Gherardo Felice Appiano d'Aragona
Gherardo Felice Appiano d'Aragona (Piombino, 1462 – Firenze, 1502) è stato un nobiluomo italiano.
Biografia
modificaEra figlio di Jacopo III Appiano e di Battistina Fregoso.
Fu signore di Valle e Montioni dal 1474 assieme al fratello minore Belisario. Sedicenne, venne investito dal duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza di Brando ed Erbalunga in Corsica[1] (titoli persi nel 1479) e subito dopo, acquistando i feudi dalla Regia Camera di Napoli cui erano tornati alla morte di Giacomo di Montagnano, ultimo della sua famiglia, fu investito dal Re di Napoli primo conte di Montagano e signore di Casacalenda, Ripabottoni, Matrice, Sant'Angelo Limosano, Campolieto, Lupara, Provvidenti e Limosano.
Nel 1482 venne spedito dal fratello Jacopo IV in soccorso dei Corsi che si erano ribellati ai Fregoso.
Nel giugno 1483 venne eletto Conte Sovrano di Corsica da una Consulta di nobili corsi riuniti a Lago Benedetto, dopoché questi l'anno prima avevano fatto appello a suo fratello Jacopo IV per liberarli dal governo di Tommasino da Campofregoso, il quale cedette le proprie prerogative al potente Banco di San Giorgio, il quale facilmente fu in grado di scacciare l'Appiano dall'isola. Nel 1494 venne privato dei feudi napoletani per aver partecipato alla Congiura dei baroni.
Morì nel 1502 e venne sepolto assieme alla moglie Lucrezia Pico nel sepolcro, da lei commissionato, scolpito in stile simile a quello di Matilde di Canossa, collocato nell'abbazia di Polirone a San Benedetto Po.[2]
Discendenza
modificaNel 1483 aveva sposato in secondo nozze Lucrezia Pico, signora di Sutri, Vetralla, Giove e Faldo, figlia di Gianfrancesco Pico, Signore della Mirandola e Conte di Concordia, già vedova di Pino III Ordelaffi, signore di Forlì. Senza discendenza.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Jacopo I Appiano | Vanni Appiano | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Emanuele Appiano | |||||||||||||
Polissena Pannocchieschi | Emanuele Pannocchieschi | ||||||||||||
Adelasia della Gherardesca | |||||||||||||
Jacopo III Appiano | |||||||||||||
Alfonso V d'Aragona | Ferdinando I d'Aragona | ||||||||||||
Eleonora d'Alburquerque | |||||||||||||
Colia de' Giudici | |||||||||||||
Ippolita | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Gherardo Appiano | |||||||||||||
Bartolomeo Fregoso | Pietro Fregoso | ||||||||||||
Benedetta Doria | |||||||||||||
Giano Fregoso | |||||||||||||
Caterina Ordelaffi | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Battistina Fregoso | |||||||||||||
Francesco Gentile | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Violante Gentile | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
modifica- ^ Pompeo Litta Biumi, Appiani di Pisa, in Famiglie celebri italiane, Milano, Ferrario, 1832.
- ^ (EN) Exemplum and Imitatio: Countess Matilda and Lucrezia Pico della Mirandola at Polirone.
Bibliografia
modifica- Pompeo Litta Biumi, Appiani di Pisa, in Famiglie celebri italiane, Milano, Ferrario, 1832.
- Mauro Carrara, Signori e principi di Piombino, Bandecchi & Vivaldi, 1996, Pontedera.
- (EN) Beth L. Holman, Exemplum and Imitatio: Countess Matilda and Lucrezia Pico della Mirandola at Polirone, in The Art Bulletin, vol. 81, n. 4, New York, College art association of America, dicembre 1999, pp. 637-664, DOI:10.2307/3051338, SBN LO11357586.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Genealogia degli Appiano, su genealogy.euweb.cz.