In campagna è un'altra cosa
In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto) è un romanzo scritto da Achille Campanile nel 1931.
In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto) | |
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Autore | Achille Campanile |
1ª ed. originale | 1931 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | umoristico |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | località di campagna italiana, anni trenta del novecento |
Personaggi |
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Trama
modificaSerenello, l'io narrante, è un giovane giornalista, redattore del quotidiano L'Eco. Si reca in vacanza in campagna, ospite degli zii e ha occasione di conoscere gli abitanti del luogo (il chirurgo Dottor Pagliuca, il quale addormenta i pazienti cantando romanze composte da lui; lo sportivo Norberto Polignac; Don Alessio, il "vecchio ecclesiastico" pieno di tenebrosi segreti; il servitore Orazio, il quale diventerà romanziere e vincerà un premio letterario; Gontrano Balistrieri degli Armillini, un notabile con velleità artistiche; Luca, un boscaiolo odiato da Gontrano perché taglia gli alberi che lo stesso Gontrano intende dipingere, ecc.) Serenello si innamora di Francesca, una graziosa fanciulla che ricambia l'amore. L'idillio è tuttavia ostacolato: Francesca è figlia di Gontrano il quale detesta Serenello perché questi ha dato inopportuni giudizi negativi sui suoi dipinti. Poi tutto si appiana; ma Serenello deve rientrare in città.
Più che la trama, in questo romanzo contano gli episodi collaterali, i raccontini, le digressioni, le riflessioni e i paradossi che si intrecciano all'esile vicenda principale.
Elenco dei capitoli
modifica- In vacanza dallo zio
- Orazio
- Come si scrive un romanzo
- La rivedrò
- Lo zio decide di fondare l'Associazione fra gli ex proprietari di cani
- Il sabato del villaggio.
- Gontrano Balistrieri degli Armillini
- Lo scandalo
- Amore, amore!
- Son già ai colloqui con le stelle
- La fine d'un sogno
- Invoco il perdono di Gontrano
- Sono amato!
- Lettere d'amore
- Il portafrancobolli
- Da Gontrano
- Il primo bacio
- Nello spazio d'un bacio
- Il perdono
- Partenza
Critica
modificaIn In campagna è un'altra cosa si trovano esemplate tutte le caratteristiche degli altri "romanzi" di Achille Campanile: esilità della trama, pretestuosità delle divagazioni, protagonismo del narratore che si intromette nella diegesi, destabilizzazione della trama attraverso la logica incongrua di dialoghi assurdi[1]. Guido Almansi sottolinea la generosità di Campanile: Ci sono scrittori che amministrano il patrimonio del loro humour con parsimonia, Campanile «spara a raffiche le sue battute e le distribuisce sulla pagina, spesso alla rinfusa ma senza tirchieria, con un ampio gesto da mecenate o da scialacquatore [...] Questo ha per conseguenza che Campanile non ha il senso della gerarchia in quello che scrive; quindi non sa e non vuole sfruttare le sue cose migliori. Si tratta di uno spreco nella produzione di spirito di proporzioni colossali»[2].
Edizioni
modifica- In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto) : romanzo, Milano : F.lli Treves, 1931
- In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto) : romanzo, Nuova edizione riveduta, Milano : Rizzoli, 1961
- In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto); introduzione di Guido Almansi, Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 1984, ISBN 88-17-13519-4
- In campagna è un'altra cosa; introduzione di Guido Almansi, Milano : BUR, 1999, ISBN 88-17-68041-9
Note
modifica- ^ Piero Luxardo Franchi, «CAMPANILE, Achille». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 34, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1988
- ^ Guido Almansi, «Introduzione». In: Achille Campanile, In campagna è un'altra cosa, Milano, BUR, 1984, p. XIV, ISBN 88-17-13519-4
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