London Symphony Chorus
Il London Symphony Chorus (abbreviato in LSC) è un grande coro sinfonico per concerto con sede a Londra, Regno Unito, composto da oltre 150 cantanti dilettanti ed è uno dei più importanti cori sinfonici del Regno Unito.[1] È stato costituito nel 1966 come il Coro LSO per completare il lavoro della London Symphony Orchestra (LSO). Il LSC è oggi un'organizzazione indipendente autonoma gestita da un consiglio di nove rappresentanti eletti. Continua a mantenere una stretta collaborazione con la London Symphony Orchestra, ma partecipa anche a progetti con altre orchestre e organizzazioni sia nel Regno Unito che all'estero.[2] Il LSC si esibisce principalmente con la London Symphony Orchestra al Barbican Centre di Londra, così come appaiono in altre sale da concerto di tutto il Regno Unito e d'Europa e regolarmente presso la David Geffen Hall (ex Avery Fisher Hall), New York.
London Symphony Chorus | |
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Il LSC e la LSO nella Barbican Concert Hall, 2007 | |
Paese d'origine | Regno Unito (Londra) |
Genere | Musica classica |
Periodo di attività musicale | 1966 – in attività |
Etichetta | |
Sito ufficiale | |
Repertorio
modificaIl repertorio centrale del coro è costituito dai principali lavori orchestrali per coro del XIX e XX secolo.[3] Il coro ha eseguito e registrato opere come Il sogno di Geronte di Elgar, la seconda, terza e ottava sinfonia di Mahler, Daphnis et Chloé di Ravel, lo Stabat Mater di Dvořák, Glagolitic Mass di Janáček, il War Requiem di Britten, la Nona Sinfonia e la Missa Solemnis di Beethoven, La damnation de Faust e il Roméo et Juliette di Berlioz, Gurre-Lieder di Schoenberg, Ein deutsches Requiem di Brahms, lo Stabat Mater di Rossini, Oedipus Rex & Symphony of Psalms di Stravinskij, A Child of Our Time di Tippett e il Requiem di Verdi.[4]
Il coro ha inoltre partecipato a concerti e registrazioni commerciali di opere tra cui Fidelio di Beethoven, Les Troyens e Benvenuto Cellini di Berlioz, Candide di Bernstein, Peter Grimes e Billy Budd di Britten, Rigoletto, Falstaff e Otello di Verdi, Il crepuscolo degli dei di Wagner e Elektra di Richard Strauss.[4]
Incisioni importanti
modificaLa discografia del London Symphony Chorus è composta da oltre 140 registrazioni e molte di queste registrazioni sono frutto della collaborazione con la London Symphony Orchestra. Dal 2000 ll LSC ha preso parte a produzioni della nuova etichetta CD dell'orchestra, LSO Live che lanciò nel 2000 ed è specializzata in registrazioni di esibizioni dal vivo con il pubblico. Tra le opere registrate dal coro sono il Requiem Tedesco di Brahms (LSO, André Previn 2000); Sinfonia n. 8 di Mahler (CBSO, Simon Rattle 2005); il Requiem di Mozart (LSO, Sir Colin Davis, 2008); Britten: War Requiem (LSO, Giandrea Noseda 2012); Grande Messe des morts di Berlioz (LSO, Colin Davis, 2013); e Der Freischütz di Weber (LSO, Sir Colin Davis, 2013).[5] Artisti solisti di rilievo che sono presenti nelle incisioni del LSC includono Ian Bostridge, Simon Keenleyside,[6] Felicity Palmer e Anne Sofie von Otter.
Un certo numero di registrazioni LSC hanno ricevuto premi, tra cui le seguenti:
Anno di registrazione | Titolo | Orchestra/Direttore | Etichetta | Premi |
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1989 | Bernstein: Candide | LSO, Leonard Bernstein (direttore) | Deutsche Grammophon | Grammy Award Miglior Album Classico |
1991 | Britten: War Requiem | LSO, Richard Hickox (direttore) | Chandos Records | Grand Prix du Disque Gramophone Award Best Choral Recording |
1995 | Britten: Peter Grimes | LSO, Richard Hickox (direttore) | Chandos Records | Grammy Award Best Opera Recording[7] |
2000 | Berlioz: Les Troyens | LSO, Colin Davis (direttore) | LSO Live | Grammy Award Best Opera Recording, Best Classical Album[8] |
2004 | Verdi: Falstaff | LSO, Colin Davis (direttore) | LSO Live | Grammy Award Best Opera Recording[9] |
2007 | Britten: Billy Budd | LSO, Daniel Harding (direttore) | Virgin Classics | Grammy Award Best Opera Recording[10] |
2009 | Wagner: Il crepuscolo degli dei | Hallé Orchestra, Mark Elder (direttore) | Hallé | Gramophone Award Best Opera Recording[11] |
Direttori d'orchestra
modificaFin dalla sua creazione il Coro ha lavorato con una serie di importanti maestri del coro, tra cui John Alldis, Arthur Oldham, Richard Hickox e Stephen Westrop.[12] L'attuale direttore Coro è Simon Halsey.[13][14]
Il London Symphony Chorus si è esibito con molti dei più importanti direttori del momento, tra cui Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Leonard Bernstein, Pierre Boulez, Colin Davis,[15] Mark Elder, John Eliot Gardiner, Valery Gergiev, Bernard Haitink, Mariss Jansons, Charles Mackerras, Antonio Pappano, André Previn, Simon Rattle, Mstislav Rostropovich, Georg Solti e Michael Tilson Thomas.[16][17]
Patroni
modificaPassato
modificaPresente
modificaNote
modifica- ^ About the LSC, su lsc.org.uk.
- ^ About us, su official website, London Symphony Chorus, 2009. URL consultato l'11 aprile 2010.
- ^ Past performances, su official website, London Symphony Chorus. URL consultato l'11 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2015).
- ^ a b The London Symphony Chorus - a Discography 1966-2010 compiled by Brian Godfrey (PDF) [collegamento interrotto], su The London Symphony Chorus - a Discography 1966-2010 compiled by Brian Godfrey. URL consultato il 22 agosto 2012.
- ^ Discography, su official website, London Symphony Chorus. URL consultato l'11 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
- ^ Britten: War Requiem, su London Symphony Chorus official website. URL consultato l'8 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
- ^ Discography: Britten: Peter Grimes (LSO, Sir Colin Davis), su LSC website. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
- ^ Discography: Berlioz: Les Troyens (LSO, Sir Colin Davis), su LSC website. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2013).
- ^ Discography: Verdi: Falstaff (LSO, Sir Colin Davis), su LSC website. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2012).
- ^ Discography: Britten: Billy Budd (LSO, Daniel Harding), su LSC website. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2013).
- ^ Gramophone Awards 2010 unveiled, su gramophone.co.uk, Gramophone magazine, 30 settembre 2010. URL consultato il 7 settembre 2013 (archiviato l'8 aprile 2012).
- ^ Chorus Director & Accompanist, su official website, London Symphony Chorus. URL consultato il 20 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2015).
- ^ London Symphony Chorus, su lso.co.uk, London Symphony Orchestra. URL consultato il 15 maggio 2012.
- ^ New Chorus Director, in LSC News, 15 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2012).
- ^ Sir Colin Davis 1927-2013, su lsc.org.uk (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2013).
- ^ Conductors and Presidents, su lsc.org.uk, London Symphony Chorus. URL consultato il 17 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2015).
- ^ Past performances, su lsc.org.uk, London Symphony Chorus. URL consultato il 17 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2015).
- ^ Charities of Princess Diana, su charity.lovetoknow.com, Love to Know. URL consultato il 20 dicembre 2010.
- ^ New Patron for LSC, su lsc.org.uk, London Symphony Chorus, 14 dicembre 2010. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2012).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su London Symphony Chorus
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su lsc.org.uk.
- LSChorus (canale), su YouTube.
- (EN) London Symphony Chorus, su Discogs, Zink Media.
- (EN) London Symphony Chorus, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) London Symphony Chorus, su Billboard.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 153218911 · ISNI (EN) 0000 0001 2196 0578 · LCCN (EN) n81149803 · J9U (EN, HE) 987007270712505171 |
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