardini (Ravenna, 15 febbraio 1857Milano, 19 maggio 1931) è stato un giornalista, sindacalista e politico italiano.

Gaetano Zirardini

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato11 giugno 1921 –
25 gennaio 1924
LegislaturaXXVI
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Professionegiornalista e sindacalista

Biografia

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Nacque a Ravenna, allora parte dello Stato Pontificio, il 15 febbraio 1857 da Nicolò Zirardini e Maria Bondini in una famiglia numerosa di futuri militanti socialisti, che comprendeva anche i fratelli Claudio[1] e Giovanni.[2] Studiò scultura a Ravenna e Firenze ma si interessò particolarmente alle vicende del movimento socialista italiano.[3]

Nel 1876 fu spettatore in prima persona del processo ad Andrea Costa[4], di cui rimase amico e stretto collaboratore soprattutto nell'ambito della creazione del Partito Socialista Rivoluzionario, di cui fu uno degli esponenti di spicco in Romagna. Diresse inoltre i giornali Il Sole dell'Avvenire a Ravenna e La Riscossa a Firenze.[5] Insieme a Costa fu copresidente del II Congresso del Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna nel 1883, che si concluse con l'intervento della polizia; subì inoltre diversi processi per stampa sovversiva, esiliandosi a Parigi, dove il 23 marzo 1886 sposò Emilia Bargigia.[6]

Rientrò in Italia con l'amnistia concessa nel 1888 e intensificò il suo attivismo politico, divenendo inoltre assessore comunale a Ravenna e consigliere provinciale. venendo arrestato nel 1895. Uscito di prigione nel 1896, visse per qualche tempo a Bologna, dove collaborò al giornale Il Risveglio, arruolandosi poi nel 1897 come volontario garibaldino nella guerra greco-turca e ritornando col grado di tenente garibaldino dopo aver combattuto a Domokos e Panaghia.[3]

Nel 1901 fu tra i fondatori di Federterra e fondò anche la Camera del Lavoro di Ravenna, di cui fu segretario fino al 1914, quando fu chiamato a dirigere la Camera del Lavoro di Ferrara, dove ebbe come collaboratrice Alda Costa.[7] Mantenne il suo ruolo durante la prima guerra mondiale, affermandosi tra i principali esponenti del Partito Socialista Italiano (PSI) in Romagna; fu infatti segretario della federazione ferrarese del PSI e direttore fino al 1919 e poi nuovamente dal 1921 dell'organo di stampa del partito, La Bandiera Socialista.[3]

Il 16 gennaio 1921 fu arrestato insieme al sindaco di Ferrara Edoardo Temistocle Bogiankino e ad Aroldo Angelini in seguito all'eccidio del Castello Estense del 20 dicembre 1920, venendo accusati di esserne i mandanti, mentre erano intenti a partire per il congresso del Partito Socialista Italiano di Livorno.[8][9] I tre furono poi assolti con formula piena.[8] A succedere a Zirardini come segretario della Camera del Lavoro ferrarese fu Giacomo Matteotti.[10]

Fu eletto alla Camera dei deputati nel 1921 col Partito Socialista Italiano, venendo candidato nei collegi di Novara e Ravenna.[3] Insieme a Costa fu favorevole all'espulsione di Mario Cavallari dal partito.[3]

Con l'avvento del fascismo e la sempre più crescente repressione della libera attività politica si ritirò a Milano presso l'abitazione della sorella, dove morì il 19 maggio 1931.[3]

Nella cultura di massa

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Zirardini viene citato nel romanzo Il sole dell'avvenire di Valerio Evangelisti.

A Zirardini sono state dedicate strade a Codigoro, Ferrara, Ravenna e Roma.[11]

  1. ^ ZIRARDINI, Claudio, su bfscollezionidigitali.org. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  2. ^ ZIRARDINI, Giovanni detto Giannetto, su bfscollezionidigitali.org. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  3. ^ a b c d e f Ferrara, su originifascismoer.it. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  4. ^ Gaetano Zirardini e il Congresso socialista di Reggio Emilia dell'8-10 settembre 1893 (PDF), su giornalistoricicesena.it. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  5. ^ Il Sole dell'Avvenire, 3 settembre 1882, su culturabologna.it. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  6. ^ Franca Cardellini, Gaetano Zirardini: una vita per il socialismo, Ferrara, Istituto di storia contemporanea del movimento operaio e contadino, 1976.
  7. ^ Costa Alda (1876-1944), su fondazionealtobelli.it. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  8. ^ a b Antonella Guarnieri, Delfina Tromboni e Davide Guarnieri, Lo squadrismo: come lo raccontarono i fascisti, come lo vissero gli antifascisti (PDF), su old.comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  9. ^ "Alle origini della violenza fascista", una conferenza di Davide Mantovani, su cronacacomune.it, 19 novembre 2015. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  10. ^ 23 novembre 2024 - Mostra documentaria "Giacomo Matteotti: i giorni ferraresi e il suo ricordo", su archiviodistatoferrara.cultura.gov.it. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  11. ^ Via Gaetano Zirardini, su geoportale.comune.roma.it, Ufficio toponomastica - Roma Capitale. URL consultato il 26 dicembre 2024.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN90366767 · ISNI (EN0000 0004 1970 8391 · SBN TO0V261834