Locomotiva prussiana G 4.1
Le locomotive prussiana G 4.1 erano locomotive a vapore con tender a vapore saturo, di rodiggio 0-3-0, a semplice espansione, per treni merci delle ferrovie della Prussia.
Prussiana G 4.1 | |
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Locomotiva a vapore | |
Anni di progettazione | 1895 |
Anni di costruzione | 1884 - 1901 |
Anni di esercizio | 1885 - 1930 |
Quantità prodotta | 165 |
Dimensioni | 15.375 x ? x ? |
Passo dei carrelli | 3.400 (passo rigido) |
Massa in servizio | 40,4 |
Massa aderente | 40,4 |
Tipo di motore | a vapore |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 45 km/h |
Rodiggio | 0-3-0 |
Diametro ruote motrici | 1.340 mm |
Distribuzione | Allan |
Tipo di trasmissione | bielle |
Numero di cilindri | 2 |
Diametro dei cilindri | 450 mm |
Corsa dei cilindri | 630 mm |
Superficie griglia | 1,53 m² |
Superficie riscaldamento | 116,0 m² |
Pressione in caldaia | 12 |
Potenza continuativa | 330 kW |
Dati tratti da:
Mascherpa,IF 1,2,11, pp. varie |
Storia
modificaIn seguito alla sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale molte locomotive furono destinate a risarcimento danni bellici. All'Italia dopo il 1919, ne giunsero quattro unità che vennero immatricolate come FS 272.001-004[1]. Nel 1923 la Deutsche Reichsbahn incorporò 92 locomotive come DR 53 7601-7692. Già nel 1925 però ne erano rimaste in carico solo le 53 7601-7617. Anche queste tuttavia furono accantonate entro il 1930. La ferrovia Lubecca-Büchen (LBE) aveva acquisito due locomotive costruite nel 1892 e 1893 classificandole però diversamente come G 3; anche queste vennero accantonate entro il 1923.
Caratteristiche
modificaLe locomotive erano costruite sullo stesso progetto delle G 3 a cui erano state apportate alcune modifiche di irrobustimento del telaio e della caldaia a vapore saturo, con pressione di esercizio aumentata a 12 bar. Il motore era a 2 cilindri a semplice espansione con distribuzione interna al telaio tipo Allan. Uguali alle G 3 erano sia il forno con superficie di griglia di 1,53 m² che la superficie tubiera, di 116 m². Il carro della macchina poggiava su tre assi accoppiati da una biella. Il moto veniva trasmesso mediante biella motrice sull'asse centrale dal quale, tramite una biella di accoppiamento, la coppia motrice veniva applicata a tutti gli assi; il rodiggio era "dissimmetrico" in quanto il primo asse distava 2.000 mm dal secondo che, a sua volta, era distanziato di 1.400 mm. Per migliorare l'inscrizione in curva e ridurre l'effetto del passo rigido della locomotiva questa aveva il bordino dell'asse centrale di spessore ridotto rispetto agli altri due. La velocità massima raggiungibile era di 45 km/h. Tutte le locomotive erano equipaggiate con il tender prussiano a tre assi, 3 T 10.5[2].
Note
modifica- ^ Cornolò, p. 127.
- ^ Mascherpa, IF 11, p. 600.
Bibliografia
modifica- Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel Ferrovie, (IF 1) (gennaio 1977) n. 200, pp. 15-25.
- Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel Ferrovie, (IF 11) (novembre 1976) n. 198, pp. 592-601.
- Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel Ferrovie, (IF 2) (febbraio 1977) n. 201, pp. 93-96.
- Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2009. ISBN 978-88-87372-74-8
- (DE) Horst Troche, Preußischen Normal-Güterzuglokomotiven der Gattungen G 3 und G 4 (Reichsbahn-Baureihe 53), Freiburg, EK-Verlag, 1992.ISBN 3-88255-873-3
- (DE) Wagner, Bäzold, Zschech, Lüderitz, Lokomotiven preußischer Eisenbahnen -Güterzuglokomotiven- (Eisenbahn-Fahrzeug-Archiv 2.3.3), Düsseldorf, Alba Verlag, 1990.ISBN 3-87094-134-0
- (DE) rlag|Fürste Herbert Rauter, Manfred Weisbrod, Preußen-Report Band Nr. 5, Hermann-Merker-Venfeldbruck, 1992.ISBN 3-922404-22-7
- (EN) Peter M. Kalla-Bishop, Italian State Railways Steam Locomotives, Abingdon, Tourret Publishing, 1986.ISBN 0-905878-03-5