Gl'irati flutti
Gl'irati flutti, o l'iconografia romantica del mare (The Enchafèd Flood: or, The Romantic Iconography of the Sea) è un saggio di critica letteraria del poeta britannico Wystan Hugh Auden, pubblicato per la prima volta nel 1950.
Gl'irati flutti, o l'iconografia romantica del mare | |
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Titolo originale | The Enchafèd Flood: or, The Romantic Iconography of the Sea |
Autore | Wystan Hugh Auden |
1ª ed. originale | 1950 |
1ª ed. italiana | 1987 |
Genere | saggio |
Sottogenere | critica letteraria |
Lingua originale | inglese |
Il libro è dedicato ad Alan Ansen. Il titolo deriva da un verso dell'Atto 2, Scena 1 dell'Otello di Shakespeare.
Contenuto
modificaIl volume contiene le tre lezioni tenute da Auden all'Università della Virginia nel 1949, sul tema del simbolismo marittimo.[1] Le tre lezioni sono intitolate "Il mare e il deserto", "La pietra e la conchiglia" e "Ismaele-Don Chisciotte".
Il tema delle lezioni è la sensibilità del romanticismo, soprattutto nella sua ricerca di fuga dalle responsabilità e dalla comunità. Le opere trattate includono poesie di Coleridge, Byron, Hopkins e Blake, ma soprattutto, protagonista fondamentale di queste lezioni è il Moby Dick di Herman Melville, analizzato con strumenti psicanalitici (soprattutto per interpretare i personaggi principali del romanzo)[2] e con un'interpretazione analogica dei simboli come il mare, la nave, la pietra e la conchiglia.
Edizioni italiane
modifica- Gilberto Sacerdoti (a cura di), Gl'irati flutti, Quodlibet, pp. 150, ISBN 978-8822905703.
Note
modifica- ^ (EN) Arthur Kirsch, Auden and Christianity, Yale University Press, 2008, p. 98, ISBN 978-0-300-12865-9. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ (EN) John Fuller, W.H. Auden: A Commentary, Princeton University Press, 1998, p. 259, ISBN 978-0-691-07049-0. URL consultato il 26 agosto 2024.