Lodovico Berti
Lodovico Berti (Bologna, 21 maggio 1818[1] – Bologna, 16 aprile 1897[1]) è stato un giornalista, politico e avvocato italiano.
Lodovico Berti | |
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Deputato dell'Assemblea costituente della Repubblica Romana | |
Durata mandato | 27 febbraio 1849 – 4 luglio 1849 |
Collegio | Collegio di Bologna |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVII, XVIII |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Destra storica |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | avvocato |
Biografia
modificaProveniente da una famiglia agiata di tendenza liberali, negli anni 1840 fu attivo nell'organizzazione della "trafila", l'organizzazione che aiutava i ricercati politici a emigrare.
Nel 1848 prese parte attiva alle attività della Repubblica romana e fu eletto come deputato alla Costituente. Dopo la caduta della repubblica, espatriò e poté tornare solo nel 1855.
Nel 1859 prese parte attiva nelle vicende che portarono alla caduta dello Stato pontificio a Bologna. Fu eletto la prima volta alla Camera nelle elezioni suppletive del 1863, in sostituzione di Carlo Pepoli.[2]
Eletto più volte alla Camera dei deputati, fu nominato senatore del regno nel 1896, ma morì prima di giurare[1].
Note
modificaBibliografia
modifica- Luigi Lotti, BERTI, Ludovico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967.
Collegamenti esterni
modifica- Lodovico Berti, su storia.camera.it, Camera dei deputati.