Istituto Pio X Artigianelli

L'Istituto Pio X Artigianelli è un edificio storico del centro di Firenze, situato in via de' Serragli 102-104-106-108-110-112, all'interno dell'ex-monastero di Santa Elisabetta delle Convertite.

Istituto Pio X Artigianelli
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
Indirizzovia de' Serragli 102-112
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Il complesso ha origine quale monastero della vicina chiesa di Santa Elisabetta delle Convertite, fondato nel 1330 per iniziativa della Compagnia dei Laudesi di Santo Spirito e inaugurato nel 1333, col beato Simone da Cascia che diede alle monache la Regola agostiniana. Si chiamava "delle Convertite" perché accettava anche le prostitute che si pentivano e intendevano redimersi, sia per vocazione che per regioni legate alla povertà, a infermità o anzianità, potendo entrare prima coma laiche e poi evantualmente prendere i voti monacali. Nel 1624 il monastero fu ingrandito grazie all'aiuto di Maria Maddalena d'Austria, e incorporò "una contigua casupola, nella quale il dì 21 luglio 1515 nacque san Filippo Neri"[1].

 
Il cortile di Sant'Elisabetta

Soppresso nel 1808 e, dopo alterne vicende, trasferita la comunità residua in via dei Malcontenti nel 1837 presso il monastero di Santa Elisabetta del Capitolo, il complesso fu adibito ad usi secolari nello stesso anno (ma già nel 1833 un appartamento è documentato come affittato dalla scrittrice inglese Mary Boyle O'Relly, un altro con annesso laboratorio alla scultrice francese Félicie de Fauveau). Poco dopo, come chiarisce Federico Fantozzi che segnala l'edificio come casa del signor Vasse, "in una porzione vi fu aperta una tipografia, e nell'altra (anno 1840) un Istituto ortopedico dal prof. Ferdinando Carbonari", che sarebbe stato un dei primi in Italia nel suo genere, con oltre novanta stanze comprendenti laboratori per i gessi e per gli arti meccanici. Negli anni 1850 una porzione è poi documentata occupata dal laboratorio dello scultore americano Thomas Ball, mentre al 1886 risale la notizia della trasformazione della fabbrica quale sede della direzione degli omnibus, con stalle e fienili[2].

Attorno al 1903, grazie all'aiuto dell'industriale Cesare Parissi, tutto il complesso fu acquistato dai padri Scolopi per farne sede di una scuola professionale, con l'obiettivo di indirizzare ad un mestiere bambini e ragazzi provenienti da famiglie povere della città. In questo stesso periodo si intervenne con estese opere di ristrutturazione finalizzate al nuovo uso della struttura, con la creazione di più di trenta piccole officine. Nel 1904 la struttura si arricchì di un piccolo teatro e di una scuola elementare. A partire dall'anno scolastico 1964-1965 la scuola venne trasformata in scuola media unificata e si approntò un nuovo statuto poi approvato con decreto del Presidente della Repubblica nel 1970 e da allora legato alla denominazione di "Istituto Pio X Artigianelli".

Dopo un periodo di progressivo degrado nel corso degli ultimi tempi si è proceduto a una serie di interventi che lentamente stanno portando al recupero del complesso, coordinati dall'ufficio tecnico della struttura diretto dall'architetto Paolo Burzagli. Recuperato nel 2011 il cinema e altri ambienti si prevedono lavori tesi ad adeguare altri spazi a residenze a canone contenuto. In particolare il complesso ospita, oltre ad abitazioni e laboratori artigiani, una scuola media, l'associazione "I ragazzi del Sipario" e l'Atelier degli Artigianelli che, sotto l'egida dell'Osservatorio dei Mestieri d'Arte, prosegue nell'opera della formazione agli antichi mestieri e al restauro.

Descrizione

modifica
 
Porta del chiostro che portava alla chiesa

Il prospetto su via de' Serragli, articolato su quattro piani, non presenta elementi architettonicamente significativi. Tuttavia sul fronte, in prossimità del numero civico 104 rosso, è da segnalare un grande tabernacolo con la raffigurazione di una Crocifissione con i dolenti, attribuita a Bernardino Poccetti, qui trasferito da via della Chiesa. Nel 1957 l'insieme fu oggetto di un intervento di restauro complessivo con direzione dei lavori dell'architetto Umberto Fabbrini, assistente Cupisti Mameli, restauro dell'affresco Luigi Rossini. Più recentemente (2003) si è tornati a intervenire sull'affresco a cura della principessa Matilde de' Medici di Toscana di Ottajano.

Tra gli ambienti interni è poi da segnalare il chiostro, con le numerose memorie storiche, tra cui un busto di Umberto I donato dal sindaco di Firenze e senatore Tommaso Corsini, una targa in ricordo di monsignor Bruno Panerai posta nel 1984, una in memoria dei Caduti della prima guerra mondiale, un'altra in ricordo di san Filippo Neri.

AL VOSTRO ASILO O GIOVANETTI OPERAI
INTITOLATO AL RE BUONO CHE UN COMITATO
CITTADINO ERIGEVA E LA CASSA DI RISPARMIO
DOTAVA - QUESTO REGALE RITRATTO IL PRIN
CIPE TOMMASO CORSINI MUNIFICENTE DONAVA

N. MARTELLI
DETTÒ
 
IN MEMORIA

DI MONS. BRUNO PANERAI

N. 6 · 11 · 1901 ___ M. 26 · 6 · 1980


PARROCO DI S. FELICE IN PIAZZA
CHE PER LE VIE D'OLTRARNO
PROFUSE IL SUO CORAGGIO CIVILE
E LE SUE VIRTÙ CRISTIANE

FIRENZE __ LUGLIO __ 1984

 


AL GLORIOSO PADREE DEGLI ORATORIANI
FILIPPO NERI
IN ROMA APOSTOLO TANTO GRANDE
QUANTO PIACQUE A LUI FRASI PICCOLO
SOVRANO CONQUISTATORE D'ANIME
E CON ARTI DA DIO INSEGNATEGLI
EDUCATORE DI GIOVANI
NATO IL XXI LUGLIO MDXV
NEL POPOLO DI SAN PIER GATTOLINO
CHE DAL CARO NOME DI LUI
CHIAMA ANCORA L'ATTIGUO POZZO
I CONCITTADINI POSERO
NEL TERZO SECOLARE ANNIVERSARIO
DELLA SUA ASSUNZIONE TRA I SANTI
MCMXXI

P.PG MANNI S. S. P.
N. MARTELLI
 


21 LUGLIO 1515 - 21 LUGLIO 2015
S. FILIPPO NERI
GRANDE EDUCATORE
E SANTO DEL SORRISO
NEL QUINTO CENTENARIO
DELLA SUA NASCITA
QUESTA LAPIDE IN RICORDO
GRATI PER LA SUA PRESENZA
PATERNA GIOIOSA E FAMILIARE

DON GIANFRANCO ROLFI ______________ P. MARIO AVILES_______
PRIORE DI S. FELICE IN PIAZZA __ PROCURATORE GENERALE DELLE
__E DI S. PIETRO IN GATTOLINO ___ CONGREGAZIONE DELL'ORATORIO
__________________________________ DI S. FILIPPO NERI

ISTITURO PIO X ARTIGIANELLI POSE
 
AI SOCI
CADUTI IN GUERRA

BATI DANTE

PASTACALDI UGO

......E NON SONO
MCMXV
Fond. Vignali Firenze

  IL CIRCOLO
“N. MARTELLI”

SACCHETTI PIETRO

SIGNORINI ALFREDO

MORTI MORENDO
MCMXVIII
Prof. Cavaciocchi, Prato

 

È inoltre presente uno scudo policromo con l'arme della famiglia Martelli (di rosso, al grifone d'oro).

  1. ^ Fantozzi 1843
  2. ^ Bargellini-Guarnieri.

Bibliografia

modifica
  • Federico Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico artistico critica della città e contorni di Firenze, Firenze, Giuseppe e fratelli Ducci, 1842, p. 697, n. 347;
  • Federico Fantozzi, Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni, Firenze, Galileiana, 1843, p. 259, n. 650;
  • Nuova guida della città di Firenze ossia descrizione di tutte le cose che vi si trovano degne d’osservazione, con piante e vedute, ultima edizione compilata da Giuseppe François, Firenze, Vincenzo Bulli, 1850, pp. 604-605;
  • Arnaldo Cocchi, Santissimo Crocifisso. Tabernacolo in via dei Serragli, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, pp. 145-146;
  • Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 241;
  • Roberto Ciabani, I Canti: Storia di Firenze attraverso i suoi angoli, Firenze, Cantini, 1984, pp. 38-39;
  • Osanna Fantozzi Micali, Piero Roselli, Le soppressioni dei conventi a Firenze. Riuso e trasformazioni dal sec. XVIII in poi, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1980, pp. 120-121, n. 28;
  • Claudio Paolini, A Sentimental Journey. Inglesi e Americani a Firenze tra Ottocento e Novecento: i luoghi, le case, gli alberghi, Firenze, Polistampa, 2013, pp. 35-36;
  • Osanna Fantozzi Micali ed Elena Lolli, Firenze 1990-2015. Storie, cronache e percorsi d'architettura dal centro alla periferia, Firenze, edizioni Pontecorboli Editore, 2016, p. 205.
  • Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 427-428.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Firenze: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Firenze