K-373
Il K-373 è stato un sottomarino nucleare sovietico appartenente alla classe Alfa , entrato in servizio nel dicembre 1979 e fu radiato nel 1996.[2] Fu uno dei quattro esemplari della versione standard (Progetto 705) costruiti.[2]
K-373 | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sottomarino nucleare |
Classe | Classe Alfa (Project 705) |
Proprietà | Voenno-morskoj flot Voenno-morskoj flot |
Identificazione | 672 |
Ordine | 27 maggio 1971 |
Cantiere | di Leningrado |
Impostazione | 26 giugno 1972 |
Varo | 18 aprile 1978 |
Entrata in servizio | 23 dicembre 1979 |
Radiazione | 1990 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 3.925 t |
Dislocamento in emersione | 2.280 t |
Lunghezza | 81,4 m m |
Larghezza | 9,5 m |
Pescaggio | 6,24 m |
Profondità operativa | 320 m |
Propulsione | 1 LFR OK-550 da 155 MWt per alimentare due turboalternatori ciascuno formato da una turbina a vapore collegato ad un alternatore, che sviluppavano complessivamente 30-35 MWe |
Velocità | in emersione: 12 nodi (22 km/h) in immersione: 40,3 nodi |
Equipaggio | 29-32 uomini |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | radar: MRP-23 Bulava-705, Veslo-P; sonar: complesso sonar Okean, Enisey (sonar), Luch (sonar per mine), Rosa-705, Tissa; sistemi vari: Sargan (sistema di controllo del fuoco), MRK-55 Chibis, , Khrom-KMA (IFF), MG-512 Vint-705 (rilevatore di cavitazione del sottomarino), MVU-111 Akkord (sistema di controllo per le informazioni in combattimento), Sozh (navigazione), Molniya (comunicazioni satellitari) |
Armamento | |
Siluri | 6 tubi lanciasiluri da 533 mm, con una dotazione di 21 SS-N-15 Starfish o 12 SS-N-16 Stallion |
Altro | fino a 24 mine |
dati tecnici tratti da Sottomarini Classe Alfa[1] | |
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Storia
modificaLa costruzione del sottomarino nucleare d'attacco K-373 (numero di costruzione 01680), appartenente alla classe Alfa, fu ordinata presso il cantiere navale di Leningrado il 27 maggio 1971, e l'unità fu impostata il 26 giugno 1972.[3] Il K-373 fu varato il 18 aprile 1978, e dopo i collaudi operativi il sottomarino entrò in servizio nella marina sovietica (VMF) il 23 dicembre 1979.[3] Come tutti i sottomarini classe Alfa il 30 marzo 1980 il K-373 fu assegnato alla 6ª Divisione sottomarini nucleari della Flotta del Nord di stanza nella baia di Zapadnaya Litsa.[4] Tra l'aprile e il settembre di quell'anno il K-373, al comando del capitano di prima classe Viktor Vikhorovich Grinkevich, effettuò la sua prima lunga crociera addestrativa effettuando una serie di prove che videro il lancio di 4 siluri SET-65 alla profondità di 280 m, e quello del primo siluro supercavitante VA-111 Shval, tutti lanci effettuati con successo.[3] In quella stessa crociera il sottomarino operò insieme ad alcuni velivoli da pattugliamento antisommergibile per affinare le tecniche di cooperazione con essi.[4].[3] L'unità fu dichiarata formalmente operativa il 12 luglio 1980.[3] Tra l'ottobre e il novembre 1980, mentre navigava sotto i ghiacci dell'artico, il suo reattore nucleare ebbe una serie di malfunzionamenti che portarono il K-373 a navigare con l'uso degli accumulatori elettrici.[5] Dopo due ore di riparazioni ai sistemi in avaria il reattore fu riacceso con successo.[5]
Nell'aprile 1981, insieme ai similari K-432 e K-123, entrambi appartenenti alla 6ª Divisione, partecipò all'esercitazione "Nord 81".[3] Il 3 dicembre di quell'anno, visti i risultati ottenuti, il K-373 fu dichiarato miglior sottomarino della 6ª Divisione.[3] Nell'estate del 1982 l'unità fu ridispiegata per circa un mese nella base avanzata di Poljarny, nel nord della penisola di Kola, a 100 km dal confine con la Norvegia.[3] Per i successivi quattro anni effettuò crociere di addestramento, e nel 1983 inseguì per 21 ore e 40 minuti una unità avversaria prima che essa dirigesse verso l'Oceano Atlantico.[6] Nel 1984 partecipò all'esercitazione "Ocean 84".[2] Nell'ottobre di quell'anno il K-373 entrò in collisione nel golfo di Matovsky con il sottomarino lanciamissili (SSBN) K-140 (classe Yankee II) che stava uscendo dalla base di Zapadnaya Litsa.[7] L'unità rimase ferma due settimane per riparazioni allo scafo.[7]
Tra il 1986 e il 1987 fu in servizio nella Forza di Prontezza Operativa permanente della Flotta del Nord, con l'equipaggio che compì sia crociere in mare che addestramento a terra.[6] Nel 1989 assunse il comando del battello il capitano di primo grado Alexey Georgevich Potekhin.[6] L'8 dicembre dello stesso anno, mentre era sottoposto a riparazioni di media importanza, avvenne un incidente nel compartimento del reattore con rilascio di materiali radioattivi dal coperchio del reattore sotto forma di vapori. Valerji Pantelev, direttore della Impresa federale settentrionale per la gestione dei rifiuti radioattivi valutò come molto grave la situazione delle radiazioni sul sottomarino prima del suo smantellamento: La situazione della radiazioni era pessima, e per 20 anni la nave e rimasta ricoperta da sacchi di piombo in modo che la situazione migliorasse.[2]
Il 19 aprile 1990 il sottomarino fu radiato dal servizio e consegnato alla OFI per essere demolito, stoccato presso la base di Zapadnaya Litsa.[6][2] Nel giugno 1991 fu trasferito alla 33ª Divisione presso il cantiere navale Nerpa, nella baia di Kut, rimanendovi per i successivi 11 anni.[6] Radiato nel 1997 fu assegnato alla 11ª Divisione il 1 gennaio 2002 e subito iniziò la demolizione.[6] Nel 2008 la Rosatom iniziò la rimozione del comparto del reattore, previa decontaminazione e rimozione dei radionuclidi. Nel 2009 il nocciolo del reattore nucleare fu scaricato nel sito di stoccaggio SD-10 presso il villaggio di Gremikha, Oblast' di Murmansk, e il reattore reso galleggiante fu tra il 2012 e il 2013 spostato nella baia di Saida dove venne immagazzinato a lungo termine.[2]
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) Jan S. Breemer, Soviet Submarines, Jane's Information Group, 1989, pp. 127-129, ISBN 0-7106-0526-9. pp. 127–129
- (EN) Norman Friedman, Submarine design and technology, Conway Maritime, 1984, pp. 105–106, 134-135, 188, ISBN 0-85177-299-4.
- (EN) David Miller, Illustrated Directory of Submarines, Zenith Imprint, 2002, ISBN 0-7603-1345-8.
- (EN) Wilfried Kopenhagen, Soviet and Russian Nuclear Submarines, Atglen, Schiffer Pub Ltd, 2001, ISBN 0-7643-1316-9.
- (EN) Norman Polmar e J.K. Moore, Cold War Submarines: The Design and Construction of U.S. and Soviet Submarines, Washington, DC, Potamac Books, Inc., 2004, ISBN 1-57488-530-8.
- (EN) Norman Polmar e Jurrien Noot, Submarine of the Russian and Soviet Navy 1718-1990, Annapolis, Naval Institute Press, 1991, ISBN 1-57488-530-8.
- Periodici
- Luigi Caretta e Michele Cosentino, Sottomarini Classe Alfa, in Storia Militare Briefing, n. 48, Parma, Edizione Storia Militare s.r.l., 1º dicembre 2024, ISSN 2532-0963 .
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (RU) K-432, su Deepstorm. URL consultato il 26 agosto 2010.
- (EN) Le unità radiate dalla marina militare russa su warfare.ru (recuperato da web.archive.org), su warfare.ru (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2007).
- (EN) Progetto 705 Lira su russian-ships.info, su russian-ships.info. URL consultato l'11 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).