Gladys Marín
Gladys del Carmen Marín Millie (Curepto, 18 luglio 1937 – Santiago del Cile, 6 marzo 2005) è stata una politica cilena. Figlia di un contadino e di una maestra, a causa della povertà dei suoi genitori fu costretta a trasferirsi varie volte nella giovinezza. Passò l'infanzia tra Curepto, Sarmiento, Talagante e Santiago: qui conobbe il suo futuro marito (Jorge Muñoz Poutays) e qui cominciò la sua carriera politica, venendo eletta deputato nel 1965 tra le file del Partito Comunista del Cile.
Gladys Marín | |
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Gladys Marín nei primi anni 1990 | |
Segretario generale del Partito Comunista del Cile | |
Durata mandato | 14 agosto 1994 – 3 novembre 2002 |
Predecessore | Volodia Teitelboim Volosky |
Successore | Guillermo Teillier del Valle |
Presidente del Partito Comunista del Cile | |
Durata mandato | 3 novembre 2002 – 6 marzo 2005 |
Predecessore | Elías Lafferte Gaviño |
Successore | Guillermo Teillier del Valle |
Segretario generale delle Juventudes Comunistas de Chile | |
Durata mandato | 1965 – 1974 |
Predecessore | Mario Zamorano Donoso |
Successore | Josè Weibel |
Deputata nella Camera dei Deputati | |
Durata mandato | 15 maggio[1973 – 11 settembre 1973 |
Durata mandato | 15 maggio 1969 – 15 maggio 1973 |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista del Cile |
Confermata nel 1970, a seguito del golpe del 1973 realizzato da Augusto Pinochet perse il marito che divenne un desaparecido (ancor oggi non è stato ritrovato: è quindi abbastanza probabile che sia stato ucciso); nel 1976 fu costretta all'esilio ma tornò in patria due anni dopo nel tentativo di creare un fronte unico d'opposizione di sinistra al regime.
Dopo il ritorno alla democrazia, nel 1994 divenne segretaria nazionale del Partito Comunista del Cile. Nel 1997 tentò di ottenere un seggio al Senato, ma fu sconfitta nonostante l'elevatissimo numero di consensi ottenuti. L'anno seguente firmò un documento in cui accusò Pinochet di genocidio, sequestro di persona e violazione dei diritti umani: fu la prima persona cilena a farlo pubblicamente.
Nel 1999 si candidò alle elezioni presidenziali: al primo turno ottenne il 3,19% dei voti e al ballottaggio si schierò con il socialista Ricardo Lagos. Colpita da un tumore al cervello, andò a farsi curare a Cuba e in Svezia senza tuttavia riuscire a migliorare la sua situazione. Morì nel 2005 e al suo funerale partecipò circa un milione di persone.
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Collegamenti esterni
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