Leamon Ray Hunt
Leamon Ray Hunt (Gibbs Twp, 7 ottobre 1927 – Roma, 15 febbraio 1984) è stato un ufficiale e diplomatico statunitense, ambasciatore e già direttore della Multinational Force and Observers (MFO) e responsabile logistico della Forza multinazionale del Sinai (Sinai Multinational Force and Observer Group).
Leamon Ray Hunt | |
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Nascita | Gibbs Twp, 7 ottobre 1927 |
Morte | Roma, 15 febbraio 1984 |
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Hunt lavorò in diverse sedi diplomatiche nella sua carriera: operò come vice capo missione per l'ambasciata degli Stati Uniti in Libano[1] e di vice assistente segretario di Stato per le Operazioni[2] prima della sua nomina come primo direttore generale della MFO avvenuta nel luglio 1981[3]: in questa veste nominò il tenente generale norvegese Fredrik V. Bull-Hansen come primo comandante della forza della MFO. Hunt stabilì una sede provvisoria ad Alexandria (Virginia) e cominciò a progettare l'infrastruttura per il gruppo nel Sinai; si premurò inoltre di stabilire le strutture gerarchiche e logistiche dell'organizzazione[4].
Fu assassinato da un gruppo di militanti dell'ala militarista delle Brigate Rosse, le BR-PCC (Partito comunista combattente) durante gli anni di piombo[5]. È stato il primo funzionario statunitense ad essere ucciso dai terroristi in Italia ed il settimo diplomatico a perire di morte violenta nello Stivale dal 1976[6].
Il 15 febbraio 1984, alle 18:45 mentre stava rientrando a casa, si fermò al cancello di ingresso. Mentre stava aspettando l'apertura del cancello, tre uomini armati uscirono da una Fiat 128 dall'altra parte della strada e aprirono il fuoco con armi automatiche sull'Alfa Romeo blindata di Hunt. Nessuno dei colpi superò la corazzatura della macchina, ma un uomo armato saltò sul cofano posteriore e fece fuoco sul bordo superiore del lunotto. Uno dei proiettili .32 ACP (7.65 mm Browning) attraversò la guarnizione in gomma e metallo e colpì Hunt alla testa. Trasportato in ospedale, morì un'ora dopo.
Note
modifica- ^ Associated Press (27 luglio 1976), "300 Evacuees Leave Safely", The Lakeland Ledger, pag. 4, ultima visita: 1 maggio 2013
- ^ https://www.fordlibrarymuseum.gov/library/document/0248/whpr19741117-006.pdf
- ^ Associated Press (18 luglio 1981), "American to lead new force in Sinai", Wilmington Morning Star, pag. 5, ultima visita: 1 maggio 2013
- ^ Copia archiviata, su mfo.org. URL consultato il 1º maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2013).
- ^ http://www.reagan.utexas.edu/archives/speeches/1984/22184a.htm Archiviato il 21 febbraio 2014 in Internet Archive. tratto dai Public Papers of the Presidents, Ronald Reagan, 1982
- ^ Associated Press (16 febbraio 1984), "Red Brigade claims assassination of Hunt", Kentucky New Era, pag. 5, ultima visita: 1 maggio 2013
Bibliografia
modifica- Vincenzo Tessandori, Qui Brigate rosse: il racconto, le voci, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2009, ISBN 88-6073-310-3.
- Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate rosse. Gli episodi e le azioni della più nota organizzazione armata dagli «anni di piombo» fino ai giorni nostri, Roma, Newton Compton Editori, 2012, ISBN 88-541-3756-1.
Collegamenti esterni
modifica- Ray Hunt Leamon (1927 - 1984), su Servizio Archivistico Nazionale, http://san.beniculturali.it/web/san/home;jsessionid=6E5C9FA357BEC946491CB2C96368EDC2.sanapp01_portal. URL consultato il 18 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).