Le pettegole
Le pettegole (Les Causeuses o Les Bavardes), anche nota con il titolo La confidenza (La Confidence), è una scultura dell'artista francese Camille Claudel, scolpita nell'onice e nel bronzo nel 1897. Rappresenta quattro donne nude, sedute, delle quali una confida una cosa alle altre tre che si chinano verso di lei per ascoltarla.
Le pettegole | |
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La versione del museo Rodin | |
Autore | Camille Claudel |
Data | 1897 |
Materiale | onice e bronzo |
Dimensioni | 45×42,2×39 cm |
Ubicazione | Museo Rodin, Parigi |
Creata inizialmente nel gesso tra il 1893 e il 1895, questa scultura venne esposta al Salone, dove suscitò un grande interesse. In seguito ne vennero realizzate varie versioni, tra le quali quella della collezione Peytel in onice e bronzo del 1897, esposta al museo Rodin di Parigi, e quella del museo Camille Claudel.[1]
Il gruppo è riconosciuto come uno dei capolavori di Camille Claudel, dove lei manifesta la sua creatività e la sua estetica proprie, che riflettono la sua vita.
Storia e descrizione
modificaNegli anni 1890, dopo molte grandi opere come Vertumno e Pomona e L'età matura, la scultrice Camille Claudel cominciò a lavorare a una serie di opere di piccole dimensioni, che lei definiva dei "bozzetti dal vero".[1] L'idea di scolpire questo gruppo di donne sarebbe venuta da un viaggio in treno, dove lei avrebbe osservato un gruppo di donne che parlavano tra di loro.[1][2][3]
Ella concepì questo gruppo scultoreo nel 1893 e ne parlò in una lettera a suo fratello, inviata assieme a un bozzetto, intitolato La confidenza.[2][3][4] Ne elaborò una prima versione, in gesso, raffigurando il gruppo sotto un paravento, e la espose al Salone di Parigi nel 1895 con il titolo Étude sur nature ("Studio sul vero").[2]
Quest'opera ebbe successo al Salone. Il critico Gustave Geffroy descrisse con ammirazione questa "apparizione della verità, intima, poesia della vecchiaia e dell'ombra [...], una meraviglia dell'intelligenza, del sentimento umano, attraverso i poveri corpi riuniti, le teste ravvicinate, il segreto che si elabora, e [...] attraverso l'ombra dell'angolo, il mistero del chiaroscuro creato intorno colei che parla e le ascoltatrici, una prova che una forza dell'arte si trova lì, pronta a creare degli insiemi".[3]
Mathias Morhardt lo definì un "capolavoro prodigioso": "[...] quattro donne sedute sedute l'una di fronte all'altra nello scompartimento stretto di un vagone ferroviario e che sembrano confidarsi chissà quale segreto prezioso. [...] Non credo di sbagliarmi dicendo che non esiste quasi nessuna opera moderna che abbia l'importanza delle Pettegole."[4]
Questo successo permise a Claudel di realizzare varie versioni di questo gruppo, rappresentato con o senza il paravento, e realizzate in giada, in marmo o in bronzo.[3] Nel 1897 realizzò per il collezionista Joanny Peytel il "celebre" esemplare in onice e bronzo, conservato al museo Rodin.[2][3]
Galleria d'immagini
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Il gesso originale conservato a Ginevra.
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Una versione in marmo conservata a Città del Messico.
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Una versione in bronzo conservata a Roubaix.
Note
modifica- ^ a b c (FR) Les Causeuses | Musée Camille Claudel, su www.museecamilleclaudel.fr. URL consultato il 12 novembre 2023.
- ^ a b c d (FR) Les Causeuses ou Les Bavardes | Musée Rodin, su www.musee-rodin.fr. URL consultato il 12 novembre 2023.
- ^ a b c d e (FR) Camille CLAUDEL, Les Causeuses ou Les Bavardes ou La Confidence, su Roubaix La Piscine, 2 giugno 2015. URL consultato il 12 novembre 2023.
- ^ a b (FR) « Camille Claudel : entre naturalisme, japonisme et symbolisme », in Marie Bagi, L'art au féminin, vol. I, Editions Le Manuscrit, 2019.
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