Horace-Camille Desmoulins
Horace-Camille Desmoulins (Parigi, 6 luglio 1792 – Jacmel, 29 giugno 1825) è stato un avvocato e imprenditore francese.
Biografia
modificaUnico figlio dei famosi rivoluzionari Camille Desmoulins e Lucile Duplessis, nacque a Parigi il 6 luglio 1792 e fu chiamato Horace in onore del poeta latino Quinto Orazio Flacco.[1] Lo stesso giorno, Maximilien de Robespierre, grande amico d'infanzia e testimone di nozze del padre, gli fece da padrino in uno dei primi battesimi repubblicani.[2] Per un certo periodo, fu allevato con il figlio di Danton da una nutrice dell'Isle-Adam[3] e, dopo l'esecuzione dei genitori, abbandonati da Robespierre durante il Terrore, dalla nonna materna Anne-Françoise-Marie Boisdeveix-Duplessis, con il sostegno degli amici del padre, Guillaume Brune e Louis Fréron, e nonostante le preoccupazioni finanziarie.[4]
Il 28 aprile 1796, grazie all'intervento del deputato Goupilleau, la Convenzione nazionale decretò di pagargli duemila franchi per gli studi fino ai 18 anni. Con un decreto del 30 settembre 1800, Napoleone Bonaparte incaricò il ministro dell'interno di accordargli, nel 1801, una borsa di studio per il liceo militare di Saint-Cyr (Prytanée francese), che aveva sostituito il liceo Louis-le-Grand, frequentato dal padre. Nel 1802, quando furono create le scuole superiori nei dipartimenti, entrò al liceo di Bordeaux. Nel 1803, non potendo sopportare la sua distanza, dopo molti interventi invano, la nonna riuscì finalmente a convincerlo ad iscriversi al Collège Sainte-Barbe di Parigi. Il 24 agosto 1813, conseguì la laurea in giurisprudenza presso Louis de Fontanes all'università di Parigi e, nello stesso anno, scappò dall'esercito.
Nel 1815, visitò Londra per un apprendistato nel commercio coloniale, ma era senza un soldo e tornò in Francia l'anno dopo. Non avendo ereditato il repubblicanesimo dei genitori, alla caduta dell'imperatore, questo figlio di un regicida divenne avvocato e caporale dei granatieri della Guardia nazionale parigina con il ritorno dei Borboni, accettando anche una decorazione dal conte d'Artois per ordine di Luigi XVIII. Nel 1817, nonostante il dolore della nonna, si trasferì a Santo Domingo, repubblica di Haiti, per intraprendere un'impresa commerciale di caffè tra il continente e la Francia attraverso il porto di Le Havre, senza molto successo.
Nel 1823, deluso dal clima sociale e politico della restaurazione monarchica nella sua terra natale, lasciò rapidamente la Francia dopo un breve ritorno. Malato nel 1825, scrisse alla nonna che si stava preparando a liquidare tutto e tornare in Francia, ma morì a causa di una febbre il 29 giugno, sette giorni prima di compiere 33 anni, quando nacque il suo ultimo figlio. La sua tomba si trova nel cimitero di Jacmel.
Vita privata
modificaNel 1818, sposò Zoé Villefranche (1797-1890). Vissero a Jacmel ed ebbero quattro figli: Adolphe (1819-), Marie-Thérèse-Camille (1820-1862), Lucile (1822-) e Horace-Camille (1825-).[5] La nonna, che chiamava "mamma" e continuò ad aiutarlo, morì a Parigi l'8 luglio 1835, all'età di 85 anni. Si vestiva sempre di nero.
Onorificenze
modifica- Il 5 aprile 1824, a New York, ricevette un diploma dal Royal Arch Mason "Eagle Chapter" No. 54.
Nella cultura di massa
modificaCinema
modifica- La rivoluzione francese (1989), interpretato da bambino.
Note
modifica- ^ Bulletin de la Société de l'Histoire de Paris et de l'Ile de France - 9e année, 1882, OCLC 1772474.
- ^ (FR) Parrainage par Robespierre, su royet.org. URL consultato il 23 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
- ^ Frédéric Bluche, Danton.
- ^ J. Tulard, J.-F. Fayard, A. Fierro, Histoire et dictionnaire de la Révolution française 1789-1799, Parigi, 1987.
- ^ (FR) Site Généalogie et Histoire de la Caraibe, su ghcaraibe.org, 26 agosto 2003. URL consultato il 23 maggio 2020.