Io sono la fine del mondo

film italiano del 2025

Io sono la fine del mondo è un film del 2025 diretto da Gennaro Nunziante e scritto dallo stesso Gennaro Nunziante ed Angelo Duro.[1]

Io sono la fine del mondo
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2025
Durata96 min
Generecommedia
RegiaGennaro Nunziante
SceneggiaturaAngelo Duro, Gennaro Nunziante
ProduttoreMarco Cohen, Benedetto Habib, Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli
Casa di produzioneIndiana Production, Vision Distribution
Distribuzione in italianoVision Distribution
FotografiaMassimiliano Kuveiller
MontaggioPietro Morana, Gennaro Nunziante, Angelo Duro
ScenografiaMarinella Perrotta
CostumiClaudio Cordaro
Interpreti e personaggi

A Roma, Angelo, un autista di NCC specializzato nel portare a casa adolescenti ubriachi, viene contattato improvvisamente dalla sorella che vive a Palermo, la quale gli chiede di occuparsi dei loro genitori anziani, Franco e Rita, mentre lei andrà in vacanza con il marito Nando.

Angelo e i genitori non hanno più alcun rapporto da anni poiché si detestano a vicenda, ma egli decide di accettare l'incarico propostogli dalla sorella, anche se rifiutato in un primo momento, perché costretto ad attendere circa un mese per la riparazione della sua macchina, necessaria per il suo lavoro. Nei mesi precedenti i genitori hanno iniziato a frequentare abitualmente uno psicologo, consigliato loro dal medico di famiglia nella speranza di curare i primi segni di depressione che iniziano a manifestarsi nei due, specialmente nel padre. È proprio lo psicologo a consigliare alla figlia Anna di contattare il fratello, sia per poterle permettere di andare in vacanza sia per cercare di riallacciare i rapporti tra Angelo e i genitori, nonostante questi ultimi siano parecchio riluttanti.

Angelo intanto giunge a Palermo e Anna parte, lasciando i genitori nelle mani del fratello, che si mostra sin da subito ostile, freddo e insensibile nei loro confronti. Nonostante ciò continua ad accompagnarli dal medico e dallo psicologo, ma allo stesso tempo cerca di rendere pessima la vita dei due per vendicarsi di tutti i torti subiti da loro durante l'infanzia.

Durante la sua permanenza priva il padre della possibilità di mangiare i suoi cibi preferiti e bere il tanto amato vino, sebbene il medico lo avesse trovato in ottime condizioni di salute fisica e in grado di consumare qualunque tipo di alimento; costringe la madre, affetta da osteoporosi, a salire a piedi le scale del loro palazzo anziché usare l'ascensore e a trasportare pesi, nonostante il dottore avesse consigliato ad Angelo di farla camminare il meno possibile.

Angelo conosce nei giorni seguenti la sostituta del medico di famiglia dei genitori, la dottoressa Marta Pedrotta, giunta a casa loro per un improvviso attacco di diarrea di Franco, causato da alcuni biscotti per cani che Angelo aveva dato da mangiare al padre. La donna sembra interessata ad Angelo perché lo crede sensibile e premuroso nei confronti dei genitori, dato che egli chiede spesso se essi potrebbero avere ictus, infarto o un'ischemia da un momento all'altro, malattie che Angelo in realtà spera che possano venire ai genitori nel tentativo di liberarsene. Egli conosce il figlio della dottoressa, Gabriele, ed una sera, durante un turno di lavoro in ospedale, Marta chiede ad Angelo di riaccompagnarlo a casa ed egli non soltanto lo porta a mangiare cibi proibitigli dai genitori perché obeso, ma gli permette anche di guidare la macchina della madre, cosa che poi il bambino racconterà al padre, separato da Marta.

Nel frattempo Anna e suo marito Nando stanno proseguendo la loro vacanza in mezzo al mare a bordo di una barca a vela insieme agli amici, ma Anna in realtà sta subendo un incubo perché non riesce in nessun modo a contattare i genitori: ciò è dovuto al fatto che Angelo ha manomesso i telefoni di sua madre e suo padre, rendendo impossibile ogni comunicazione tra i due e la figlia. A lungo andare Anna sembra quasi impazzire e i suoi amici iniziano ad essere stufi di lei, compreso il marito Nando, che alla fine la lascia e la fa andare via dalla barca a bordo di un motoscafo.

Franco e Rita intanto si stanno scervellando su come possano riallacciare i rapporti con il figlio, e la madre propone al marito di lasciare ad Angelo la loro casa a Palermo, così che possa beneficiarne dopo la loro morte. Angelo in realtà appena acquisita la casa la mette in vendita, facendo quasi venire un infarto ai genitori, che vengono a saperlo perché una loro amica si mostra interessata all'acquisto.

Ormai, dopo ogni vano tentativo di migliorare i rapporti con il figlio, è giunto settembre e Angelo può rientrare a Roma, mentre Anna fa ritorno a Palermo e porta i genitori a casa sua dato che casa loro è stata venduta da Angelo alla loro amica. Intanto quest'ultimo decide di smettere con il suo lavoro come autista per ubriachi e viene successivamente convocato in tribunale, poiché l'ex marito della dottoressa Pedrotta ha denunciato quest'ultima per aver affidato il figlio ad Angelo, colpevole di avergli fatto guidare la macchina. L'udienza termina però rapidamente perché Gabriele ha confessato di aver mentito e di non aver mai guidato alcuna auto e Angelo viene assolto da ogni accusa. Mentre esce dal palazzo di giustizia incontra la sorella Anna con il figlio Carlo, il quale gli rivela che Franco e Rita sono stati portati da sua madre presso una RSA (la stessa che Angelo aveva fatto vedere ai genitori in precedenza nel tentativo di intimorirli). Angelo decide dunque di prelevare i genitori dalla RSA e di caricarli con sé sul suo nuovo camper per portarli in Svizzera: i due inizialmente sono entusiasti, ma poco dopo vengono a sapere il motivo del viaggio: in Svizzera è legale l'eutanasia. Il film si chiude con Franco e Rita che chiedono invano aiuto, mentre Angelo rivolge il dito medio agli spettatori.

Produzione

modifica

Il film è stato girato principalmente a Palermo e Roma.[2]

Distribuzione

modifica

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 9 gennaio 2025. A parte alcuni spot televisivi, il film non ha avuto alcuna attività stampa, ma son stati utilizzati principalmente i canali social dell'attore e il passaparola.[3]

Accoglienza

modifica

Incassi

modifica

Il film ha avuto un ottimo successo di pubblico, con quasi tre milioni di incasso nella prima settimana di programmazione,[4] ed un incasso totale di 6227810 €.[5]

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema