Inocarpus fagifer (Parkinson) Fosberg è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae.[1] L'albero è ampiamente diffuso nelle zone tropicali del Pacifico sud-occidentale e nelle regioni del Sud-est asiatico, ed è storicamente utilizzato tradizionalmente dai popoli della Polinesia e della Melanesia.

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Inocarpus fagifer
Inocarpus fagifer
Classificazione APG IV
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Fabidi
OrdineFabales
FamigliaFabaceae
SottofamigliaFaboideae
TribùSophoreae
GenereInocarpus
SpecieI. fagifer
Classificazione Cronquist
RegnoPlantae
SuperdivisioneTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
FamigliaFabaceae
GenereInocarpus
SpecieI. fagifer
Nomenclatura binomiale
Inocarpus fagifer
(Parkinson) Fosberg, 1941

Descrizione

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Esiste una grande diversità nelle dimensioni, nella forma e nel colore di I. fagifer, nonché nelle sue foglie, nei suoi fiori e nei suoi frutti. A causa della sua lunga storia di coltivazione e della sua tendenza a naturalizzarsi dove viene introdotto, è probabile che, nel suo ampio areale, la specie contenga diverse cultivar originariamente selezionate dagli agricoltori che non sono state riconosciute o descritte.[2]

I. fagifer è un albero tropicale sempreverde, di medie dimensioni. Può raggiungere i 30 m di altezza, con un diametro della corona di 4–6 m. I tronchi degli alberi maturi hanno un diametro tipico all'altezza del petto di 30 cm, anche se alcuni raggiungono un diametro di 90 cm. I tronchi presentano contrafforti alla base e sono scanalati. I rami sono disposti a spirale, con ramificazioni secondarie che formano una fitta rete all'interno della chioma. La corteccia è ruvida, sfaldata e marrone, e con l'età diventa più grigia. Dai contrafforti si estende una fitta rete di radici laterali attraverso lo strato superficiale del terreno attorno all'albero, che ha solo una radice a fittone poco profonda. La specie vive circa 80-90 anni.[2]

Le foglie di colore verde scuro sono semplici, oblunghe, alterne e coriacee. Sono lunghe 16–39 cm e larghe 7–13 cm. Il picciolo è lungo 5 mm. L'apice è appuntito e la base lobata, con margine intero. Le venature sono opposte e di colore giallo.[2]

I fiori profumati sono raggruppati lungo un corto rachide alle estremità dei rami e dei rametti. Lunghi circa 10 cm, hanno cinque petali di colore bianco-crema o giallo pallido. Gli alberi iniziano a fiorire tra i 3 e i 5 anni di età, con la stagione della fioritura che solitamente avviene tra novembre e dicembre, e la fruttificazione a gennaio e febbraio, anche se questo varia a seconda della varietà dell'albero e di anno in anno.[2]

 
Frutti di I. fagifer

L'albero inizia a fruttificare a circa otto anni di età.[3] I frutti sono leggermente appiattiti, irregolarmente ovoidali, arrotondati o oblunghi e flangiati ad un'estremità. Prodotti singolarmente o in grappoli, pesano 50–110 g e sono lunghi 46–130 mm, larghi 34–120 mm e spessi 40 mm. La buccia liscia ricopre un involucro fibroso che contiene il seme. Man mano che i frutti maturano, il loro colore cambia dal verde al giallo o al marrone-arancione. I frutti maturi sono solitamente indeiscenti.[2]

Il seme è bianco e reniforme ed è contenuto in un guscio sottile e fibroso di colore marrone. È relativamente grande e pesa 5-50 g. Il seme è tossico se crudo, ma commestibile se cotto. È deperibile e la sua durata di conservazione è breve. La polpa carnosa del frutto viene mangiata dai cacatua e dalle volpi volanti che agiscono come agenti di disseminazione.[2]

Distribuzione e habitat

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I. fagifer cresce nelle umide pianure tropicali con precipitazioni medio-elevate, uniformemente distribuite o prevalentemente estive di 1500-4300 mm annuali, ad altitudini comprese tra 0-500 m. Cresce in un'ampia gamma di terreni, compresi quelli altamente calcarei e salini, scarsamente drenati o ricchi d'acqua, o quelli con fertilità da media a molto bassa, così come nei terreni costieri da leggermente acidi a molto alcalini.[2]

Evidentemente in passato l'albero era coltivato in modo più intensivo, poiché si è ampiamente naturalizzato e ora si trova principalmente allo stato selvatico. La sua distribuzione si estende dalla Malaysia a ovest, attraverso la Melanesia, l'Australia nord-orientale e la Micronesia, fino alle isole Marchesi della Polinesia a est.[4] Si trova comunemente nelle foreste secondarie, lungo i bordi dei vecchi giardini, sulle rive dei fiumi, nelle paludi, nelle zone costiere, nelle piantagioni di cocco e tra le mangrovie.[2]

 
Semi preparati per il consumo

L'albero ha un'ampia varietà di usi tradizionali, sfruttando quasi ogni parte della pianta. Le foglie e la corteccia hanno trovato impiego nella medicina erboristica, nelle isole Figi le foglie sono anche uno dei materiali tradizionali per la copertura del tetto delle capanne, i rami caduti servono come legna da ardere, il legno verde viene bruciato per essiccare la copra e il legname viene utilizzato per l'artigianato per l'intaglio e la realizzazione di manici di utensili, così come per la costruzione di canoe e per costruzioni leggere in generale.[2] Le giovani foglie vengono utilizzate per coprire il cibo nel tradizionale forno di terra.[5]

Il mesocarpo carnoso non è commestibile per l'uomo, ma i semi rappresentano un importante alimento indigeno in molti paesi insulari del Pacifico. Il seme ha un contenuto proteico di circa il 5% e un contenuto di carboidrati del 22% e deve essere cotto per essere commestibile. I metodi di preparazione includono la tostatura, la grigliatura, la bollitura e la cottura al forno. In Papua Nuova Guinea, nelle Isole Salomone, a Vanuatu, nelle Figi e in Polinesia i semi cotti vengono spesso schiacciati fino a formare una purea.[2]

L'albero viene utilizzato in ambito agroforestale per la stabilizzazione del suolo e delle zone costiere, come strato protettivo per colture che necessitano di ombra, come il cacao, e come frangivento. I prodotti principali sono i semi commestibili e il legname. Gli alberi di età superiore ai 25 anni possono produrre fino a 75 kg di frutta all'anno.[2]

  1. ^ (EN) Inocarpus fagifer (Parkinson) Fosberg | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 9 gennaio 2025.
  2. ^ a b c d e f g h i j k agroforestry.net, http://www.agroforestry.net/tti/Inocarpus-Tahitianchestnut.pdf. URL consultato il 13 novembre 2010.
  3. ^ foodplantsinternational.com, http://foodplantsinternational.com/index.php?sec=plants&page=simple_info&plantid=8771&nocache=1. URL consultato il 13 novembre 2010.
  4. ^ (EN) Inocarpus fagifer (Parkinson) Fosberg | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 9 gennaio 2025.
  5. ^ Gunnar Keppel e Shahina A. Ghazanfar, Trees of Fiji: A Guide to 100 Rainforest Trees, third, revised, Secretariat of the Pacific Community & Deutsche Gesellschaft für Technische Zusammenarbeit, 2011, pp. 158–9.

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