Kanō Motonobu
Kanō Motonobu[1] (狩野 元信?; 28 agosto 1476 – Kyoto, 5 novembre 1559) è stato un pittore giapponese, un grande maestro della pittura giapponese.
Biografia
modificaKanō Motonobu nacque il 28 agosto 1476.
Come suo padre, Kanō Masanobu, il primo dei pittori Kanō,[2] Motonobu lavorò per gli shōgun Ashikaga (una famiglia di governanti militari che governarono il Giappone dal 1338 al 1573);[3] dotato di un talento precocissimo, già all'età di dieci anni fu scelto come uno dei suoi assistenti personali da Yoshimasa, lo shōgun, che, ritiratosi dalla vita pubblica, si dedicò a ricerche estetiche.[4]
Nonostante questo suo impegno il giovane Motonobu viaggiò, studiando la natura e dipingendo paesaggi; egli studiò soprattutto i maestri cinesi dei periodi Song[2] e Yuan,[4] inizialmente imparando lo stile di pittura a inchiostro monocromatico di derivazione cinese (pittura a inchiostro e acqua o sumi-e).[5][6]
Motonobu, tuttavia, era anche il genero di Tosa Mitsunobu,[4] fondatore della scuola di pittura Tosa,[2] specializzata nello stile nativo di Yamato-e (pittura giapponese),[2] e quindi Motonobu coniugò i due stili, la forte pennellata del sumi-e cinese con la bellezza decorativa dello Yamato-e. Lo stile così ottenuto divenne noto col nome di Kanō, espressivo e versatile, fortemente calligrafico,[4] particolarmente adatto per le grandi composizioni e influenzò la pittura giapponese nei successivi trecento anni.[2][3][5][6]
Motonobu aprì un laboratorio assieme ad una decina di artisti, tra i quali i suoi tre figli, il fratello minore Yukinobu (1513-1575);[7] Motonobu era il capo e il progettista principale dei dipinti, ha assunto l'appalto, la produzione e l'organizzazione dei progetti pur rimanendo molto coinvolto nella commercializzazione del suo lavoro e del suo studio. Conosciuto per il suo fascino e la sua intelligenza, Motonobu divenne un fiero uomo d'affari e spesso fece una petizione allo shogun per una vasta quantità di commissioni varie con il suo collega mercante Hasuike Hideaki.[7]
Artista dotato e versatile, Motonobu eccelleva nei paesaggi (sia in bianco e nero che in colori chiari), nelle figure e nelle immagini di fiori e uccelli.[5][6]
Ha eseguito molti dipinti sui pannelli scorrevoli del monastero Reiun-in a Kyoto,[3] dove ha decorato tre stanze con paesaggi dipinti negli stili di tre diversi maestri cinesi: il morbido stile di lavaggio a inchiostro di Mu-ch'i (fine XII secolo -inizio XIII secolo); lo stile duro e rigido di Xia Gui (1195-1224); e lo stile di inchiostro rotto di Yü Chien (1230 circa).[5][6]
Alcuni dei dipinti di Motonobu, originariamente realizzati su pannelli scorrevoli, furono successivamente montati su pergamene appese; questi includono l'importante 49 Paesaggi con fiori e uccelli (anche nel monastero Reiun-in), che anticiparono le grandiose composizioni decorative dei successivi artisti Kanō, Eitoku (1543-1590) e Sanraku (1559-1635).[5][6] Eitoku, nelle sue grandi pitture di paraventi proseguì la fusione dei due stili cinese e giapponese, già incominciata da Motonobu.[4]
Tra le opere di Motonobu si possono menzionare le pitture in rotolo della Storia del Monastero Seiryo e la Storia dei folletti viventi sul Monte Oe, evidenzianti un chiaro decorativismo sia nei soggetti sia nell'espressione.[3]
Sebbene sia stato Masanobu ad avviare e fondare la scuola Kanō,[8] ciò che definì e distinse principalmente lo stile Kanō non è da attribuirsi all'influenza artistica di Masanobu, piuttosto a quella di Kanō Motonobu, che ereditò dal padre sia la posizione a corte che il laboratorio di pittura.[9]
Come pittore Motonobu si dimostrò uno dei più importanti artisti giapponesi:[4] dipinse paesaggi, fiori e uccelli, leggende storiche, santi e sapienti del buddhismo.[2][4]
Alcune sue opere sono conservate nel British Museum e nel Museum of Fine Arts di Boston;[2] ma la maggior parte delle sue opere è conservata in Giappone.[4]
Opere
modifica- Storia del Monastero Seiryo;
- Storia dei folletti viventi sul Monte Oe;
- 49 Paesaggi con fiori e uccelli;
- Kannon dalla tunica bianca, bodhisattva della compassione;
- Hosokawa Sumimoto a cavallo, 1507, Eisei Bunko Museum;
- Ritratto di Hosokawa Takakuni, 1543;
- Paesaggio innevato del Giappone, circa 1550.
Note
modifica- ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Kanō" è il cognome.
- ^ a b c d e f g (EN) Motonobu: The father of Kano styles, su japantimes.co.jp. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c d Kanō Motonobu, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 136.
- ^ a b c d e f g h Kanō Motonobu, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c d e (EN) Kanō Motonobu, su britannica.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c d e (EN) Kanō Motonobu (1476-1559), su terebess.hu. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b (EN) Sasaki Jōhei, The Era of the Kanō School, in Modern Asian Studies, vol. 18, n. 4, 1984, pp. 647–656.
- ^ Kanō, Motonobu, su sapere.it. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ William E. Deal,2006 - pag 292
Bibliografia
modifica- (EN) William Deal, Handbook to Life in Medieval and Early Modern Japan (PDF), Oxford, Oxford University Press, 2006, ISBN 978-0195331264.
- (EN) Sasaki Jōhei, The Era of the Kanō School, in Modern Asian Studies, vol. 18, n. 4, 1984, pp. 647–656.
- (DE) O. Kümmel, Motonobu, in Thieme-Becker Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia, 1931.
- (EN) Penelope E. Mason e Donald Dinwiddie, History of Japanese art, Upper Saddle River, Pearson Prentice Hall, 2005.
- (EN) A. Morrison, Painters of Japan, Londra, 1911.
- Miyeko Murase, Storia Universale dell'Arte, Il Giappone, Torino, UTET, 1992, ISBN 88-02-04495-3.
- (EN) Robert T. Paine e Alexander Coburn Soper, The Art and Architecture of Japan, Lomdon, Penguin Books, 1955, ISBN 978-0140561081.
- (EN) Phillips E. Quitmann, The Practices of Painting in Japan, 1475–1500, Stanford, Stanford University Press, 2000, ISBN 978-0804734462.
- (EN) Hannah Sigur, Influence of Japanese Art on Design, Salt Lake City, Gibbs Smith, 2008.
- (EN) S. Tajima, Masterpieces of Motonobu, Tōkyō, 1904.
- (JA) Nobuo Tsuji, Sengoku jidai Kanō-ha no kenkyū : Kanō Motonobu o chūshin to shite, Tokyo, Yoshikawa Kōbunkan, 1994.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kanō Motonobu
Collegamenti esterni
modifica- Motonobu, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Laurence Binyon, MOTONOBU Kanō, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- (EN) Kanō Motonobu, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Kanō Motonobu, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Kano Motonobu, su philamuseum.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52873141 · ISNI (EN) 0000 0000 8131 911X · CERL cnp01125589 · Europeana agent/base/48629 · ULAN (EN) 500121002 · LCCN (EN) nr89015287 · GND (DE) 133274241 · J9U (EN, HE) 987007290933305171 · NDL (EN, JA) 00270258 |
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