Latino di Camillo Orsini

condottiero e teorico militare italiano

Latino Orsini (Roma, 1517 circa[1]1584[1]) è stato un condottiero e teorico militare italiano.

Latino Orsini
NascitaRoma, 1517 circa
Morte1584
Dati militari
GuerreGuerra di Cipro
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Biografia

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Nativo di Roma, Latino Orsini era figlio di Camillo, uno dei più celebrati condottieri del Cinquecento. Anche Latino intraprese la carriera militare: diresse le fortificazioni di terra progettate dal padre per Castel Sant'Angelo e costruì parte delle mura di Civitavecchia. In occasione della guerra di Cipro, fu nominato dai Veneziani governatore di Candia (l'attuale isola di Creta), dove visse per più di dieci anni. Fu anche ambasciatore di Gregorio XIII (1502-1585, papa dal 1572) presso il Senato della Repubblica di Venezia. Una delle sue invenzioni militari, i cavalletti per proteggere la fanteria dagli attacchi della cavalleria, sarà pubblicata da Vespasiano Romani nel Trattato e modo di difendere la fanteria dalla cavalleria, et discorso sopra la fortificazione delle fosse (Napoli, 1597). Il Trattato del Radio Latino[2], composto per divulgare le operazioni dello strumento da lui inventato, sarà pubblicato postumo a Roma nel 1583 e 1586 con il commento di Egnazio Danti (1536-1586).

Discendenza

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Lucrezia Salviati (1571)

Latino Orsini sposò Lucrezia, una figlia naturale del cardinale Bernardo Salviati ed ebbero due figli:

Costoro, nel 1596, acquistarono dal duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga due estese proprietà terriere in San Martino Gusnago, nel mantovano.[3]

  1. ^ a b CERL http://thesaurus.cerl.org/cgi-bin/record.pl?rid=cnp01238011
  2. ^ Latino Orsini, Trattato del radio latino[collegamento interrotto], 8ª ed., Roma, Marc'Antonio Moretti, & Iacomo Brianzi, 1586, p. 112.
  3. ^ Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichiari, 2002.

Bibliografia

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  • Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichiari, 2002. OCLC 50300620

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Museo Galileo, su catalogo.museogalileo.it. URL consultato il 4 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2016).
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