Giovanni Battista Borea d'Olmo
Giovanni Battista Borea d'Olmo, I duca e V marchese d'Olmo, soprannominato in ligure Düca Bacicìn (Genova, 11 ottobre 1831 – Sanremo, 19 ottobre 1936), è stato un politico e nobile italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nelle XXVI, XXVII e XXVIII legislatura. È a tutt'oggi il senatore più longevo del Parlamento italiano: morì otto giorni dopo aver compiuto 105 anni.
Giovanni Battista Borea d'Olmo | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Genova |
Professione | funzionario amministrativo |
Giovanni Battista Borea d'Olmo | |
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Marchese d'Olmo | |
In carica | ? – 19 ottobre 1936 |
Predecessore | Pietro Michelangelo Borea d'Olmo, IV marchese d'Olmo |
Successore | Girolamo Borea d'Olmo, VI marchese d'Olmo |
Trattamento | Don |
Nascita | Genova, 11 ottobre 1831 |
Morte | Sanremo, 19 ottobre 1936 (105 anni) |
Dinastia | Borea |
Padre | Pietro Michelangelo Borea d'Olmo |
Madre | Anna Maria Carrega |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaNato a Genova nel 1831, figlio del marchese Michele Borea d'Olmo e dalla marchesa Anna Carrega, quindi discendente da due antiche casate liguri. Già da bambino entrò nell'ambiente di casa Savoia e divenne paggio d'onore di re Carlo Alberto.
Nel 1848 divenne anche socio della futura Società Geografica Italiana.
Nel 1854 si laureò in giurisprudenza all'Università di Genova; poco dopo si trasferì a Torino, allora capitale sabauda, e divenne segretario particolare di Cavour, per poi seguire la carriera diplomatica. Al momento del collocamento a riposo nel 1892, Umberto I lo nominò inviato straordinario e ministro plenipotenziario; in seguito, nel 1922, venne nominato da Vittorio Emanuele III senatore del regno. Alla corte sabauda divenne anche maestro delle cerimonie ed infine Prefetto di Palazzo.
Trascorse parte della sua vita anche a Sanremo e nel 1931, in occasione del centesimo compleanno, ricevette un albo d'onore con gli auguri di tutti i capifamiglia sanremesi, tra cui il poeta e critico letterario Francesco Pastonchi.
Morì a Sanremo a Palazzo Borea d'Olmo il 19 ottobre 1936 a 105 anni e 8 giorni e il 15 dicembre dello stesso anno venne ricordato con un discorso dal presidente del Senato del Regno Luigi Federzoni e dal ministro delle finanze Thaon di Revel con queste parole:
«Assiduo fu in quest’Aula, fin quasi agli ultimi anni della sua quasi leggendaria lunghissima vita di patriarca, il nostro amato collega Giovanni Battista Borea d'Olmo. Rammento quel giorno del 1931, quando egli riapparve qua, festeggiato da tutti con cordiale reverenza, poco dopo il compimento del suo centesimo anno di età. Era, al solito, lieto e vivace e mosse svelto al suo posto sorridendo. Io credetti mio dovere rivolgere al caro vegliardo un saluto e un augurio a nome dell'Assemblea; ed ecco che egli, fra la sorpresa e il compiacimento di questa, chiese di parlare; e parlò, per ringraziare, con un'improvvisazione così appropriata e garbata, che riempì ciascuno di noi di meraviglia e forse anche di invidia. Aveva cominciato la sua carriera come paggio di Carlo Alberto; aveva giurato nelle mani del conte di Cavour ministro degli affari esteri, entrando nel personale diplomatico del Regno di Sardegna. Rammento il suo profilo caratteristico fra quelli dei dignitari di Corte raffigurati da Cesare Maccari nell'affresco dei funerali di Vittorio Emanuele II su una parete del Palazzo civico di Siena. Ed è morto prefetto di Palazzo del nostro Augusto Sovrano. Egli ha servito dunque quattro Re, e tutti con devoto, fedele, intelligente attaccamento. Il duca Borea d'Olmo impersonava per noi la testimonianza di un secolo di storia, di grande e gloriosa storia, che egli aveva vista da vicino e sentita generosamente da genuino signore piemontese, da ottimo cittadino italiano. La sua presenza fra noi ci era talmente cara, e ci pareva tanto che non dovesse mancarci mai, che ci abitueremo con fatica e con tristezza a rinunziarvi.»
Inoltre, a partire dal 1885, fu anche delegato ministeriale della Croce Rossa Italiana.
Onorificenze
modifica— 25 febbraio 1932
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Tomaso Giovanni Battista Borea d'Olmo, I marchese d'Olmo | Tomaso Borea | ||||||||||||
Ottavia Camilla Ricci | |||||||||||||
Tomaso Pier Francesco Borea d'Olmo, II marchese d'Olmo | |||||||||||||
Livia Teresa Roverizio Pianavia | Giovanni Roverizio Pianavia, II conte di Roccasterone | ||||||||||||
Domenica Bongiovanni | |||||||||||||
Pietro Michelangelo Borea d'Olmo, IV marchese d'Olmo | |||||||||||||
Pietro Michelangelo Sapia de Rossi, conte di Lincia | |||||||||||||
Costanza Clara Sapia de Rossi | |||||||||||||
Giovanni Battista Borea d'Olmo, I duca d'Olmo | |||||||||||||
Giambattista Carrega, marchese | |||||||||||||
Anna Maria Carrega | |||||||||||||
Note
modifica- ^ (FI) Suomen valtiokalenteri 1921, Helsinki, Helsingin yliopisto, 1920, p. 821, OCLC 1248062970.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Battista Borea d'Olmo
Collegamenti esterni
modifica- BOREA D'OLMO Giovanni Battista, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
- Biografia su Sanremo Monarchica, su sanremo-monarchica.net. URL consultato il 31 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).