Inizia a giocare nell'ITF Junior Circuit nel 2012, quell'anno fa parte della squadra spagnola eliminata nel round robin della Coppa Davis Junior. Verso fine stagione vince il suo primo titolo in doppio in un torneo di Grade 4 e in seguito il primo titolo in singolare in un Grade 3. Nel 2013 è protagonista nella Coppa Davis Junior vinta dalla Spagna e nel corso della stagione vince tre tornei in doppio di Grade 2. All'inizio del 2014 esce in semifinale nel torneo di doppio agli Australian Open in coppia con Pedro Martínez. Dopo aver vinto tre tornei di Grade 1 in singolare e uno in doppio, perde la finale al Roland Garros contro Andrej Rublëv. Nel gennaio 2015 sale al 3º posto nel ranking mondiale di categoria. Quell'anno fa le sue ultime due apparizioni nel circuito e chiude l'esperienza tra gli juniores vincendo il torneo di doppio al Roland Garros.[1]
2014-2015: inizi da professionista, primi titoli ITF e debutto nel circuito ATP
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Fa le sue prime esperienze tra i professionisti nel 2014 in tornei del circuito ITF Futures, e al suo debutto vince il torneo di doppio all'ITF Spain F1. Già verso fine anno inizia a giocare con continuità e vince un altro torneo ITF di doppio. Continua a raccogliere successi in doppio nei tornei ITF nel 2015 e ad aprile, al suo esordio nel circuito maggiore, supera le qualificazioni in singolare al torneo di Barcellona e viene eliminato al primo turno. A giugno debutta nell'ATP Challenger Tour, il mese successivo supera il primo turno all'ATP 500 di Amburgo 2015 sfruttando il ritiro durante il primo set di Guillermo García López, e al secondo turno viene battuto da Simone Bolelli. Nello stesso torneo esordisce in doppio nel circuito maggiore perdendo al primo turno in coppia con Rafael Nadal.
2016-2017: esordio in Coppa Davis e primi titoli Challenger
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Dopo aver vinto sette titoli ITF in doppio, alza il primo trofeo in singolare vincendo nel maggio 2016 l'ITF Spain F14. Continua a raccogliere successi nel circuito ITF in entrambe le specialità nel prosieguo della stagione e nella prima parte di quella successiva. Nell'aprile 2017 fa il suo esordio nella squadra spagnola di Coppa Davis nella sfida persa a Belgrado contro la Serbia valida per il Gruppo Mondiale, viene schierato a risultato già acquisito e perde in tre set contro Dušan Lajović.[2] A maggio abbandona i tornei ITF per concentrarsi sui Challenger e a luglio vince il primo titolo in questa categoria nel torneo di doppio al Poznań Open in coppia con Guido Andreozzi. Il mese dopo vince il primo titolo Challenger in singolare a Segovia sconfiggendo in finale Alex de Minaur per 6–3, 6–4. A novembre entra nella top 200 del ranking dopo la finale persa al Challenger di Rio de Janeiro contro Carlos Berlocq.
2018: esordio negli Slam, prima semifinale ATP e 75º nel ranking
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Alla sua prima esperienza in una prova del Grande Slam, supera le qualificazioni agli Australian Open 2018 e viene eliminato al primo turno da Gaël Monfils. Torna a mettersi in luce a primavera raggiungendo una semifinale Challenger, il secondo turno all'ATP di Barcellona e soprattutto vincendo il suo primo incontro in uno Slam agli Open di Francia, dove supera le qualificazioni e al primo turno ha la meglio in 5 set sul nº 41 ATP David Ferrer, prima di essere sconfitto al secondo da Novak Đoković. Subito dopo vince due titoli Challenger consecutivi al Czech Open di Prostějov e al Città di Caltanissetta, battendo nelle rispettive finali Laslo Đere e Matteo Donati. Con questi risultati entra per la prima volta nella top 100.
Raggiunge la prima semifinale in carriera in un torneo ATP a Kitzbühel, elimina tra gli altri il nº 39 del mondo Robin Haase e cede in due set a Martin Kližan. Si spinge quindi fino al terzo turno a Winston-Salem e al secondo agli US Open e a novembre sale al 75º posto mondiale. Si qualifica per le Next Generation ATP Finals di Milano come testa di serie nº 6, nel round robin vince solo il match contro Frances Tiafoe e perde quelli contro il futuro campione Stefanos Tsitsipas e Hubert Hurkacz, raggiunge comunque le semifinali grazie al miglior quoziente set e viene sconfitto nel parziale decisivo da Alex de Minaur. Perde al quinto set anche la finale per il terzo posto contro Andrej Rublëv.
2019: 52º e discesa nel ranking
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Nei primi due mesi del 2019 raggiunge i quarti di finale nei tornei ATP 250 di Pune, Córdoba e Buenos Aires - dove si prende la rivincita sul nº 15 del mondo Fognini che il mese precedente l'aveva eliminato al primo turno agli Australian Open - nonché all'ATP 500 di Rio de Janeiro. Continua l'ascesa in classifica raggiungendo il secondo turno ai Masters 1000 di Miami e Monte Carlo. Al secondo turno a Marrakech sconfigge per la prima volta in carriera un top 10, il nº 3 del mondo Alexander Zverev, ed esce nuovamente di scena nei quarti di finale. A Barcellona viene eliminato al terzo turno dopo aver battuto Frances Tiafoe e, nonostante le sconfitte al primo turno a Madrid e a Roma, il 20 maggio porta il best ranking alla 52ª posizione mondiale. Subisce altre 10 sconfitte nei 12 incontri ATP successivi, tra cui quelle al primo turno nei rimanenti tre tornei del Grande Slam, ed esce per breve tempo dalla top 100. Si riprende verso fine stagione con buoni risultati nei Challenger, sui quali spicca il successo nella finale di Montevideo su Federico Delbonis all'ultimo impegno del 2019.
Eliminato al primo turno ad Adelaide, accede per la prima volta in carriera al secondo turno degli Australian Open battendo Hugo Gaston e viene eliminato da Alexei Popyrin. Nella stagione sudamericana su terra raggiunge il secondo turno a Cordoba e al Rio Open e a febbraio esce nuovamente dalla top 100. Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia di COVID-19, non supera le qualificazioni al Cincinnati Open ed è costretto al ritiro al primo turno agli US Open. Dopo l'eliminazione al primo turno anche al Roland Garros, a fine stagione raggiunge due finali Challenger, a ottobre supera Pedro Sousa in quella di Lisbona e il mese successivo perde quella di Marbella contro Pedro Martínez.