Mōri Hidenari[1] (毛利 秀就?; 19 novembre 159524 febbraio 1651) fu un daimyō giapponese, capo del clan Mōri durante il periodo Edo.

Mōri Hidenari
Daimyō di Chōshū
Stemma
Stemma
In carica1623 –
1651
PredecessoreMōri Terumoto
SuccessoreMōri Tsunahiro
Nascita19 novembre 1595
Morte24 febbraio 1651
DinastiaClan Mōri
PadreMōri Terumoto
MadreSeitaiin
ReligioneShintoismo

Biografia

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Figlio di Mōri Terumoto succedette al padre nel governo delle province di Nagato e Suō e, nel 1601, costruì il castello di Hagi (Nagato) dove risiedette. Nel 1608 ottenne il privilegio di portare il nome Matsudaira e il titolo di Nagato no kami; nello stesso tempo sposò una figlia adottiva dello shōgun Tokugawa Hidetada. Nel 1615 prese parte all'assedio di Osaka schierandosi con lo shogunato[2]. Fu il primo daimyō del dominio di Chōshū.

  1. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Mōri" è il cognome.
  2. ^ (EN) Edmond Papinot, Historical and geographical dictionary of Japan, F. Ungar Pub. Co., 1964, p. 405.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Mori Hidenari, su wiki.samurai-archives.com. URL consultato il 25 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2017).