Giuseppe Guido Lo Schiavo
Giuseppe Guido Lo Schiavo (Palermo, 15 marzo 1899 – Roma, 6 dicembre 1973) è stato un giurista, magistrato e scrittore italiano.
Biografia
modificaMagistrato dedito allo studio di varie materie fra cui diritto del lavoro criminologia e di procedura penale, ha scritto anche testi di narrativa. Si è interessato spesso della mafia di cui ha dato una rappresentazione ambigua, di società criminale portatrice di virtù sociali, sia nelle opere letterarie[1] sia in alcuni testi giuridici[2]. Il suo esordio artistico è rappresentato dal romanzo autobiografico Piccola pretura (1948), ispirato all'esperienza di pretore che lui stesso compì nel piccolo paese di Barrafranca, nell'entroterra siciliano: da tale romanzo la Lux Film e il regista Pietro Germi hanno tratto il film di grande successo In nome della legge, uscito nei cinema nello stesso anno[3].
Opere
modifica- Piccola pretura, Roma: C. Colombo, 1948
- Gli inesorabili, Roma: C. Colombo, 1950; Milano: Mursia, 1965
- Condotta di paese, Roma: C. Colombo, 1952
- Terra amara, Roma: C. Colombo, 1956
- Il mare di pietra, Roma: Vito Bianco, 1960
- Cento anni di mafia, Roma: V. Bianco, 1962 (suo ultimo scritto)
- Piccola pretura, nuova edizione, Sciacca, Aulino Editore, 2019, ISBN 978-88-31242-00-4
Note
modifica- ^ Francesco Merlo, «Li Gotti, l'avvocato che "umanizza" la ferocia», Corriere della Sera del 1º settembre 1996 (online)
- ^ Salvatore Lupo, Storia della mafia: dalle origini ai giorni nostri, V edizione, Roma: Donzelli, 2004, pp. 44-46, ISBN 88-798-9903-1, ISBN 9788879899031 (Google libri)
- ^ Nella Sciacca del dopoguerra il primo film su Cosa nostra, su ricerca.repubblica.it.
Collegamenti esterni
modifica- Comune di Palermo, Biografia di Giuseppe Guido Lo Schiavo [collegamento interrotto], su comune.palermo.it.
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