Lipophrys trigloides
La bavosa capone (Lipophrys trigloides) è un pesce di mare della famiglia Blenniidae.
Bavosa capone | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Blennioidei |
Famiglia | Blenniidae |
Genere | Paralipophrys |
Specie | P.trigloides |
Nomenclatura binomiale | |
Paralipophrys trigloides Valenciennes, 1836 | |
Sinonimi | |
Blennius trigloides, Lipophrys trigloides |
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è comune nel mar Mediterraneo e sulle coste italiane. È diffusa anche nell'Oceano Atlantico orientale tra il golfo di Guascogna e le isole Canarie. Manca nel mar Nero.
È un pesce strettamente costiero e non scende mai a più di 1 m di profondità; vive tra gli scogli e le alghe, spesso nella zona di marea.
Descrizione
modificaQuesta specie è del tutto priva di tentacoli sopraorbitari ma ha un tentacolo nasale sfrangiato in vari filamenti. La fronte è particolarmente ripida, la testa molto grande e gli occhi sporgenti le danno un'aria molto particolare ed inconfondibile, con un profilo non dissimile a quello di una gallinella.
La livrea è variabile, su fondo brunastro pallido marmorizzato e striato di scuro. In estate i riproduttori hanno un orlo rosso vivo alla pinna anale. Spesso la livrea è piuttosto simile a quella degli esemplari di bavosa galletto viventi nello stesso ambiente, riconoscibili a colpo d'occhio per la diversa forma della testa.
La taglia raggiunge i 10 cm.
Riproduzione
modificaAvviene in primavera. Le larve hanno pinne pettorali giallo vivo con fitti puntini neri; fanno vita pelagica.
Alimentazione
modificaCarnivora basata su Crostacei.
Biologia
modificaMolto sospettosa, si rifugia in una cavità non appena disturbata. Come la bavosa galletto questa specie esce frequentemente dall'acqua nelle notti estive, può restarvi senza danni fino a 10 ore.
Bibliografia
modifica- Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, 2004ª ed., Milano, Il Castello, 2004, ISBN 88-8039-395-2.
- Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paralipophrys trigloides
- Wikispecies contiene informazioni su Paralipophrys trigloides
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Paralipophrys trigloides, su FishBase. URL consultato il 20/11/2008.