Cannone (violino)
Il Cannone è un violino costruito da Giuseppe Guarneri del Gesù a Cremona nel 1743[1]. È stato il violino di Niccolò Paganini, che gli diede tale nome in omaggio alla sua potenza sonora[2]. Oggi è conservato ai Musei di Strada Nuova, Genova.
Cannone | |
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Il Cannone esposto presso Palazzo Doria-Tursi, a Genova. | |
Informazioni storiche | |
Liutaio | Giuseppe Guarneri del Gesù |
Città | Cremona |
Anno | 1743 |
Caratteristiche | |
Strumento | violino |
Fondo | due pezzi |
Manico | originale, allungato con delle zeppe alla base |
Vernice | rossa, ad alcool |
Misure | |
Lunghezza | Fondo: 35,4 cm |
Larghezza | Superiore: 16,8 cm Centrale: 11,1 cm Inferiore: 20,7 cm |
Etichetta | |
Joseph Guarnerius fecit † Cremone anno 1743 IHS |
Storia
modificaLe circostanze che portarono Paganini ad acquisire il Cannone sono storicamente incerte: il musicologo Edward Neill indicava come ipotesi più probabile che il violinista genovese avesse ricevuto lo strumento nel 1802 a Livorno, in dono da un certo Livron, gentiluomo francese.[3]
Dalla corrispondenza di Paganini è comunque certo che il celebre virtuoso italiano fece uso dello strumento per tutta la sua carriera e che fosse solito chiamarlo affettuosamente il mio Cannone violino, in virtù della potenza e ricchezza sonora, con le quali riempiva le sale da concerto. Il maestro era solito suonarlo, secondo l’uso del tempo, senza utilizzare la mentoniera e appoggiando il mento direttamente sulla parte terminale della tavola armonica, che conserva ancor oggi i segni d'usura[4].
Paganini morì a Nizza il 27 maggio 1840: nel testamento redatto nel 1837 aveva disposto che lo strumento fosse lasciato alla sua città natale, Genova, "onde sia perpetuamente conservato". Le vicende del lascito furono tuttavia complesse e si conclusero solo il 14 luglio del 1851, con la consegna dello strumento da parte del barone Achille Paganini, figlio del maestro, all'allora sindaco di Genova Antonio Profumo. Il violinista aveva infatti mantenuto un profondo legame con Genova, nonostante l'esistenza tormentata e il grande talento, che lo avevano condotto ben presto ad esibirsi nei principali teatri italiani ed europei.
Da allora il Cannone è conservato a Palazzo Tursi presso il Municipio di Genova, prima nella Sala Giunta Vecchia e poi nella rinnovate sale paganiniane. Nella stessa collezione è presente il Sivori, ovvero la copia del Cannone costruita da Vuillaume. Paganini dovette infatti consegnare il suo strumento al liutaio parigino nel 1833 per farlo riparare. Il Sivori venne donato sette anni più tardi dal maestro stesso al suo talentuoso discepolo Camillo Sivori, che alla sua morte lo donò a sua volta al Comune di Genova[5]. Nelle sale, oltre ai due violini citati, sono esposte due chitarre, uno dei leggii di Paganini, alcuni suoi autografi, una sua scacchiera con relative pedine, la custodia del Cannone, alcune sue effigi e altri cimeli appartenuti al maestro.
Il Cannone viene eccezionalmente concesso in uso ad alcuni violinisti di chiara fama per speciali occasioni concertistiche; viene inoltre suonato ogni anno dal vincitore del Concorso Internazionale di violino 'Premio Paganini'. Nel 2024 lo strumento è stato sottoposto a un'accurata analisi in un centro specializzato per verificare il suo attuale stato di conservazione.
Note
modifica- ^ Cozio archive
- ^ Grove Dictionary of Music and Musicians, voce Paganini, Nicolò.
- ^ Edward Neill, Paganini, il cavaliere filarmonico, De Ferrari, Genova, 1990, 2ª ed. 2004, pp. 25, 294
- ^ Raffaella Besta (a cura di), Musei di Strada Nuova a Genova. Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, Skira, 2010, p. 168.
- ^ Scheda del Cannone nel catalogo Online dei Musei di Strada Nuova, su catalogo.museidigenova.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
Bibliografia
modifica- Angelo Boscassi, Il violino di Niccolò Paganini conservato nel Palazzo Municipale di Genova, Genova, Fratelli Pagano, 1909
- Carlo Nardi, Il liutaio Cesare Candi e il violino di Paganini, Genova, Di Stefano Editore, 1949
- Edward Neill, Niccolò Paganini, Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, Genova, 1978
- Edward Neill, Cronologia essenziale delle vicende del violino di Paganini, in Paganini, il cavaliere filarmonico, De Ferrari, Genova, 1990, 2ª ed. 2004, pp. 313-318
- Peter Biddulph (ed.), The Violin Masterpieces of Guarneri del Gesù, London, [stampa] Peter Biddulph, 1994, pp. 58-59
- Edward Neill, A. Giordano, Il violino di Paganini: il suono, la storia, le immagini, Dynamic, Genova, 1995
- Paola Ruminelli, Una città, un violino e la musica, Genova, Accademia ligure di scienze e lettere, 1996
- Mimmo Peruffo, Nicolò Paganini and gut strings: the history of a happy find, in Recercare XII, 2000, pp.137-147
- -, Originali, modelli e copie, Il Cannone di Niccolò Paganini e la natura morta musicale. Due Casi a confronto, [Catalogo], Cremona, Consorzio liutai e archettai Antonio Stradivari, 2001
- Alberto Giordano, Cesare Candi liutista, i liutai della famiglia Candi, Edizioni Cremonabooks, Cremona, 2003, pp. 28-31
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Il Cannone
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il Cannone
Collegamenti esterni
modifica- Descrizione del Cannone nel sito dei Musei di Strada Nuova, su museidigenova.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
- Paganini - Il "Guarneri del Gesù", (pdf), su www2.comune.genova.it. URL consultato il 15 giugno 2018.
- Bibliografia sul Cannone (Cozio.com), su cozio.com. URL consultato il 1º agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2012).