La kuzelite (simbolo IMA: Kuz[6]) è un minerale molto raro del supergruppo dell'idrotalcite e del gruppo dell'idrocalumite appartenente alla classe degli "ossidi e idrossidi" con composizione chimica Ca4Al2(SO4)(OH)12 • 6(H2O)[2] ed è quindi chimicamente un idrossido di calcio e alluminio idrato con ulteriori ioni solfato.

Kuzelite
Classificazione Strunz (ed. 10)4.FL.15[1]
Formula chimicaCa4Al2(SO4)(OH)12 • 6(H2O)[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotrigonale[1]
Parametri di cellaa = 5,76 Å, c = 53,66 Å, Z = 3[3]
Gruppo puntuale3 oppure 3[2]
Gruppo spazialeR3 (nº 148)[3]
Proprietà fisiche
Densità misurata1,99[2] g/cm³
Densità calcolata2,014[2] g/cm³
Durezza (Mohs)1 - 2[2]
Sfaldaturaperfetta lungo {0001}[1]
Colorebianco[4]
Lucentezzavitrea[4]
Opacitàtrasparente[4]
Strisciobianco[5]
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Etimologia e storia

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La kuzelite è stata trovata per la prima volta nel 1996 sullo Zeilberg vicino a Maroldsweisach, nel distretto della Bassa Franconia. Il minerale è stato descritto scientificamente da Herbert Pöllmann, Thomas Witzke e H. Kohler, e che hanno dedicato a Hans-Jürgen Kuzel (1932-1997), mineralogista e docente universitario presso l'Istituto Mineralogico di Erlangen e che produsse per la prima volta il composto chimico della kuzelite sinteticamente.[7].

La descrizione completa del minerale e il nome sono stati sottoposti alla revisione dell'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) (numero di iscrizione IMA: 1996-053), che ha riconosciuto il minerale come specie minerale a sé nello stesso anno.

L'olotipo del minerale è conservato nella collezione mineralogica dell'Università "Martin Lutero" di Halle-Wittenberg in Sassonia-Anhalt (Germania), con il numero di catalogo 001 HSUL.[8]

Classificazione

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La nona edizione della sistematica minerale di Strunz, aggiornata fino al 2009 dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA),[9] elenca la kuzelite nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e da lì nella sottoclasse "4.F Idrossidi (senza V od U)"; questa è ulteriormente suddivisa in base all'eventuale presenza di acqua cristallina (H2O) e alla struttura cristallina, in modo che il minerale venga classificato in base alla sua composizione e struttura nella suddivisione "4.FL Idrossidi con H2O ± (OH); strati di ottaedri che condividono uno spigolo", dove è l'unico membro del gruppo senza nome 4.FL.15.[10]

Nell'edizione successiva alla nona, chiamata anche Classificazione Strunz-Mindat poiché continuata nel database "mindat.org", la kuzelite conserva la stessa classificazione che aveva nella precedente edizione.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß, la kuzelite è elencata nella classe degli "ossidi" e da lì nella sottoclasse degli "idrossidi e idrati ossidici (ossidi contenenti acqua con struttura stratificata)" dove forma il gruppo nº IV/F.10 insieme all'idrocalumite.[11]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la kuzelite nella classe degli "ossidi e idrossidi" e lì nella sottoclasse degli "idrossidi e ossidi contenenti ossidrili". Qui è l'unico membro del gruppo senza nome 06.04.12 all'interno della suddivisione "idrossidi e ossidi contenenti ossidrili con vari cationi".[5]

Chimica

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La microanalisi a fascio di elettroni e l'analisi chimica umida hanno portato a un contenuto medio del 34,5% in peso di ossido di calcio (CaO), del 19,6% in peso di ossido di alluminio (Al2O3), del 12,9% in peso di anidride solforica (SO3) e del 33,45% in peso di acqua (H2O), che corrisponde alla formula empirica Ca3,83Al2,40(OH)12,86(SO4) • 6(H2O) con una proporzione di una molecola SO4.[12]

Abito cristallino

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La kuzelite cristallizza nel sistema trigonale nel gruppo spaziale R3 (gruppo nº 148) con i parametri del reticolo a = 5,76 Å e c = 53,66 Å così come 3 unità di formula per cella unitaria.[3]

Origine e giacitura

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La kuzelite si forma in rari casi in xenoliti carboniosi in basalto a oltre 100 °C per conversione di ettringite. A seconda del luogo di ritrovamento, la kuzelite si trova associata con vari minerali, come ettringite, afwillite, apofillite, calcite, gesso, idrocalumite, natrolite, gyrolite, portlandite e tobermorite.[2]

A livello mondiale sono stati documentati pochi siti per la kuzelite, quasi tutti in Germania e uno in Spagna. Oltre alla sua località tipo, Zeilberg in Baviera, si tratta della "cava di Caspar" e del "Seekante" (termine per la parte orientale di una colata lavica) sull'Ettringer Bellerberg vicino a Ettringen (sull'Eifel) e della cava sul Rothenberg vicino a Bell in Renania-Palatinato. Per quanto riguarda la Spagna, è documentato il sito a Mirador de la Centinela sull'isola di Tenerife.[13][14]

Forma in cui si presenta in natura

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La kuzelite sviluppa cristalli tabulari molto piccoli fino a circa 2 mm di dimensione con un habitus esagonale o romboedrico e una lucentezza simile al vetro sulle superfici.[2] Nella sua forma pura, la kuzelite è incolore e trasparente. Tuttavia, a causa della rifrazione multipla della luce dovuta a difetti di costruzione del reticolo o alla formazione policristallina, può anche apparire bianca e assumere un colore giallo pallido a causa di miscele estranee, per cui la trasparenza diminuisce di conseguenza. Il colore del suo striscio, invece, è sempre bianco.[5]

  1. ^ a b c d (EN) Kuzelite, su mindat.org. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  2. ^ a b c d e f g h (EN) Kuzelite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  3. ^ a b c Strunz&Nickel p. 244
  4. ^ a b c (EN) Kuzelite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  5. ^ a b c (DE) Kuzelite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  7. ^ (EN) Robert F. Martin e William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: first update (PDF), in The Canadian Mineralogist,, vol. 37, 1999, pp. 1045-1078. URL consultato il 18 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ (DE) Typmineral-Katalog der Universität Hamburg – Kuzelit, su typmineral.uni-hamburg.de. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  9. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 18 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (DE) Strunz 9 Classification - 4 Oxide, Hydroxide (Oxide, Hydroxide, V[5,6]-Vanadate, Arsenite, Antimonite, Bismutite, Sulfite, Selenite, Tellurite, Iodate), su mineralienatlas.de. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  11. ^ (DE) Lapis Classification - IV OXIDE, su mineralienatlas.de. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  12. ^ (EN) John Leslie Jambor, Nikolai N. Pertsev e Andrew C. Roberts, New Mineral Names (PDF), in American Mineralogist, vol. 83, 1998, pp. 907–910. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  13. ^ (DE) Kuzelite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  14. ^ (EN) Localities for Kuzelite, su mindat.org. URL consultato il 18 ottobre 2024.

Bibliografia

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  • (EN) Hugo Strunz e Ernest Henry Nickel, Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System, 9ª ed., Stoccarda, E. Schweizerbart’sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller), 2001, ISBN 3-510-65188-X.

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