Manjiroite

minerale

La manjiroite (simbolo IMA: Mji[6]) è un minerale raro del supergruppo dell'hollandite e del gruppo della coronadite[7] appartenente alla classe minerale degli "ossidi e degli idrossidi" con composizione chimica Na(Mn4+7Mn3+)O16.[2]

Manjiroite
Classificazione Strunz (ed. 10)4.DK.05a[1]
Formula chimicaNa(Mn4+7Mn3+)O16[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotetragonale[3]
Classe di simmetriatetragonale-dipiramidale[4]
Parametri di cellaa = 9,916 Å, b = 2,864 Å, Z = 1[5]
Gruppo puntuale4/m[4]
Gruppo spazialeI4/m (nº 87)[4]
Proprietà fisiche
Densità misurata4,29[5] g/cm³
Densità calcolata4,45[5] g/cm³
Durezza (Mohs)3 - 3,5[3] 4[2]
Fratturaconcoidale[4]
Coloregrigio brunastro scuro[3]
Lucentezzaresinosa[3]
Opacitàopaca[5]
Striscionero brunastro[4]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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Il minerale è stato scoperto nel 1967 dai ricercatori giapponesi Matsuo Nambu e Katsutoshi Tanida. L'hanno chiamata così in onore del mineralogista e geologo giapponese Manjiro Watanabe (1891-1980), che è stato professore all'Università del Tōhoku a Sendai, in Giappone.[8]

Classificazione

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La nona edizione della sistematica minerale di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[9] elenca la manjiroite nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e da lì nella sottoclasse "4.D Metallo:Ossigeno = 1:2 e simili"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti e alla struttura cristallina, in modo che il minerale possa essere trovato nella suddivisione "4.DK Con cationi di grande dimensione (± cationi di media dimensione); strutture a tubo", dove insieme ad ankangite, henrymeyerite, hollandite, mannardite, redledgeite, coronadite, priderite e akaganeite forma il sistema nº 4.DK.05.

Tale classificazione viene mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, dove però il vecchio sistema 4.DK.05 è stato organizzato diversamente: la manjiroite qui si trova nel sistema 4.DK.05a, che occupa insieme a coronadite, criptomelano e hollandite.[1]

Anche nella sistematica dei minerali secondo Dana, che viene utilizzata principalmente nei paesi di lingua inglese, la manjiroite è elencata nella classe degli "ossidi e degli idrossidi" e da lì nella sottoclasse degli "ossidi multipli"; questo gruppo è ulteriormente suddiviso e il minerale può essere trovato nel sottogruppo chiamato anche "gruppo del criptomelano" con numero di sistema 07.09.01.[2]

Chimica

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La formula chimica non è del tutto chiara. A causa delle miscele di potassio, il manuale Handbook of Mineralogy della "Mineralogical Society of America" dà la formula (Na,K)(Mn4+, Mn2+)8O16 • n(H2O).[5] Nel fare ciò, seguono in gran parte Nambu e Tanida, che nella loro prima descrizione danno la formula (Na,K)Mn4+8O16 • n(H2O) con n < 2.[8] La Commissione per i Nuovi Minerali, la Nomenclatura e la Classificazione (CNMNC), d'altra parte, nella sua lista dei minarali scrive Na(Mn4+7Mn3+)O16 (a partire da settembre 2014).[10] Non è chiaro se il manganese debba davvero essere nello stato di ossidazione +3. Il Database of Raman Spectroscopy come il'Handbook of Mineralogy, parla dello stato di ossidazione +2.[11] L'analisi chimica dell'Handbook of Mineralogy parla anche di "fino al 4% di acqua cristallina",[5] che è però è ignorata dalla formula CNMNC.

Abito cristallino

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La manjiroite cristallizza nel sistema tetragonale nello gruppo spaziale I4/m (gruppo nº 87) con i parametri del reticolo a = 9,916 Å e c = 2,864 Å così come una unità di formula per cella unitaria.[5]

Origine e giacitura

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La manjiroite si trova spesso in associazione con pirolusite, nsutite, birnessite, criptomelano, goethite e romanèchite.[8]

Essendo un minerale piuttosto raro, la manjiroite è stata rilevata in poche località. La località tipo è la miniera di "Kohare" a Karumai (Prefettura di Iwate, Giappone). Sempre in Giappone il minerale è stato trovato anche a Kuji, nel villaggio di Kunohe (entrambi nella Prefettura di Iwate) e a Kawazu (Shizuoka).[12]

Altri siti includono: Hualfín (Argentina); a Lahnstein nel circondario del Reno-Lahn; a Steinhaus am Semmering, frazione di Spital am Semmering (in Stiria, Austria); nei distretti di Suceava e Caraş-Severin (Romania); negli oblast' di Chelyabinsk e di Sverdlovsk (Russia); nelle contee di Cochise (Arizona), di Teller (Colorado) e di Sussex (Stati Uniti); nella municipalità locale di Joe Morolong (Sud Africa); nei governatorati di Giza e del Sinai del Sud (Egitto); a Mutshatsha (Repubblica Democratica del Congo); nelle contee di Wuqia e di Zhaosu (entrambe nello Xinjiang, in Cina); nella contea di Lunenburg (Nuova Scozia, Canada); nella regione di Antofagasta e nella provincia di Copiapó (Cile).[12]

Forma in cui si presenta in natura

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Forma cristalli compatti di dimensioni fino a 10 cm.[5] Il colore del minerale è grigio-bruno scuro con lucentezza resinosa; [3] il colore del suo striscio sulla mattonella di prova e nero-brunastro.[2]

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2024) Classification - With large (± medium-sized) cations; tunnel structures, su mindat.org. URL consultato l'8 novembre 2024.
  2. ^ a b c d e (DE) Manjiroite, su mineralienatlas.de. URL consultato l'8 novembre 2024.
  3. ^ a b c d e (EN) Manjiroite, su mindat.org. URL consultato l'8 novembre 2024.
  4. ^ a b c d e (EN) Manjiroite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato l'8 novembre 2024.
  5. ^ a b c d e f g h (EN) Manjiroite (PDF), in Handbook of Mineralogy, Mineralogical Society of America, 2001. URL consultato l'8 novembre 2024.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato l'8 novembre 2024.
  7. ^ (EN) Cristian Biagioni, Carmen Capalbo e Marco Pasero, Nomenclature tunings in the hollandite supergroup (PDF), in European Journal of Mineralogy, vol. 25, n. 1, febbraio 2013, pp. 85–90, DOI:10.1127/0935-1221/2013/0025-2255. URL consultato il 10 novembre 2024.
  8. ^ a b c (JA) Matsuo Nambu e Katsutoshi Tanida, Manjirōite, a new manganese dioxide mineral, from Kohare Mine, Iwate Prefecture, Japan (PDF), in The Journal of the Japanese Association of Mineralogists, Petrologists and Economic Geologists, vol. 58, n. 2, 1967, pp. 39–54. URL consultato l'8 novembre 2024.
  9. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato l'8 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (EN) The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: September 2014 (PDF), su kristallov.net. URL consultato l'8 novembre 2024.
  11. ^ (EN) Database-of-Raman-spectroscopy - Manjiroite, su rruff.info. URL consultato l'8 novembre 2024.
  12. ^ a b (EN) Localities for Manjiroite, su mindat.org. URL consultato l'8 novembre 2024.

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