Luigi Gabaleone di Salmour d'Andezeno
Luigi Amedeo Gabaleone di Salmour d'Andezeno (Torino, 1765 – 1831) è stato un generale italiano, ufficiale veterano delle guerre napoleoniche, insignito da re Vittorio Emanuele I della Croce di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia e della Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Luigi Amedeo Gabaleone di Salmour d'Andezeno | |
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Nascita | Torino, 1765 |
Morte | 1831 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Armata sarda |
Arma | Fanteria |
Grado | Tenente generale |
Guerre | Guerre napoleoniche |
Campagne | Prima coalizione Campagna d'Italia (1796-1797) Campagna di Lione (1815) |
Battaglie | Battaglia di Grenoble |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da dati tratti da Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821)[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Torino nel 1765, figlio di Casimiro Giuseppe conte di Andezeno.[1] Iniziò la sua carriera militare arruolandosi giovanissimo nell'Armata Sarda.[1] Combatté nel corso della prima coalizione contro la Francia rivoluzionaria.[1] IL 27 settembre 1792, primo scudiere e gentiluomo di camera del Duca di Monferrato e capitano nel Reggimento provinciale di Pinerolo, venne nominato capitano dei granatieri.[2] Nel 1793 servì nel Reggimento Granatieri composto dal IV e V Battaglione; ed ai primi di maggio del 1794 venne impegnato con i reparti di retroguardia a protezione della ritirata dell'esercito dopo l'abbandono del Colle di Tenda.[2] Accerchiato dal nemico, riuscì a rompe lo schieramento avversario ed a rientrare nelle linee piemontesi.[2] Il 23 dicembre 1794 era maggiore nel reggimento granatieri, assegnato allo Stato Maggiore dell'Armata, e il 4 marzo 1796, maggiore di fanteria applicato allo Stato Maggiore Generale dell'Armata Sarda, gli era stato affidato provvisoriamente il comando del I Battaglione Cacciatori.[2] Promosso tenente colonnello nel Reggimento provinciale di Mondovì, il 7 febbraio 1800 fu inviato straordinario del sovrano Carlo Emanuele IV di Savoia.[2] Partito da Firenze nel dicembre 1799 raggiunse a Teschen il generale Aleksandr Vasil'evič Suvorov che sta andando a Pietroburgo.[2] Nel giugno 1800 si trovava distaccato presso la Corte Imperiale russa a Pietroburgo.[2]
Dopo la restaurazione, l'11 luglio 1814 venne nominato colonnello comandante del Reggimento di Monferrato, e il 12 gennaio 1815 venne promosso maggior generale.[1] Dopo il rientro in Francia di Napoleone Bonaparte e l'inizio dei cento giorni, il Regno di Sardegna aderì alla settima coalizione antifrancese. Il 13 giugno 1815, comandante del contingente sardo che occupò la parte della Savoia restituita dai Francesi a fronte dell’offensiva lanciata dei generali Louis Gabriel Suchet e Joseph Marie Dessaix ripiegò sul Piccolo San Bernardo e sul Moncenisio, ed appena ricevuti rinforzi attaccò i francesi che sconfisse il 28 giugno nel combattimento dell'Hôpital, dopo il quale comandò una delle colonne che al comando del generale Vittorio Amedeo Sallier della Torre conquistarono Grenoble.[2] Insignito della Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, il 24 novembre 1815 venne nominato comandante delle truppe di stanza nel Ducato di Savoia, e il 20 maggio 1817 fu nominato comandante militare in Savoia.[3] Il 3 agosto 1820 fu promosso tenente generale,[3] e il 16 marzo 1821 divenne governatore generale e comandante la Divisione militare della Savoia.[4] Insignito della Croce di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia,[5] il 20 agosto 1830 venne nominato Grande della Corona da re Carlo Felice.[3] Si spense nel 1831.[6]
Onorificenze
modificaOnorificenze estere
modificaNote
modificaAnnotazioni
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Fonti
modifica- ^ a b c d e Ilari, Shamà 2008, p. 116.
- ^ a b c d e f g h Lo Faso di Serradifalco 2016, p. 203.
- ^ a b c Lo Faso di Serradifalco 2016, p. 204.
- ^ Memorie della Reale Accademia delle scienze di Torino, 1824, p. 268. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Elenco militare. Anno 1818, 1818, p. 11. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Cibrario 1866, p. 128.
- ^ Calendario di Corte .., 1819, p. 71. URL consultato il 12 marzo 2021.
Bibliografia
modifica- Luigi Cibrario, Notizie genealogiche di famiglie nobili degli antichi stati della monarchia di Savoia, Torino, Tipografia Eredi Botta, 1866.
- Nicola Brancaccio, L'esercito del vecchio Piemonte (1560-1859), Roma, Stabilimento poligrafico per l'amministrazione della guerra, 1922.
- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Alberico Lo Faso di Serradifalco, Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821. Vol.2 (PDF), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2016.