Hashihime
Hashihime (橋姫? "La vergine del ponte"[1]) è un personaggio che apparve per la prima volta nella letteratura giapponese del periodo Heian, rappresentata come una donna che passa la notte aspettando il suo amante, e successivamente come un oni o un demone spinta dalla gelosia. Col tempo è stata associata sempre più spesso ad un ponte nella città di Uji.
Biografia
modificaSappiamo molto poco riguardo all'origine dell'Hashihime. La sua interpretazione più comune è quella in cui è una moglie che si affligge per il ritorno del proprio marito/amante, ma a causa dell'infedeltà di quest'ultimo, lei si ingelosisce e si trasforma in un demone.
Letteratura giapponese
modificaL'Hashihime appare per la prima volta nella raccolta di poemi Kokinwakashū (ca. 905), del quale l'autore è sconosciuto:
- “Su una piccola matta erbosa
- posando solo il proprio abito
- stasera, di nuovo -
- deve aspettarmi,
- Hashihime di Uji”
Il nome dell'Hashihime appare anche in Genji monogatari ("La storia di Genji") di Murasaki come titolo di un capitolo. È anche citata più volte nei poemi waka lungo tutto il lavoro.
Note
modifica- ^ Shikibu Murasaki e Tyler Royall, The tale of Genji, 2003, p. 827, ISBN 9780142437148. URL consultato il 23 ottobre 2015.