Gentile Zanardi
Gentile Zanardi in Monti (Bologna, 1660 circa – 1700 circa) è stata una pittrice italiana di ritratti e quadri a carattere storico, attiva a Bologna nel periodo barocco.
Biografia
modificaPoco si sa di questa artista.[1] Nata a Bologna nel 1660[2][3], Gentile Zanardi crebbe in una famiglia bolognese di artisti: suo padre Giulio (1639–1694)[4] e suo fratello Giampaolo o Giovanni Paolo Zanardi (attivo dal 1658 al 1669)[4] erano pittori. Discepola di Marcantonio Franceschini, sposò Sebastiano Monti[5], pittore quadraturista che era stato allievo di Agostino Mitelli.[6]
Pellegrino Antonio Orlandi ed altre fonti ottocentesche ricordano come «con dolcezza e amenità di colore copiò a memoria»[6] e, «più felice della giovinetta Lauteri» morta giovanissima, Gentile Zanardi «dipinse di propria invenzione con la dolcezza del Cignani».[7]
Secondo Stefano Ticozzi, Zanardi era un'abile disegnatrice, creativa e disinvolta nel tradurre in pittura storie e ornamenti, capace di consigliare il marito pittore per il quale spesso disegnava[8], senza per questo essere menzionata come co-autrice delle opere, pratica usuale all'epoca.
Mentre il Dizionario Benezit e l'Allgemeines Künstlerlexikon la ricordano soprattutto per i dipinti del genere storico, i ritratti e per la reputazione acquisita copiando capolavori altrui,[2][1] Marcello Oretti (1714-1787) menziona varie opere a soggetto religioso della pittrice: una copia di un Battesimo di Cristo dell'Albani, un dipinto di piccole dimensioni raffigurante San Liborio conservato nella chiesa di San Giorgio, una Resurrezione, un ritratto di Padre Maestro Linzarini, e indica senza elencarle «altre sue pitture descritte nell'inventario di Santa Chiesa».[9][10] Sempre Oretti cita due quadri ad olio che don Domenico Bonfiglioli, cappellano dell'Ospitale di San Francesco, «ebbe dalla pittrice Zanardi», senza chiarire se fu lei a dipingerli: una Beata Vergine col Bambino e un San Giuseppe col Bambino in braccio, dipinto a mezza figura e copiato dal Franceschini.[11]
Gentile Zanardi morì intorno all'anno 1700.[2] Già nella seconda metà dell'Ottocento non erano più note sue opere esistenti.[7] Caduta nell'oblio, le fonti non escludono anzi suggeriscono che le opere superstiti possano essere state attribuite al fratello nel corso del tempo.[12][13]
Note
modifica- ^ a b Mauro Brusa 2022.
- ^ a b c Bénézit, p. 1277.
- ^ O nel 1658, cfr. Mauro Brusa 2022
- ^ a b Pietro Zani 1824, p. 398.
- ^ Alcune fonti storiche lo indicano come Sebastiano Monci o Monchi.
- ^ a b Pellegrino Antonio Orlandi 1776, p. 478.
- ^ a b Sante Bastiani 1872, p. 269.
- ^ Stefano Ticozzi 1833 cit. in Mauro Brusa 2022
- ^ Marcello Oretti, Manoscritto B129, p. 639.
- ^ Babette Bohn 2021, p. 238.
- ^ Queste opere si trovano nella pagina seguente alla scheda sulla Zanardi, indicata forse per errore come parte della scheda su Wanducio Orefice. Cfr. Marcello Oretti, Manoscritto B129, p. 640
- ^ Pittrici Bolognesi 1831.
- ^ Gaetano Giordani 1832, p. 36.
Bibliografia
modifica- (EN) Babette Bohn, Women Artists, Their Patrons, and Their Publics in Early Modern Bologna, Pennsylvania, Pennsylvania State University Press, 2021, p. 238, ISBN 9780271086965.
- Fonti storiche
- Sante Bastiani, Delle pittrici italiane, in Aracne periodico per le giovanette, Grande Tipografia di piazza Municipio, 1872, p. 269.
- (EN) Henry Gardiner Adams (a cura di), Zanardi, Gentile, in A Cyclopædia of Female Biography, London, Groombridge and sons, 1857.
- Stefano Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori, pittori, IV, 1833.
- Gaetano Giordani, Notizie delle donne pittrici di Bologna, Bologna, Tipografia Nobili, 1832.
- Pittrici Bolognesi, in Almanacco statistico bolognese per l'anno 1831 dedicato alle donne gentili, Bologna, Natale Salvardi, II, 1831, p. 62.
- Pietro Zani, Enciclopedia metodica critico-ragionata delle belle arti, parte I, Tipografia Ducale, 1824, p. 398.
- (DE) Johann Rudolf Füssli, Allgemeines Künstlerlexicon, 1779, p. 778.
- Pellegrino Antonio Orlandi, Abecedario pittorico, Firenze, nella stamperia Allegrini, Pisoni e comp., 1776, p. 478.
- Marcello Oretti, Manoscritto B129, in Notizie de' professori di dissegno cioè pittori scultori ed architetti bolognesi (manoscritto), vol. VII, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna, s.d., p. 639. URL consultato il 10 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2021). (versione alternativa senza pagina diretta)
- Alessandro Macchiavelli, Delle donne bolognesi per letteratura e disegno illustri (B. 1331, AR), 1741, p. 12r-v.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Emmanuel Bénézit (a cura di), Zanardi, Gentile, in Dizionario Benezit, Grund, 2006 [1911], p. 1277. URL consultato il 9 marzo 2023.
- (DE) Mauro Brusa, Zanardi, Gentile, in Andreas Beyer, Bénédicte Savoy e Wolf Tegethoff (a cura di), Allgemeines Künstlerlexikon - Internationale Künstlerdatenbank - Online, Berlin, New York, K. G. Saur, 2022. URL consultato il 9 marzo 2023.