Kyranna di Salonicco
Kyranna di Salonicco (Salonicco, 1731 – Salonicco, 28 febbraio 1751) è venerata dalla Chiesa ortodossa come santa.
Santa Kyranna di Salonnico | |
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Icona di santa Kyranna del XIX secolo presente nella cattedrale di Santa Parasceva a Lagadin | |
Vergine e martire | |
Nascita | 1731 a Salonicco |
Morte | 28 febbraio 1751 a Salonicco |
Venerata da | Chiesa ortodossa |
Santuario principale | Chiesa di santa Kyranna, Ossa |
Ricorrenza | 28 febbraio |
Originaria di Ossa, villaggio di Vissoka vicino a Salonicco, fu ritenuta martirizzata dagli Ottomani. La sua memoria liturgica ricorre il 28 febbraio.[1]
Agiografia
modificaKyranna era originaria della località di Visoka (ora Ossa), nella regione di Salonicco, ed era rinomata per la sua pietà e la sua bellezza.[2]
Un giannizzero ottomano, sovrintendente di polizia ed esattore delle tasse, un giorno si innamorò follemente di lei e cercò di conquistarla.[2] Poiché lei rimaneva imperturbabile alle sue avances, la portò con la forza davanti a un giudice di Salonicco al quale affermò con la partecipazione di due falsi testimoni[1] che avesse accettato la sua proposta di matrimonio e di aver promesso di convertirsi all'Islam prima di ritrattare. Kyranna replicò alle accuse affermando «Sono una cristiana e non ho marito all'infuori di Cristo, al quale offro la mia verginità in dote. È Lui che amo e sono pronta a versare il mio sangue per Lui!».
Fu quindi imprigionata e il giannizzero ottenne dal bey della guarnigione di Salonicco il permesso di recarsi alla prigione quando lo desiderava. Vi andò diverse volte con altri giannizzeri per picchiarla e torturarla.[2] Quando se ne andavano, il carceriere la teneva sospesa per le ascelle e la picchiava con verghe, nonostante le grida e le rimostranze delle altre detenute nella cella.[3] Dopo sette giorni di torture, il carceriere la attaccò in un impeto di rabbia e finì per ucciderla con una picca.
Intorno alle 4 o alle 5 del mattino, una luce soprannaturale apparve sui resti della donna e un odore miracoloso si sparse per tutta la prigione.[2] Le detenute cristiane che erano nella cella si misero a pregare. Il carceriere tremò di paura per questo fenomeno e, successivamente, gli Ottomani concessero ai cristiani il permesso di prendere il suo corpo e seppellirlo.
Successivamente, tutte le tracce del luogo della sua sepoltura andarono perdute e i documenti scritti menzionavano solo il fatto che si trovava fuori Salonicco. Nel 2011, alcuni dei suoi resti furono rinvenuti sotto le lastre del pavimento in una chiesa di Ossa.[4]
Culto
modificaÈ stata canonizzata dalla Chiesa ortodossa come santa.[5]
Nel 1868, fu costruita sul sito della sua casa natale a Visoka la Chiesa di santa Kyranna.[6]
Note
modifica- ^ a b Le 28 février, mémoire de Sainte KYRANNA, qui accomplit son Martyre dans les tourments, en 1751
- ^ a b c d (EN) PEMPTOUSIA, su PEMPTOUSIA. URL consultato il 20 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2014)..
- ^ SAINTE KYRANNA Martyre (+1751)
- ^ The Recent Discovery of the Relics of Saint Kyranna the New Martyr of Ossa
- ^ Peros Kaos Kamestigiston Maksyarkhen
- ^ Βίος Αγ.Κυράννας
Bibliografia
modifica- Ieromonaco Macario di Simonospetrale, Sinassario, vita dei santi della Chiesa ortodossa, Salonicco, edizioni To perivoli tis Panaghias, 1996.