Giurisdizione di Chiavenna
La Giurisdizione di Chiavenna fu una struttura territoriale dei Grigioni durante il loro dominio sulla Valtellina.
Giurisdizione di Chiavenna | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Chiavenna | ||||
Dipendente da | Contado di Chiavenna | ||||
Suddiviso in | 6 comuni | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Giurisdizione | ||||
Governatore | Commissario | ||||
Organi deliberativi | Consiglio generale | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1512 | ||||
Causa | Guerra della Lega di Cambrai | ||||
Fine | 1797 | ||||
Causa | Campagna d'Italia | ||||
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Storia
modificaLa giurisdizione nacque per via sottrattiva, come risultato del parziale affrancamento di Piuro e della Valle Spluga dal potere del capoluogo chiavennese, e sovraintendeva ai sei comuni che formavano il suo consiglio: Chiavenna, Prata, Gordona, Mese, Novate e Samolaco. Nel Settecento nacquero per secessione due altre comunità, Menarola e Verceia, cui però non fu dato diritto di voto.[1]
La giurisdizione fu trasformata in un distretto nel 1797 quando Napoleone forzò la sua annessione alla Repubblica Cisalpina.