Locomotiva FS 159
Le locomotive FS 159 sono state un gruppo di locomotive a vapore per il servizio di linea delle Ferrovie dello Stato (FS).
Locomotiva FS 159 ex RA 991-993 | |
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Locomotiva a vapore | |
Anni di costruzione | 1871 |
Anni di esercizio | 1871-1910 |
Quantità prodotta | 3 |
Costruttore | Sigl |
Dimensioni | lunghezza: 14885 mm |
Scartamento | 1 435 mm |
Tipo di motore | a vapore saturo |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 60 km/h |
Rodiggio | 1B |
Diametro ruote motrici | 1 515 mm |
Portanti posteriori | 1 195 mm |
Distribuzione | Distribuzione Stephenson |
Numero di cilindri | 2 interni |
Diametro dei cilindri | 400 mm |
Corsa dei cilindri | 632 mm |
Pressione in caldaia | 8,5 kgf/cm² |
Potenza massima | 360 CV |
Furono costruite nel 1871 in quattro unità per la società ferroviaria della Valle di Vág, che eserciva una linea che da Bratislava dirigeva verso il nord-est. Successivamente alla costruzione la società, per ragioni non note, non perfezionò il contratto d'acquisto. La Sigl, pertanto, le vendette alle Strade Ferrate Romane[1].
A seguito delle Convenzioni ferroviarie del 1885 il parco delle Strade Ferrate Romane confluì in quello della Rete Adriatica[2], che immatricolò tutte e quattro le macchine pervenutele come RA 991-994[1].
Tre di esse, le ex RA 991-993, numeri di fabbrica 1225, 1238 e 1239[3], nel 1906 passarono alle Ferrovie dello Stato, che le inserirono nel proprio gruppo 159 con la numerazione da 1591 a 1593[1][4][5].
Nel 1906 erano assegnate tutte e tre al deposito locomotive di Benevento[3], ma nel dicembre di quell'anno la 1593 era già stata radiata mentre le altre due erano in officina in attesa di riparazione (fatto che, secondo una prassi consolidata, avrebbe potuto essere l'anticamera della radiazione)[3].
La 1591 fu radiata e destinata alla demolizione nel secondo semestre del 1907[3]. Nel dicembre 1907 la 1592 era ancora assegnata a Benevento e vi rimase fino al primo semestre del 1910 quando anch'essa fu radiata e demolita[3].
La loro concezione superata e le loro modeste prestazioni (a 45 km/h sviluppavano una potenza di 360 CV, mentre lo sforzo di trazione erogato alla velocità di 40 km/h era di 2 850 kg[3]), come per molte altre macchine di costruzione ottocentesca di pari rodiggio, fecero sì che, nell'ambito del vasto programma di ammodernamento del parco trazione intrapreso dalle FS subito dopo la loro costituzione[6], esse rientrassero tra le macchine giudicate non più idonee alle esigenze dell'esercizio[7][8].
Note
modifica- ^ a b c Kalla-Bishop, p. 13.
- ^ Briano 1977a, pp. 130-134.
- ^ a b c d e f Riccardi et al., p. 41
- ^ Cornolò, p. 43
- ^ Riccardi et al., p. 16, 41.
- ^ Secondo quanto statuito dai capitolati tecnici annessi alle Convenzioni, la vita utile di una locomotiva a vapore era di trent'anni.
- ^ Nel 1906 esistevano, tra le locomotive con tender separato, 21 unità di rodiggio 1A1 (gruppi 100, 102 e 103, costruite fra il 1857 e il 1867), 47 di rodiggio B1 (gruppi 110, 111, 112, 113 e 116, costruite fra il 1853 e il 1869), 469 di rodiggio 1B (gruppi 117, 118, 119, 120, 136, 139, 140, 150, 155, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 167, 170, 180, 181, 182 e 183, costruite fra il 1854 e il 1889) e 1 257 di rodiggio C (gruppi 185, 190, 200, 206, 215, 255, 260, 265, 268, 269, 270, 290, 310, 320, 380, 390, 391, 394, 395, 396 e 397, costruite fra il 1857 e il 1913 [consegne in corso completate dopo quella data]); e, tra le locomotive-tender, 11 unità di rodiggio B (gruppi 800 e 801, costruite fra il 1853 e il 1884), 9 unità di rodiggio B1 (gruppi 802 e 803, costruite fra il 1878 e il 1885), 54 unità di rodiggio 1B (gruppi 804, 805 e 810, costruite fra il 1883 e il 1888) e 287 di rodiggio C (gruppi 812, 813, 815, 816, 817, 821, 825, 827, 828, 829, 830, 848, 849, 850, 851, 870, 885, 898 e 899, costruite fra il 1853 e il 1922 [consegne in corso completate dopo quella data]). Nel 1915 i gruppi con tender separato di rodiggo 1A1 e B1 erano scomparsi del tutto, mentre di quelli con rodiggio C costruiti prima del 1906 erano rimasti solo i gruppi 120, 140, 155, 164, 170, 185, 190, 200, 206, 215, 255, 260, 265, 268, 269, 270, 290, 310, 320, 380 e 391. Dei gruppi di locomotive-tender erano quasi scomparsi quelli di rodiggio B e B1 (persistevano solo 8 unità del gruppo 801 e 5 del gruppo 803), resistevano i gruppi di rodiggio 1B (ma era scomparso il gruppo 810), ed erano in via di eliminazione le unità di rodiggio C costruite prima del 1885. Cf Briano 1977b, pp. 108, 136-138.
- ^ Cornolò, p. 41.
Bibliografia
modifica- Atti della Commissione parlamentare per l'esame dell'ordinamento e del funzionamento delle Ferrovie dello Stato istituita dalla legge 23 luglio 1914, n. 742, volume II, Roma, Tipografia nazionale Bertero, 1917.
- Italo Briano, Storia delle ferrovie in Italia, volume 1. Le vicende, Milano, Cavallotti, 1977.
- Italo Briano, Storia delle ferrovie in Italia, volume 2.: La tecnica 1, Milano, Cavallotti, 1977.
- Giovanni Cornolò, Locomotive a vapore FS, 2ª ed., Parma, Albertelli, 1998, ISBN 0-905878-03-5.
- (EN) Peter Michael Kalla-Bishop, Italian State Railways steam locomotives, Abingdon, R. Tourret, 1986, ISBN 0-905878-03-5.
- Aldo Riccardi, Marco Sartori e Marcello Grillo, Locomotive a vapore in Italia. Ferrovie dello Stato. 1905-1906, Firenze, Pegaso, 2013, ISBN 978-88-95248-40-0.