Gymnocephalus baloni
Gymnocephalus baloni, conosciuto comunemente come acerina del Danubio, è un pesce d'acqua dolce della famiglia dei Percidae. Prende il nome dell'ittiologo polacco-canadese Eugene K. Balon.
Acerina del Danubio | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Percidae |
Genere | Gymnocephalus |
Specie | G. baloni |
Nomenclatura binomiale | |
Gymnocephalus baloni Holcík & Hensel, 1974 |
Distribuzione e habitat
modificaSicuramente presente nei bacini dei fiumi Danubio e Dniepr, molto probabilmente anche nel Dniestr. Sembra che sia particolarmente comune nel fiume Timiș, affluente del Danubio che scorre principalmente in Romania.
Frequenta lanche, canali, bracci morti dei fiumi e laghi, in zone con acque ferme e fondo nudo, fangoso o sabbioso. Quando non è in epoca riproduttiva vive anche nel corso principale dei fiumi, in acque con debole corrente.
Descrizione
modificaÈ molto simile all'acerina, se ne distingue per il corpo più alto e per il colore che è grigiastro con alcune fasce scure verticali piuttosto indistinte. Si tratta di un pesce di piccole dimensioni che raggiunge al massimo i 15 cm.
Biologia
modificaSi tratta di una specie notturna
Alimentazione
modificaSi ciba di piccoli invertebrati bentonici.
Riproduzione
modificaAffronta migrazioni riproduttive verso le acque ferme delle lanche e degli stagni collegati alla rete fluviale.
Note
modifica- ^ (EN) Gymnocephalus baloni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Bibliografia
modifica- Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gymnocephalus baloni
Collegamenti esterni
modifica- (EN) (EN) Gymnocephalus baloni, su FishBase. URL consultato il 25.07.10.
- Scheda dal sito www.ittiofauna.org, su ittiofauna.org.