Lucio Vagellio
Lucio Vagellio (in latino: Lucius Vagellius; Locri Epizefiri o Vibo, 5 circa – dopo il 47) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.
Lucio Vagellio | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Lucius Vagellius |
Nascita | 5 circa Locri Epizefiri o Vibo |
Morte | dopo il 47 |
Gens | Vagellia |
Consolato | settembre-ottobre 47 (suffetto) |
Biografia
modificaProveniente dalla città bruzzia di Locri o comunque di Vibo[1][2], Vagellio è stato ricostruito come homo novus[2][3], la cui carriera iniziò verosimilmente in epoca tardo-tiberiana[2][3].
Della sua carriera, però, quasi nulla è noto. L'unico incarico noto lo vede però al vertice dello stato romano: Vagellio fu infatti console suffetto al fianco di Gneo Osidio Geta[4][5][6] per i mesi di settembre e ottobre del 47[1][2][7][8], sostituendo Tito Flavio Sabino[2].
La sua residenza è stata identificata in una domus sul colle Celio[9], nel settore nord-est dell'attuale Ospedale Militare del Celio[10][11][12]: la cisterna della domus fu distrutta nel grande incendio del 64[10].
È stato proposto che il poeta Vagellio[13][14], amico di Seneca che ne definisce una poesia come inclitum carmen[15], possa essere lo stesso Vagellio o un suo parente[2][16].
Dopo il suo consolato, Vagellio scompare dalla storia. È stato però ipotizzato che il Vagellio declamatore attaccato da Giovenale possa essere un suo discendente[2] o persino lo stesso Vagellio[13].
Note
modifica- ^ a b G. Camodeca, Novità sui fasti consolari dalle tavolette cerate della Campania, in Epigrafia. Actes Coll. intern. épigr. lat. mém. A. Degrassi, Rome 1991, pp. 45-74, in particolare 76.
- ^ a b c d e f g A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 579-580.
- ^ a b S.J. De Laet, Die Samenstelling van den Romeinschen Senaat gedurende de eerste eeuw van het principaat (28 vóór Chr. - 68 na Chr.), Antwerpen 1941, p. 220 n° 810.
- ^ CIL X, 1401.
- ^ AE 1986, 170.
- ^ AE 1997, 131.
- ^ S. Panciera in Epigrafia e ordine senatorio, I, Roma 1982, pp. 609-612.
- ^ M. Heil, Zu einigen Personen auf stadtrömischen Instrumentum Domesticum, in Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, 119 (1997), pp. 292-296.
- ^ CIL XV, 7555.
- ^ a b A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 579 nota 658.
- ^ A. Carignani, Cent'anni dopo. Antiche scoperte e nuove interpretazioni dagli scavi all'Ospedale militare del Celio, in Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité, 105.2 (1993), pp. 709-746.
- ^ C. Pavolini et alii, La topografia antica della sommità del Celio. Gli scavi nell'Ospedale Militare (1987-1992), in Mitteilungen des deutschen archäologischen Institut. Römische Abteilung, 100 (1993), pp. 443-505.
- ^ a b E. Courtney, Vagellius, in S. Hornblower, A. Spawforth (ed.), The Oxford Classical Dictionary, 3ª ed., Oxford-New York 1996, p. 1576.
- ^ L. Duret, Dans l’ombre des plus grands. II: Poètes et prosateurs mal connus de la latinité d'argent, in Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, II, 32/5, Berlin-New York 1986, pp. 3152-3346, in particolare 3178-3181.
- ^ Seneca, Naturales Quaestiones, VI, 2, 9.
- ^ PIR2 V 7 (Heinrichs).
Bibliografia
modifica- L. da Silva Fernandes, Os Vagellii de Aeminium, in Máthesis, 7 (1998), pp. 261-290, in particolare 275-276.
- A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 579-580.
- PIR2 V 7 (Heinrichs).