Hyporhamphus melanochir

specie di pesce

L'aguglia australiana (Hyporhamphus melanochir Valenciennes, 1847) è un pesce pelagico della famiglia Hemiramphidae.

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Aguglia australiana
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseOsteichthyes
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
OrdineBeloniformes
FamigliaHemiramphidae
GenereHyporhamphus
SpecieH. melanochir
Nomenclatura binomiale
Hyporhamphus melanochir
Valenciennes, 1847

Etimologia

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Il nome scientifico della specie, melanochir, deriva dall'unione delle parole greche χειρός (cheiros, "mano") e Μέλανος (melanos, "nero"), dal significato di "dalle mani nere", in riferimento alla livrea di questi animali.

In inglese australiano questi pesci sono noti col nome di garfish (nome indicato in inglese per l'aguglia propriamente detta) o semplicemente gar.

Descrizione

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Dimensioni

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L'aguglia australiana misura generalmente attorno ai 25 cm di lunghezza: un singolo maschio pescato misurava 52 cm, per un peso di 600g[1].

Aspetto

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Esemplare preso all'amo alla foce dell'Onkaparinga.

Si tratta di pesci dall'aspetto allungato, compresso lateralmente e dall'inconfondibile mandibola allungata a forma di spadino, posta sulla grossa testa dai grandi occhi.

Le scaglie sono di colore argenteo con riflessi verdastri, con un'ampia banda argentata sui fianchi: il ventre è biancastro, mentre la coda forcuta e vagamente eterocerca (il lobo inferiore è più sviluppato riguardo a quello superiore) presenta orlo scuro, così come le pinne pettorali (queste ultime fruttano all'aguglia australiana il nome scientifico). La mandibola inferiore presenta metà distale di colore rossiccio.

La pinna dorsale presenta 15-18 raggi molli, quella anale 17-20 raggi molli, quella caudale 15 raggi. La linea laterale è composta da 52-57 scaglie[1].

Biologia

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Si tratta di pesci pelagici e moderatamente gregari, che si muovono in piccoli banchi (non di rado in associazione con l'affine aguglia australiana orientale, con la quale sono noti casi di ibridazione nelle aree in cui gli areali delle due specie si sovrappongono[2]) passando gran parte della propria giornata alla ricerca di cibo nei pressi dei fondali a posidonia, mentre di notte si spostano immediatamente sotto la superficie[3].

Alimentazione

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L'aguglia australiana si ciba perlopiù di piante acquatiche e macroalghe (che comprendono fino a tre quarti della loro dieta) e piccoli invertebrati[4].

Riproduzione

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Si tratta di animali vivipari che presentano in genere due picchi riproduttivi durante l'anno, all'inzio e alla fine della stagione calda[5].

I giovani, una volta passato lo stadio di larva, passano i mesi freddi nelle aree estuarine per poi muoversi verso le acque costiere, rimanendovi anche per un paio d'anni prima di avventurarsi in acque più aperte[6][7].

La speranza di vita di questi pesci si aggira attorno ai 10 anni[1][8].

Distribuzione e habitat

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Come intuibile dal nome comune l'aguglia australiana è endemica dell'Australia, dove popola le acque costiere meridionali dall'estremo sud del Nuovo Galles del Sud (Eden, considerata la località tipo per la specie) a Kalbarri in Australia Occidentale[1], attraverso il Victoria, la Tasmania (di cui popolano l'intera costa) e l'Australia Meridionale.

Questi pesci popolano le aree di acqua non troppo profonda (generalmente a meno di 20 m di profondità[1], sebbene nelle parti più temperate dell'areale essi si spingano più in profondità durante i mesi freddi[9]) tappezzate a vegetazione erbosa, spingendosi non di rado in acqua salmastra negli estuari dei fiumi o nelle lagune costiere.

  1. ^ a b c d e (EN) Hyporhamphus melanochir (Valenciennes, 1847) - Southern garfish, su FishBase.
  2. ^ (EN) Collette, B. B., The garfishes (Hemiramphidae) of Australia and New Zealand, in Records of the Australian Museum, vol. 29, n. 2, 1974, p. 11-105.
  3. ^ (EN) Jones, G. K.; Ye, Q.; Ayvazian, S.; Coutin, P., Fisheries biology and habitat ecology of southern sea garfish (Hyporhamphus melanochir) in southern Australian waters (PDF), in Fisheries Research and Development Corporation and South Australian Research and Development Institute, vol. 97, n. 133, 2002.
  4. ^ (EN) Klumpp, D. W. & Nichols, P. D., Nutrition of the southern sea garfish Hyporhamphus melanochir: gut passage rate and daily consumption of two food types and assimilation of seagrass components, in Marine Ecology Progress Series, vol. 12, 1983, p. 207-216.
  5. ^ (EN) Noell, C. J., Larval development of the southern sea garfish (Hyporhamphus melanochir) and the river garfish (H. regularis) (Beloniformes: Hemiramphidae) from South Australian waters, in Fishery Bulletin, vol. 101, n. 2, 2003, p. 368-376.
  6. ^ (EN) Jones, G. K., Growth and mortality in a lightly fished population of garfish (Hyporhamphus melanochir), in Baird Bay, South Australia, in Transactions of the Royal Society of South Australia, vol. 114, 1990, p. 37-45.
  7. ^ (EN) Noell, C. J., Early life stages of the Southern Sea Garfish, Hyporhamphus melanochir (Valenciennes, 1846), and their association with seagrass beds, University of Adelaide, 2005.
  8. ^ (EN) Ling, J. K., The sea garfish, Reporhamphus melanochir (Cuvier and Valenciennes) (Hemiramphidae), in South Australia: breeding, age determination, and growth rate, in Australian Journal of Marine and Freshwater Research, vol. 9, 1958, p. 60–110.
  9. ^ (EN) Jones, G. K.; Baker, J. L.; Edyvane, K.; Wright, G. J., Nearshore fish community of the Port River-Barker Inlet Estuary, South Australia, in Marine and Freshwater Research, I. Effect of thermal effluent on the fish community structure, and distribution and growth of economically important fish species, n. 47, 1996, p. 785-800.

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